Capitolo 1 : L'inizio

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Vidi quella scritta con il titolo del nuovo gioco, subito dopo diventò tutto bianco e iniziarono le domande per creare l'avatar. Cercai di farlo il più simile possibile a quello di SAO, ma dovetti cambiare i vestiti, c'erano quasi solo armature, così mi equipaggiai con la più leggera di color nero con una riga grigia che delimitava il contorno. Sulla parte anteriore avevo disegnato un'ombra grigia di un drago.  Mi equipaggiai con due spade e salvai il mio nuovo avatar.
Lo schermo tornò bianco, prima di essere catapultato, attraverso un portale, nella prima cittadina di KWO.
Appena l'immagine davanti a me divenne nitida iniziai a guardarmi intorno... "Wow" esclamai con aria stupefatta, era totalmente diverso da come me lo immaginavo.
La prima "città", in realtà era un piccolo villaggio, costituito da piccole capanne e da sentierini sterrati. Sembrava un villaggio di uomini primitivi, anche se i giocatori erano tutti con armature e armi da sembrare tutt'altro che primitivi.
Il cielo era di color porpora, sembrava quasi un tramonto... Vicino al villaggio c'era una piccola cascata da cui partiva un ruscello che si snodava tra le capanne del villaggio. Ero impaziente di andare a esplorare quel nuovo territorio, ma dovevo aspettare Asuna...
Continuavano ad entrare nuovi giocatori dal portale dell'inizio, ma non c'era traccia di Asuna.
Ad un certo punto sentii una voce che mi chiamava dal villaggio, mi girai di scatto e... Era proprio lei, Asuna, ma non mi aveva aspettato??
Quando fu vicina a me, iniziai a parlarle spazientito: "Ma... Cosa ci fai di ritorno dal villaggio?"
Lei sorridendomi rispose: "Beh, a casa non sapevo cosa fare così ho fatto il log-in un'ora prima dell'appuntamento..."
Mi caddero le braccia a sentire quelle parole, io la aspettavo e lei era già da più di un'ora che gironzolava!!
Ero innervosito ma lasciai passare l'accaduto, non era il caso di arrabbiarsi per una sciocchezza del genere... Così ripresi a parlare un po' demoralizzato: "Ah... Capisco... E... C'è qualcosa di interessante in questo villaggio?" Lei scosse il capo e disse: "In realtà no. C'è solo un piccolo bar, casette in vendita e un piccolo rivenditore di armi... "
Sollevato da questa risposta le sorrisi e finalmente notai i suoi equipaggiamenti: aveva un'armatura bianca con un lungo mantello rosso e sul petto aveva il disegno di una rondine rossa, Aveva una sciabola come arma e un piccolo pugnale.
Dopo averle fatto i complimenti, ripresi a parlarle riguardo a cosa avremmo fatto: "Allora, visto che qui non c'è niente, hai visto la strada per andare alla prossima città?"
Lei, prontamente e con aria soddisfatta, prese parola: "Sì, c'è un lungo sentiero che parte da dopo il villaggio e passa in una foresta... Sono arrivata fino a lì, ma all'ingresso di quell'insieme di alberi c'era un cartello che diceva che quello era il primo dungeon e come consiglio diceva di avventurarsi in compagnia... Anche se sono ormai abituata a combattere in questo tipo di giochi, ho preferito aspettarti" concluse con aria fiera sorridendo.
Io la ringraziai e iniziammo ad attraversare il villaggio, era pieno di gente e i prezzi delle abitazioni era piuttosto caro per essere delle piccole capanne rudimentali, e soprattutto non c'era alcun luogo dove creare la propria gilda, però a quella mia curiosità mi risposi che questa era la prima città e non aveva senso creare una gilda senza avere esperienza.
Arrivati alla fine del villaggio, si iniziò a vedere la foresta e continuammo a camminare verso di essa.
Poco prima di arrivare al dungeon c'era una piccola bancarella che, per ogni giocatore che passava per la prima volta di lì, gli avrebbe regalato una pozione curativa e una mappa di tutto il gioco. Ci avvicinammo e il vecchietto in possesso della bancarella ci regalò i due strumenti.
Guardai subito incuriosito la mappa,ma... Era tutta nera! Così mi voltai verso l'anziano e dissi: "Come mai la mappa del gioco è completamente nera?" Lui cadde in una fragorosa risata e rispose: "Sciocco! Solo tu potrai colorarla! Man mano che visiterai nuovi posti la mappa si svelerà ai tuoi occhi!"
Incredulo da quella risposta così fredda feci un sorriso e mi allontanai con Asuna protestando: "Che scorbutico quel tipo, un pochino di simpatia in più non guasterebbe!" lei si mise a ridere e anche io accennai un sorriso.
Arrivammo davanti alla foresta, mi voltai verso Asuna e le chiesi: "Sei pronta?"
Lei mi guardò e sorridendomi mi disse: "Sì, speriamo solo che non sia uno dei tuoi soliti giochi mortali!" Scoppiammo a ridere ma dopo pochi attimi diventammo seri, ci guardammo e esclami: "Ok, entriamo!"

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 15, 2015 ⏰

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