Capitolo 10

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Clara


La parola "sgomento" non era minimamente sufficiente per esprimere l'attuale stato d'animo di Clara, ma probabilmente non esisteva una parola adatta a riassumerlo!

Una volta tornata nel suo mondo, la ragazza credeva di aver avuto un sogno terribilmente vivido, ma, a quanto pare, non è stato così visto che è mancata da casa per più di quindici ore, senza che nessuno avesse la più pallida idea di dove potesse essere andata. I suoi cari erano andati nel panico più totale e, dopo averla cercata in ogni posto a lei familiare, pensarono di andare dalle forze dell'ordine per denunciarne la scomparsa. Sua madre aveva addirittura ipotizzato un rapimento alieno e la cosa assurda era che non c'era andata neanche troppo lontano!

Proprio nel mentre la madre, il fratello, il padre e addirittura il gatto, continuavano a girare per la stanza come trottole, si aprì una sorta di voragine luminosa nel soffitto, proprio come quella che l'aveva teletrasportata in quel regno lontano, da cui uscì la giovane, seguita da un "delicatissimo" atterraggio (Se fosse arrivata più velocemente, probabilmente avrebbe lasciato un cratere nel pavimento del soggiorno!).

I parenti erano attoniti; d'altronde, cosa mai si poteva dire dopo aver visto la propria figlia, creduta scomparsa chissà dove, riapparire da uno strano passaggio sul soffitto?!

La ragazza non ebbe il coraggio di aprire gli occhi per i primi attimi, temendo di essere finita in un posto ancora peggiore! Ma come diavolo le era venuto in mente di saltare in vortice verde su incitamento di una pazza convinta di essere incaricata di una missione per la salvezza del mondo intero che, tra l'altro, era riuscita a coinvolgere lei e quell'altro "essere" in questa rocambolesca ricerca?

Dopo un po', trovò il coraggio e spalancò gli occhi, incontrando gli sguardi pietrificati dei suoi cari, i quali non avevano ancora assimilato quanto appena accaduto. Ci fu un momento di assoluto silenzio a cui seguì poi, però, un grido congiunto! Al povero Fido si erano rizzati tutti i peli per lo spavento ed era corso a nascondersi sotto al divano.

A seguito di quest'incontro, Clara cercò di sintetizzare gli ultimi avvenimenti e, se possibile, non sembrando una povera matta in preda alle allucinazioni. Almeno aveva le prove e nessuno avrebbe potuto ipotizzare un uso di strane droghe; non che facesse uso di droghe "normali"!

Alla fine, tutti i membri si guardarono esterrefatti, ma, nonostante le strane circostanze, parevano aver compreso, anche se non sapevano bene cosa fare, dato che, a quanto pare, la loro figlia avrebbe dovuto unirsi a questa missione per salvare un regno chissà dove e chissà da chi o cosa! Non era certo un qualcosa per cui avrebbero potuto richiedere l'aiuto delle forze dell'ordine. Chi mai avrebbe creduto loro?

Dopo essersi assicurata che non dessero di matto, andò a preparare la vasca, per farsi un lungo e rigenerante bagno e per far finta che nulla di tutto ciò fosse accaduto! Purtroppo però, il destino aveva altro in mente per lei, dato che si ritrovò i suoi problemi in carne e ossa, nella sua vasca con lei nuda come un albero in pieno inverno!

Dopo avergli tirato addosso tutto ciò che avesse a portata di mano, pensò che sarebbe stato meglio non ucciderlo, almeno per il momento!

«Allora, ti spiacerebbe avere la decenza di spiegarmi cosa diavolo fai nel mio bagno?» Sibilò la giovane a denti stretti avvolta nel suo soffice accappatoio e con un asciugamano intorno ai capelli bagnati, ancora gocciolanti. Pronta per una sfilata attraverso le vie della dolce vita!

«Questo sì che è uno strano luogo dove incontrarsi...» Disse Amos, guardandosi intorno. Non doveva aver mai visto un bagno moderno! Clara continuava a fulminarlo con lo sguardo, in attesa di essere messa al corrente di questa visita inattesa e decisamente indesiderata!

«Vedi, Lillybet ha pensato che fosse il caso di mandarmi qui, a casa tua, per spiegare la situazione alla tua famiglia nel modo meno scioccante possibile.» Spiegò lui, continuando a osservarsi intorno, come se si aspettasse qualcosa o qualcuno sbucare fuori dal nulla.

«Allora, lascia che ti sollevi da questo pesante incarico perché ho già provveduto io e ho la situazione sotto controllo, perciò puoi tornare da dove sei venuto. Grazie per l'interessamento.» Rispose la ragazza soddisfatta, fin quando non sentì i suoi sogni infrangersi! I familiari non facevano niente per evitare di farsi fino all'altro capo del pianeta.

«Sì, sì, vedo che hai proprio tutto sotto controllo, eh? Ah, lascia fare a me, spiegherò tutto e si calmeranno.» Intervenne Amos, come se avesse una risposta per tutto.

«Per l'amor di Dio, fermati immediatamente. Cosa mai direbbero vedendo che il mio nuovo compagno di avventure è una specie di angelo dark che sembra uscito da una rivista di moda, eh? Pensi davvero che questo potrebbe tranquillizzarli? Non vorrei far prendere loro un infarto!» Replicò la ragazza, annullando ogni distanza tra loro. (Ma sì, vada a farsi friggere anche lo "spazio vitale"!)

«E allora, mia croce e delizia, tu cosa proponi? Soggiornare in questo strano spazio non mi sembra una soluzione adeguata, ma forse mi sbaglierò.» Disse lui, continuando a non staccarle di dosso quei meravigliosi occhi dai riflessi violacei.

"Wow, certo che qualcuno lassù sta mettendo davvero a dura prova la mia fermezza; mi auguro almeno che ne valga la pena. È come avere un invitante piatto ricco di tutte le più varie leccornie davanti a sé e scegliere di non favorire per non sgarrare la dieta. Il che sarebbe giusto se io fossi a dieta, ma non lo sono! Ah, ma cosa vado a pensare in un momento del genere?! Devo assolutamente ricompormi e rispedire questa specie di tentazione vivente da dove è venuto e fare in modo di non essere coinvolta in questi folli piani di salvataggio, visto che le uniche avventure che voglio vivere sono quelle che scrivo nei miei romanzi." Pensò lei, sforzandosi di trovare un modo per evitare un incontro decisamente imbarazzante tra lui e i suoi familiari. Non aveva ancora vissuto una vera storia d'amore e, di certo, non avrebbe voluto farlo con un tizio non umano e che, tra le altre cose, aveva anche cercato di farla fuori, salvo poi fermarsi per i suoi sporchi interessi!

«Inventerò qualcosa sul momento, ma l'importante è che non ti trovino qui.» Tuonò la giovane, salvo poi sentire la porta spalancarsi e immaginare realizzati tutti i peggiori scenari!

«E lui chi è?» Chiesero la madre, il padre e il fratello all'unisono.

«Il mio nome è Amos e se mi intralcerete sarà peggio per voi.» Rispose lui, rivolgendole uno sguardo da "non ti preoccupare, me ne occupo io."

"La buona notizia è che peggio di così non potrebbe proprio andare!" Pensò Clara, cercando di mantenere un minimo di autocontrollo!

Prigionieri della guerraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora