Capitolo 2• Amy !

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Ero immobile, avevo gli occhi chiusi e sognavo.. Non ricordo bene cosa stavo sognando ma ricordo che c'era un ragazzo dagli occhi color castano, i suoi occhi assomigliavano molto agli occhi di un lupo bianco, egli era alto, bello, e mi ricordava molto Taylor Lautner.

Di colpo i miei occhi si sbarrarono, si aprirono velocemente come se la mia casa fosse vittima di un terremoto, alla fine, era mio padre che mi svegliava come se avessi perso il bus. Mi ritrovai le sue due pupille sul naso, aveva la sua bocca a 5 cm di distanza con la mia, CHE SCHIFO! Mi voltai subito verso la mia spalla sinistra per fargli capire che non ci tenevo a toccare le sue sgradevoli labbra; si tolse immediatamente; mi urlò "SVEGLIATI LOPS!!", subito dopo sentii uno sbattito di porte che assomigliava a uno "SBARABAAM".

Non diedi ascolto alle sue parole, mi giravi verso sinistra, presi l'iPhone, mi finí come al solito sul naso, lo accesi misi il mio blocco schermo, e vidi l'ora. I miei capelli d'improvviso si drizzarono, Porca troia, ero in ritardo, eh giá, avevo perso l'autobus!

Erano le 8:26, e dovevo essere a scuola ben 26 minuti prima, mi alzai di colpo mi buttai nelle mie pantofole e corsi in bagno, mi levai la maglietta del giorno prima buttandola nella vasca, poi tolsi i jeans lasciandoli per terra, rimasi in mutande.. Corsi subito verso la mia valigia ancora chiusa, la aprii e presi le due prime cose che trovai, infilai tutto e corsi di nuovo in bagno mi osservai un attino allo specchio ed ero un disastro, come al solito.

I miei occhi verdi erano diventati due bellissimi occhi rossi, stile Edward Cullen. Avevo il rossetto rosso chiato che partiva da metá labbro alla coda dell'occhio, corsi di nuovo dalla mia valigia presi il Beaty-case, cercai il dentifricio, lo spazzolino e lo struccante, mi struccai levando tutto il trucco in eccesso passai due volte la spazzola e volai di nuovo in bagno per lavarmi i denti velocemente.

Ero pronta! O almeno.. Pronta.. Nel, senso,che,dai, su ero piú o meno decente !!

Misi le mie puma arancioni e scesi velocemente le scale, andai verso la porta salutai con un veloce "VAAAAAA.......DO" e corsi verso questa benedetta scuola.

Arrivati al cancello mi accorsi che ero ridicola, portavo una maglietta fucsia con scritto "I love my daddy" in rosso e con un colletto che arrivava fino alle orecchie, oddio, in piú, come se non bastasse, avevo i jeans viola.

Ma se balzassi il primo giorno?! Come faccio a entrare cosí.

Presi coraggio e suonai quella specie di campanello che mi permise di entrare.

Entrai, il corridoio era vuoto, il pavimento era a scacchi verdi e arancioni; le pareti erano di un color verde chiaro e sia a destra che a sinistra c'erano solo armadietti azzurrini, camminai verso il tabellone in fondo al corridoio, sentivo solo i miei passi, mi sentivo osservata e c'era il sole che penetrava da delle piccole finestrelle a lato degli armadietti.

Dopo circa 40 secondi arrivai al tabellone, cercai il nome "Nicole Lops", ovvero il mio, e guardai la mia classe, .. 4^B, uffa, si trovava dall'altra parte della scuola, non avevo ne borsa e ne zaino, solo il mio cellulare nella tasca posteriore, corsi per trovare le scale, le trovai salii e mi avventurai in un altro corridoio, eccola, la vedo, vedo la 4B, mi accostai fuori dalla porta per aspettare la campanella.

Passarono 13 minuti e finalmente il mio orecchio udí un suono, la campanella, bussai sulla mia interessata porta ed entrai, sarò stata rossissima, ero in imbarazzo, c'era la prof che mi fissava come se avesse visto un mostro, e c'erano tutti i miei compagni immobili che aspettavano che qualcuno parlasse, feci altri due passi e pronunciai due parole «S-sono N-iicole», cercai di sorridere, la prof si alzò e mi fece accomodare tra i banchi in fondo, terza fila all'angolo, ero sola e soletta, appoggiai il giubbotto sulla sedia libera alla mia destra.

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