1° Capitolo.

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Mi ricordo tutto della mia gioventù, mi ricordo i miei severissimi genitori, le mie gonne, la marea di compiti,le corse sotto la pioggia e lui. Si mi ricordo di lui, mi spinse oltre al limite mi fece vivere.

Ma ora vi racconterò, di quel giorno.

Vivevo nella piccola cittadina di Temp Forst, era il 1981 e avevo vent'anni, andavo al college che c'era in città e prendevo il massimo dei voti, desiderosa di frequentare Harvard. La mia casa era distante dalla scuola quindi, quasi tutte le mattine usavo la mia auto ,non so dirvi che modello era perché non ho mai capito molto di automobili, erano delle cose che sapevano fare gli uomini.

Erano le otto e trentadue e dovevo correre per la lezione di filosofia alla prima ora "mamma!" urlo in bagno mentre mi mettevo il leggins rosa, entrò mia madre, si chiamava Beatrice e mio nonno era italiano quindi lei era italiana, "dimmi Katherine" mi infilai la minigonna nera e una maglia bianca "sto bene così?" mi squadrò con i suoi occhi celesti, quelli che ho ereditato anch'io, avevamo anche lo stesso fisico beh, il mio era più giovane e più snello, solo che lei era bruna e io ero bionda, come papà.

"Io toglierei la minigonna e i leggins, indosserei il maglioncino bianco, la gonna marrone e le scarpe bianche." lo stava facendo sul serio? Alzai gli occhi al cielo dirigendomi nella mia immacolata cameretta, almeno non ero disordinata!

Alla fine misi un leggins nero, scarponcini bianchi e una maglia rosa con il giubbottino di pelle; Mi feci una coda e misi un fazzoletto verde come per fare un frontino. Mi truccai per bene e scesi, mentre prendevo i soldi per il pranzo arrivò mia madre "Kate, ricorda che oggi hai appuntamento dai Signori Portald, poi ti metterai d'accordo con James" mi diede un bacio sulla fronte "stai attenta tesoro" annuì e uscì dalla porta salutandola.

Entrai in macchina e misi in moto, il tragitto era molto lungo e ormai sapevo a memoria la strada e imparato ad attraversare all'incrocio alla fine della strada,mentre stavo partendo con l'auto una Harley mi tagliò la strada facendomi frenare bruscamente, c'è un ragazzo alla guida, ma che diavolo?! Accellerai anch'io infastidita e in men che non si dica ero arrivata a scuola, quando parcheggiai scesi innervosita dall'auto "hei decisamente ti sei svegliata male stamattina" disse Danielle, lei era l'unica migliore amica che avevo, il resto erano solo conoscenti, era di media statura, i suoi capelli erano rossi e lisci, indossava un top azzurro abbinato a pantaloncini di jeans, con delle ballerine.

"Un idiota mi ha tagliato la strada!" dissi e lei ridacchiò "dai non urlare, piuttosto hai sentito chi si è iscritto a scuola?" scossi la testa e sgranò gli occhi "Michael Lewis" disse ghignando "e chi sarebbe?" sbuffò una risata "un ragazzo che è andato in galera, si dice che spacciasse"

"Oh stupendo anche avanzi di galera, non bastava Leila." lei scoppiò a ridere rumorosamente e anch'io, Leila era secondo me una prostituta gratis. Si faceva i ragazzi più "carini e popolari" della scuola e aveva lo stormo delle galline dietro che volevano imitarla, roba da pazzi. "Uh sta venendo il prete" disse Danielle mi girai e vidi James arrivare, lui era uno di quelli "popolari " che conosceva tante persone, solo che io non ero fidanzata con lui per quello, ma secondo me era quello giusto dato che come me aveva i migliori voti, "hei " mi sorrise e poi mi baciò a stampo, indossava dei jeans larghi con dei risvolti, un maglioncino color crema, "non hai freddo solo con il maglioncino?" chiesi e mi strinse a se "no tranquilla piccola,oggi vieni a casa?" annuì e Danielle schiarì la gola " hei ciao Danielle" disse James e lei fece un cenno con la testa, mentre parlavamo sentì un rumore di moto, e una macchina parcheggiò accanto alla mia, ne uscirono due ragazzi, uno castano chiaro e occhi marroni, un altro era bruno con gli occhi celesti, quest'ultimo guardò Danielle e sorrise girandosi, "wow" si sventolò una mano e io risi, poi mi rigirai e vidi la Harley che mi tagliò la strada, ne uscì un ragazzo alto, magro, indossava dei jeans stretti e delle scarpette bianche, una camicia con il collo sbottonato e una giacca di pelle, aveva i capelli di media lunghezza, gli occhi color nocciola e un filo di barba, "lui è Michael" disse Danielle e mi girai verso lei, "mi ha tagliato la strada stamattina" dissi e James corrugò la fronte "ah si?" annuì e lui si girò a guardarlo "James lascia stare non è successo nulla" annuì calmandosi ed insieme entrammo a scuola.

Ciao a tutte! Allora questa è la mia seconda storia,spero non ci siano errori e volevo ambientata in un altro periodo storico, la prima storia che ho pubblicato si chiama La mia ancora, se qualcuno volesse darle un'occhiata, vorrei sapere le vostre opinioni sull'inizio di questa storia quindi se volete lasciate un commento! Grazie :)

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