9° Capitolo

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Ballerine rosse, leggins nero e camicia rosa legata in vita, coda, fazzoletto a mo di frontino e  giacchettino, ero agitatissima;
Avevo tre interrogazioni per fine trimestre  ed ero stanchissima, inoltre non volevo rivedere James, non volevo più  vederlo! Non pensavo fosse un lurido bastardo, che poi gli uomini sono proprio intelligenti da tradire una donna nel luogo in cui si trova anch'essa. 
Scesi giù in cucina e come tutte le  mattina baciai mio padre sulle guancie, presi un biscotto  e scappai in corridoio " Fuori c'è  James  che ti aspetta" rimasi immobile "come c'è  James  che mi aspetta?!"mi guardò  severa "non gridare  e ascoltami, è  qui fuori ed è  evidente che tra voi due è  successo qualcosa. Quindi vai fuori e risolvete"  uscii sbuffando e chiusi la porta sbattendo forte.
James era in macchina, infondo a vialetto, aveva la mascella contratta e mi stava guardando duramente, sospirai e iniziai a percorrere il vialetto, lui uscii dall'auto  e mi venne incontro " buongiorno Kate."fece per baciarmi ma mi scostai "per piacere, non toccarmi. Cosa vuoi?"mi guardò  preoccupato e aprì la portiera della parte mia "entra ,possiamo parlare? " entrai in auto e lui di corsa dopo avermi chiuso lo sportello mise in moto l'auto. 
"Ieri sera sei andata via con Micheal" disse duro tenendo lo sguardo fisso sulla strada, "tu mi hai fatto un livido sul polso" mi guardò  per un'attimo poi riprese a fissare  la strada "tu mi hai fatto arrabbiare"
"Mi hai tradita! Ti stavi fottutamente baciando con qualche troia in discoteca!" urlai girandomi e lui accostò  vicino a scuola "a furia di stare con quello scarto di galera di Micheal stai diventando una scaricatrice di porto!"urlò  anche  lui e scendono  dalla macchina.
"Aspetta!"disse rincorrendomi e vidi Micheal  fermo vicino al muretto con David ed Anthony menrre fumava e ci fissava "cosa vuoi lasciami stare James!"dissi e mi spinse a terra "non ti lascio stare perché  sei roba mia lo capisci?!"ad un tratto vidi Micheal  prendere James  e spingerlo contro la macchina e stava per buttarli un pugno che sfortunatamente  Davis bloccò "calmati Micheal!" Disse e lui lasciò  James, si avvicinò  e gli sussurrò  qualcosa all'orecchio  dopodiché  mi prende per le braccia e mi sollevò  a mo' di sposa.
"Ci guardano tutti" dissi sussurrando "beh non mi importa niente. Potresti  sentirti male" disse continuando a camminare e portandoci dov'era  parcheggiata la sua moto, e poco più  in là  c'era  Leila che ci guardava con uno strano sorrisetto, fottuta stronza; Micheal mi posò  a terra "ti ha fatto male?"
"No, sto bene" mi accarezzò una guancia e sorrisi.  Non so cosa mi succedeva ma lui era diventato quasi il mio angelo custode.
Era il mio angelo custode, ma non era uno di quelli bianchi con il viso angelico che si  vedono nei film, lui aveva le ali nere ma la sua anima,  il suo cuore irradiavano anche le giornate cupe e tristi.
" che ne dici di marinare la scuola?" Sorrise e sgranai gli occhi  "mi troverei nella merda se lo facessi..."  dissi pensandoci "ma?"disse ghignando "non me ne frega nient" sorrisi e salii sulla sua moto e poco dopo anche lui "corri" dissi aggrappandomi "come vuoi pulce" mise in moto e corse fuori dalla scuola, dio mio avevamo  gli occhi di tutti  puntati addosso ma se dovevo finire all'inferno per essere felice con Micheal allora che io sia dannata per l'eternità. 

"Oh mio dio ma è. ...buonissimo" dissi mangiando un'altro  boccone di quel panino enorme " visto? Che ti avevo detto?" Disse prendendo le patatine con le salse, eravamo  andati in una specie di autogrill dove facevano anche panini, erano le tre del pomeriggio e sicuramente mia madre avrebbe sclerato quando James  sarebbe andato a piangere da lei.
"Andiamo un'attimo  a casa che devo prendere  i soldi?"disse lasciando delle banconote sul tavolo e alzandosi, annuì  alzandomi e presi la borsa "ci sono i tuoi?"chiesi seguendolo "beh è ovvio  e casa loro" disse scrollando le spalle e mi impietrii ,se pensano che fossi la ragazza  del figlio?! Oh mio dio! "Micheal ancor-"
"Tranquilla  non faranno domande" disse capendomi e mi rassicurai montando in sella. Corse  per la strada sicuro di se e io ero sempre più  aggrappata a lui, dopo circa mezz'ora  arrivammo , mio dio era una casa anzi una villa enorme con tanto di piscina e box.
Scese dalla moto "vieni?" Scesi, ma se era ricco che motivo aveva di spacciare? Prese le chiavi ed aprì la porta, "mamma sono in casa!"disse e io entrai dietro di lui, la casa aveva tutti mobili antichi e c'erano  due rampe di scale enormi che probabilmente  portavano al piano di sopra "Micheal dove sei stato?" Sentii la voce di una signora avvicinarsi e poi arrivò  la madre, aveva gli occhi verdi e i capelli neri come la pece, era una signora  bellissima "oh piacere Madison"  disse sorridendo e porgendomi la mano "Katherine " sorrisi e gliela strinsi " Chuck se mi dicevi che venivano ospiti avrei preparato qualcosa" disse rimproverandolo e lui sbuffò,  "devo prendere i soldi, kate vieni" mi prese per mano trascinandomi di sopra, c'era  un corridoio con tante  porta e una alla fine di esso era la camera di Micheal, quando  aprì  la porta mi aspettavo la classica camera disordinata di un'uomo invece era ordinatissima "siediti sul letto se vuoi" disse aprendo l'armadio,  lo feci e lui si sfilò la maglia e dio dio dio dio penso che soffocherò i suoi muscoli erano tesi mentre ne cercava un'altra , dopo  averla presa si girò  e non mi accorsi che  sorrideva beffardo "vuoi una foto?" Feci una smorfia e mi buttai sul letto, seguita da lui che cominciò a farmi il solletico ovunque "no micheal" dissi ridendo e lui  si fermò  guardandomi con occhi lucidi "sei bellissima quando ridi" sorrisi "anche tu sei bellissimo"in quel momento il mio cervello non ebbe più  ossigeno perché  lui aveva scontrato le sue labbra contro le mie.
Erano morbide, lente e si modellavano perfettamente con le mie, come se fossero state create per appartenermi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 23, 2015 ⏰

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