Ballerine rosse, leggins nero e camicia rosa legata in vita, coda, fazzoletto a mo di frontino e giacchettino, ero agitatissima;
Avevo tre interrogazioni per fine trimestre ed ero stanchissima, inoltre non volevo rivedere James, non volevo più vederlo! Non pensavo fosse un lurido bastardo, che poi gli uomini sono proprio intelligenti da tradire una donna nel luogo in cui si trova anch'essa.
Scesi giù in cucina e come tutte le mattina baciai mio padre sulle guancie, presi un biscotto e scappai in corridoio " Fuori c'è James che ti aspetta" rimasi immobile "come c'è James che mi aspetta?!"mi guardò severa "non gridare e ascoltami, è qui fuori ed è evidente che tra voi due è successo qualcosa. Quindi vai fuori e risolvete" uscii sbuffando e chiusi la porta sbattendo forte.
James era in macchina, infondo a vialetto, aveva la mascella contratta e mi stava guardando duramente, sospirai e iniziai a percorrere il vialetto, lui uscii dall'auto e mi venne incontro " buongiorno Kate."fece per baciarmi ma mi scostai "per piacere, non toccarmi. Cosa vuoi?"mi guardò preoccupato e aprì la portiera della parte mia "entra ,possiamo parlare? " entrai in auto e lui di corsa dopo avermi chiuso lo sportello mise in moto l'auto.
"Ieri sera sei andata via con Micheal" disse duro tenendo lo sguardo fisso sulla strada, "tu mi hai fatto un livido sul polso" mi guardò per un'attimo poi riprese a fissare la strada "tu mi hai fatto arrabbiare"
"Mi hai tradita! Ti stavi fottutamente baciando con qualche troia in discoteca!" urlai girandomi e lui accostò vicino a scuola "a furia di stare con quello scarto di galera di Micheal stai diventando una scaricatrice di porto!"urlò anche lui e scendono dalla macchina.
"Aspetta!"disse rincorrendomi e vidi Micheal fermo vicino al muretto con David ed Anthony menrre fumava e ci fissava "cosa vuoi lasciami stare James!"dissi e mi spinse a terra "non ti lascio stare perché sei roba mia lo capisci?!"ad un tratto vidi Micheal prendere James e spingerlo contro la macchina e stava per buttarli un pugno che sfortunatamente Davis bloccò "calmati Micheal!" Disse e lui lasciò James, si avvicinò e gli sussurrò qualcosa all'orecchio dopodiché mi prende per le braccia e mi sollevò a mo' di sposa.
"Ci guardano tutti" dissi sussurrando "beh non mi importa niente. Potresti sentirti male" disse continuando a camminare e portandoci dov'era parcheggiata la sua moto, e poco più in là c'era Leila che ci guardava con uno strano sorrisetto, fottuta stronza; Micheal mi posò a terra "ti ha fatto male?"
"No, sto bene" mi accarezzò una guancia e sorrisi. Non so cosa mi succedeva ma lui era diventato quasi il mio angelo custode.
Era il mio angelo custode, ma non era uno di quelli bianchi con il viso angelico che si vedono nei film, lui aveva le ali nere ma la sua anima, il suo cuore irradiavano anche le giornate cupe e tristi.
" che ne dici di marinare la scuola?" Sorrise e sgranai gli occhi "mi troverei nella merda se lo facessi..." dissi pensandoci "ma?"disse ghignando "non me ne frega nient" sorrisi e salii sulla sua moto e poco dopo anche lui "corri" dissi aggrappandomi "come vuoi pulce" mise in moto e corse fuori dalla scuola, dio mio avevamo gli occhi di tutti puntati addosso ma se dovevo finire all'inferno per essere felice con Micheal allora che io sia dannata per l'eternità."Oh mio dio ma è. ...buonissimo" dissi mangiando un'altro boccone di quel panino enorme " visto? Che ti avevo detto?" Disse prendendo le patatine con le salse, eravamo andati in una specie di autogrill dove facevano anche panini, erano le tre del pomeriggio e sicuramente mia madre avrebbe sclerato quando James sarebbe andato a piangere da lei.
"Andiamo un'attimo a casa che devo prendere i soldi?"disse lasciando delle banconote sul tavolo e alzandosi, annuì alzandomi e presi la borsa "ci sono i tuoi?"chiesi seguendolo "beh è ovvio e casa loro" disse scrollando le spalle e mi impietrii ,se pensano che fossi la ragazza del figlio?! Oh mio dio! "Micheal ancor-"
"Tranquilla non faranno domande" disse capendomi e mi rassicurai montando in sella. Corse per la strada sicuro di se e io ero sempre più aggrappata a lui, dopo circa mezz'ora arrivammo , mio dio era una casa anzi una villa enorme con tanto di piscina e box.
Scese dalla moto "vieni?" Scesi, ma se era ricco che motivo aveva di spacciare? Prese le chiavi ed aprì la porta, "mamma sono in casa!"disse e io entrai dietro di lui, la casa aveva tutti mobili antichi e c'erano due rampe di scale enormi che probabilmente portavano al piano di sopra "Micheal dove sei stato?" Sentii la voce di una signora avvicinarsi e poi arrivò la madre, aveva gli occhi verdi e i capelli neri come la pece, era una signora bellissima "oh piacere Madison" disse sorridendo e porgendomi la mano "Katherine " sorrisi e gliela strinsi " Chuck se mi dicevi che venivano ospiti avrei preparato qualcosa" disse rimproverandolo e lui sbuffò, "devo prendere i soldi, kate vieni" mi prese per mano trascinandomi di sopra, c'era un corridoio con tante porta e una alla fine di esso era la camera di Micheal, quando aprì la porta mi aspettavo la classica camera disordinata di un'uomo invece era ordinatissima "siediti sul letto se vuoi" disse aprendo l'armadio, lo feci e lui si sfilò la maglia e dio dio dio dio penso che soffocherò i suoi muscoli erano tesi mentre ne cercava un'altra , dopo averla presa si girò e non mi accorsi che sorrideva beffardo "vuoi una foto?" Feci una smorfia e mi buttai sul letto, seguita da lui che cominciò a farmi il solletico ovunque "no micheal" dissi ridendo e lui si fermò guardandomi con occhi lucidi "sei bellissima quando ridi" sorrisi "anche tu sei bellissimo"in quel momento il mio cervello non ebbe più ossigeno perché lui aveva scontrato le sue labbra contro le mie.
Erano morbide, lente e si modellavano perfettamente con le mie, come se fossero state create per appartenermi.
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Lost to find themselves
RomanceKatherine ha passato gran parte del suo tempo per crearsi una vita perfetta, ma basterà un attimo. Quell'attimo preciso in cui i suoi occhi incontreranno quelli di Michael per distruggere tutto.