3° capitolo

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Era un'altra mattinata infernale, con mia madre che predicava e io che correvo da una parte all'altra per cercare le cose e vestirmi,alla fine misi un jeans con i risvolti,Superga bianche e un maglioncino;

Ero già pronta e avevo preparato la cartella quindi mi concessi dieci minuti per una colazione e c'era mio madre seduto a leggere il giornale "buongiorno papà" dissi entrando in cucina e aprendo il frigo, trovandoci uova e bacon, "buongiorno tesoro" mi fermai a mangiare e poi corsi in macchina. Quel giorno avevo una giornata pienissima, sarei rimasta a scuola fino alle sei per degli extra e inoltre la sera dovevo studiare capitoli su capitoli, poco male.

Arrivai a scuola,  Danielle non era venuta perché si era presa la febbre quindi ero sola e non vedevo James da nessuna parte, scesi dall'auto e mentre andavo all'entrata della scuola sentì una voce "ciao" mi girai e trovai Michael "ciao!" dissi e lui sorrise "ti ho riportato gli appunti ho copiato tutto,grazie." presi i fogli "niente" sorrisi e lui ricambiò "ci vediamo" fece un sorrisetto e andò verso la caffetteria alla fine del parco, c'erano un sacco di ragazze che  lo guardavano, alcune intimorite, altre attratte e curiose.
Secondo me  non era il bad boy della situazione, beh aveva  fatto degli errori per finire in galera, ma sembrava volesse rimediare a tutto ciò.

"Signorina Donovan, l'ho interrogata mercoledì scorso e siccome ho constatato che l'interrogazione non era delle migliori, l'ho rinterrogata adesso, allora?" grosso figlio di puttana, non ero il tipo che imprecava ma il mio professore di biologia era un gran figlio di puttana; mi odiava perché un giorno nel parcheggio della scuola non mi guadagnai qualche voto extra con qualche "favore", perciò mi dava la morte e pensavo seriamente si abbandonare la disciplina; per fortuna quel giorno ero preparata "certo professore." sorrisi sfacciatamente e interrogò me per tutta l'ora, ovviamente risposi a tutte le domande e lui rimase contrariato quando dovette mettermi un voto alto.
Uscii dalla classe soddisfatta, anche perché questa storia andava avanti da parecchi mesi, James non sapeva nulla altrimenti il padre lo avrebbe già cacciato e sapevo che se lo meritava ma ero troppo ingenua.
Andavo verso il mio armadietto che purtroppo era accanto a quello di Leila e le sue arpie "hai visto quello nuovo?" disse l'amica "Michael?" sorrise furbamente "ieri eravamo in palestra,io per gli allenamenti e lui per un amico,lui mi guardava io ricambiavo e siamo andati dietro gli spogliatoi, è troppo bello."
I conati di vomito mi assalirono e chiusi l'armadietto di corsa,lei si girò e mi guardò circospetta,era alta, snella, curve al posto giusto,capelli neri e occhi verdi rubino, aggiungici due paia di tette grandi el abbra sporgenti ed è fatta.
"Senti proprio non voglio sapere delle tue esperienze sessuali, purtroppo devo respirare la tua stessa aria quindi non rendere la cosa più difficile." lei aprì la bocca ma la richiuse subito a corto di parole e io mi girai per andarmene via.
Mentre mi dirigevo dall'altra parte del corridoio vidi Michael che parlava con un professore, da quel che vedevo sembrava una paternale, lui scosse la testa e lo spinse camminando nella mia direzione, camminai più velocemente e poi realizzai che quel professore aveva lo stesso conognome di Michael, una coincidenza? Non credo.

Lost to find themselvesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora