Il dolce avvelenato

1.5K 34 12
                                    


Sdraiata sul letto guardava il soffitto. Emma pensava ad Henry e a tutto ciò che le era successo nelle due ultime settimane. Era stata rapita da un pazzo, amante dei cappelli, che le parlava di magia e di un sortilegio. Ma non era il solo ad averle parlato di quell'argomento. August che le aveva raccontato la loro storia da piccoli. Era una piccola fiaba che si congiungeva perfettamente con un pezzo della vita di Emma. August le aveva detto che insieme erano riusciti a scappare dal sortilegio della regina cattiva grazie all'armadio che aveva costruito suo padre, Geppetto. Parolone. Inseguito August e la piccola Emma erano finiti in un orfanotrofio. Soltanto che il ragazzo prese strade diverse... Sembrava impossibile, infatti Emma non credeva a nessuna parola. Si sentiva confusa. Ma anche Henry le parlava di fiabe, tanto che per lui era diventata una fissa.
"La regina cattiva per distruggere la felicità di Biancaneve e il Principe Azzurro lanciò il Sortilegio Oscuro che spedì l'intera Foresta Incantata nel mondo reale, a Storybrooke. Soltanto che ora non sanno chi sono e vivono in una realtà che non è la loro. E tu sei la figlia di Biancaneve e il Principe Azzurro e la sola che può spezzare il sortilegio" ecco cosa che le aveva detto Henry. Emma però insisteva a non crederci, ma per non ferire i suoi sentimenti non glielo aveva mai detto o almeno cercava di farglielo capire con un approccio indiretto. Sapeva che per il ragazzino era difficile ormai che l'aveva conosciuta, ormai che aveva conosciuto la sua mamma biologica, Emma. Ma c'era anche la madre adottiva, Regina, sindaco di Storybrooke, che secondo Henry è la regina cattiva anche se le voleva bene. Regina era una donna molto protettiva con Henry , voleva tenerselo tutto per se e cercava in ogni modo di allontanare il ragazzino dalla sua vera madre. Anche se quest'ultimo trovava sempre un modo o una scusa per stare con Emma. Lei passando il tempo con Henry aveva assaggiato un po' d'amore, che nella sua vita non c'era mai, visto che era cresciuta da sola senza genitori, cercando di capire perché era stata abbandonata.
Ormai Emma aveva deciso, se ne sarebbe andata da Storybrooke. Voleva riprendere la vecchia vita è dimenticare questa avventura. Però non sapeva come dirlo a Henry. Lo avrebbe voluto portare con se ma non poteva.
Si alzò dal letto, andò in cucina e ci trovò Henry. "Volevo vederti per l'operazione cobra! Ricordi?" disse il ragazzino. Lui aveva deciso di aiutare Emma a spezzare il sortilegio e per rendere la cosa più divertente gli aveva dato nome operazione cobra. Ovviamente Emma resto al gioco anche per la felicità di Henry.
"Si, ragazzino ricordo. Senti ti devo parlare..." disse Emma interrotta da Henry
" Lo so. Hai intenzione di andartene."
"Come facevi a saperlo ? " gli domandò Emma.
"Ho visto la tua roba in quella scatola..." "Scusa se non te l'ho detto. Lo avrei fatto adesso!" disse lei. Ci fu una forte tensione.
"Che cos'è questo ?" chiese Henry
"Un dolce di mele. Penso. Me l'ha dato Regina per il viaggio " rispose Emma "Non mangiarlo è avvelenato! È magia!" esclamò il ragazzo
"È solamente un dolce!" disse Emma.
"Visto che non mi credi te lo dimostrerò'!". Henry tirò fuori il dolce dalla confezione "Mi fido di te!" le disse il ragazzo. Diete un morso al dolce, inghiottì il boccone. Passò un secondo di assoluto silenzio, gli occhi di Emma che guardavano quelli di Henry. Improvvisamente cadde a terra! Privo di sensi. "Henry, Henry!" grido Emma. La donna si inginocchiò accanto al corpo del ragazzo strattonandolo per svegliarlo, ma non apriva gli occhi. Emma scoppio in lacrime. Aveva paura di perderlo.
Dispera più che mai, Emma chiamò l'ambulanza che portò il ragazzo all'ospedale.

Spero che vi piaccia. Commentate ;-)

Once upon a time - C'era una voltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora