nottata

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era tornato a casa,a roma,con lei.
era a casa con lui in quel momento.
da quella bella vacanza erano passate due settimane,era il 14 agosto.
erano a cena fuori,si guardarono per un po'.
"sei bellissima"si sentì dire giulia,dal cameriere.
giovanni non disse nulla,lei ringraziò per il complimento e basta.
non parlarono più di quell'avvenimento che fece sorridere un po' la ragazza,ma innervosire il ragazzo.
aveva iniziato a realizzare di non stare più in quel villaggio dove conosceva tutti,e appresso a giulia c'erano sempre quei ragazzetti.
ora c'era roma ad aspettarlo.
avrebbe potuto trovare un rimpiazzo più facilmente.
qualcuno con un passato più semplice,di più bello,migliore di lui.
gli faceva sempre credere che non ci fossero migliori di lui,ma era realmente così?
bho,lo avrebbe scoperto.
dai questi stupidi pensieri lo portò via lo stesso cameriere che chiedeva se volessero un dolce.
non se l'aspettava ma la sua fidanzata rispose di sì.
ma non un sì qualunque,un sì bello,sorridente felice.
perché sorrideva al cameriere che poco fa le aveva fatto dei complimenti?
ecco lui non le bastava più.
perché doveva fare amicizia anche con lui.
non voleva più vederlo quindi disse alla sua fidanzata che avrebbero preso un gelato al posto del dolce,che se anche non capiva il perché chiese il conto.
ma quando giovanni lo prese ci trovò dentro un bigliettino con tanto di numero di telefono.
"chiamami se ti va;)"
ma non l'aveva capito che stava con lui?che doveva farsi da parte.
non capiva perché lei ridesse,le faceva ridere il fatto che tutti la corteggiassero.
tenne per sè il bigliettino,quando pagò io conto lo riportò al suo proprietario con tanto di "sono fidanzata,ma grazie comunque" un grazie aggiunto da giulia.
perché l'aveva ringraziato?
perché tutte queste paranoie?
lasciò stare e si avviò verso la macchina.
Gio:"carina la cameriera vè?"
Giu:"sisi,anche il cameriere,infatti gli ho lasciato la mancia."
ma quando l'aveva fatto e perché?
Gio:"hai notato il cameriere?"
Giu:"mi ha fatto un complimento,volevo solo essere gentile,anche se il numero poteva evitarlo,aveva capito che stessimo insieme,era diventato un po' pesante"
quelle parole lo tranquillizzarono.
a lei aveva iniziato a dare fastidio.
e anche a lui.
Giu:"perché non mi hai lasciato prendere il dolce?"
Gio:"mi annoiava quella presenza."
Giu:"del cameriere?"
Gio:"si,ma quella della cameriera mi ha convinto a rimanere per il secondo."disse ridendo.
anche la fidanzata avrebbe dovuto ridere.
ma non lo fece.
ci pensò due minuti,la cameriera era effettivamente più carina di lei.
Gio:"oi scherzavo,non ero serio eh."
Giu:"sisi,stavo pensando ad altro,ora andiamo a prendere il gelato."
cercò così di sviare la conversazione.
andarono in gelateria.
prese un cono zuppa inglese e cocco sapendo fossero i gusti preferiti della ragazza e lui non prese nulla,rimase fermo a guardarla.
durante il tragitto gelateria-hotel che era abbastanza lungo,giovanni allungò le mani.
forse un po' troppo o forse troppo poco.
un po' lui e un po' lei.
un po' era il vino,un po' la voglia di aversi dopo tutte quelle paronoie e quei pensieri.
in un modo o nell'altro,giulia si svegliò circa alle sei del mattino nuda,con il suo fidanzato di fianco a lei,forse più nuda di lei che ancora dormiva.
ci pensò un po' e arrivò alla conclusione che non sarebbe potuta finire meglio quella serata o nottata.
non meglio della loro storia.

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