Baby

592 31 0
                                    

Non potevo crederci, una cosa così grande per un quindicenne, provavo un mix di emozioni, ma prevalevano la paura e la felicità. Il mondo mi cadde addosso nel momento in cui il mio migliore amico, Jimin, decise di non aiutarmi, non mi diede conforto, anzi, si mise contro di me "è uno sbaglio, non deve esistere, devi abortire" perché Jimin? Non eri il mio migliore amico? Saresti diventato zio, non di sangue, ma parte della famiglia, hai deciso di rovinare tutto e non ti perdonerò mai per questo, mi hai ferito così tanto...
"Jimin...ti prego, devi-devi aiutarmi" mi guardò con uno sguardo che mai gli avevo visto addosso, era gelido e lontano, per la prima volta, il beta mi mise paura "no Taehyung, non tirare in mezzo me, non ho niente a che fare con questa storia, con voi e quello sbaglio" finì indicando la mia pancia ancora piatta, mi alzai di scatto mentre le lacrime scendevano copiosamente dai miei occhi "come ti permetti!" Stupendo me stesso feci aderire la mia mano con la sua guancia talmente forte da fargli girare il viso. "Vattene" mi guardò inarcando un sopracciglio "vattene Park Jimin!" Senza dire niente prese la sua giacca ed uscì dalla mia stanza sbattendo la porta.
-cosa devo fare?- Mi buttai sul letto e abbassai il viso, sorrisi tristemente e accarezzai il mio ventre "ti proteggerò, ti amo cucciolo" sospirai.

-Gli omega di solito hanno il loro primo calore a 16 anni, ma ci sono casi, come il mio, dove la prima volta è a 15. Il mio primo calore fu settimana scorsa e avendo già un compagno, lo passai con lui.
Ci conosciamo da quando avevo 10 anni, i branchi in queste zone, anche se non vanno d'accordo, hanno una scuola in comune, questa può essere frequentata dai 10 ai 18 anni-.

Scoprì di essere incinto questa settimana, due giorni fa. Non l'ho detto a nessuno se non a Jimin...

-devo dirlo al mio compagno, sarà sicuramente dalla mia parte, ci sarà sempre per me, per il cucciolo-.

Presi il telefono e composi il numero di Jungkook:
"Piccolo, come stai?" Tirai su con il naso "K-kookie..." "Tae, che è successo?" Sentì dal suo tono che era preoccupato "d-dobbiamo...parlare" ci fu un attimo di silenzio "oh...v-va bene...vengo da te?" Scossi la testa anche se non poteva vedermi "n-no Jungkook, posso venire i-io da te?" "Certo".

-Jungkook è del branco Jeon. Jeon e Kim non vanno d'accordo, qui abbiamo problemi, sono chiusi mentalmente e indietro, mentre i Jeon sono fantastici. Jungkook si trova qui solo perché è il mio compagno e mi ha marchiato, i miei infatti stanno cercando di rimuovere quel simbolo che ci ha legati per sempre-.

Mi vestì e scesi le scale "mamma esco" la nominata uscì dalla cucina "con quel Jeon, vero?" Sbuffai "si chiama Jungkook" senza aspettare risposta uscì di casa e andai dal mio ragazzo.

Arrivai e senza avere il tempo di bussare la porta si spalancò "hey cucciolo" sorrisi "ciao Jungkook-ie" mi fece entrare e andammo in camera sua.
"Devo...devo dirti una cosa ma non so c-come..." il suo sguardo divenne preoccupato "v-vuoi lasciarmi?" Lo guardai male "ma che dici, ti amo tantissimo e non potrei mai lasciarti, soprattutto ora che porto in grembo nostro figlio..." rilassò il viso ma poi divenne sorpreso, poi stupito, felice e poi iniziò a piangere "J-Jungkook?" Mi guardò con gli occhi lucidi "d-dici sul serio?" Si fiondò sulle mie labbra e diede vita ad un bacio dolce.

"Dobbiamo dirlo ai miei" annuì, scoppiai a piangere "J-Jungkook, loro mi obbligheranno ad a-abortiree" il suo viso s'incupì "ti proteggerò, vi proteggerò, a costo della mia vita".

Due settimane dopo

Jimin era come volatilizzato nel nulla, non lo trovai né a casa né a scuola, -è andato via? Magari ha trovato il suo compagno ed è andato al branco di questo-

Ero steso sul mio letto, Jungkook lì con me che mi accarezzava la pancia e ci lasciava sopra dei teneri baci. "Jungkook-ie" alzò il viso "dimmi amore" sorrisi "sento che ti vuole bene, anzi, ti ama" il suo sguardo si addolcì "anch'io ti voglio bene" baciò il mio ventre "ti amo, vi amo" avvicinò il viso al mio e mi baciò.

Il giorno dopo

Scesi le scale e andai in cucina per fare colazione, presi una fetta biscottata e la portai alla bocca "Taehyung! Cosa significa?" Urlò mia madre, mi girai e vedendo cos'aveva in mano sbiancai lasciando cadere la mia colazione a terra.
"Pronto Tae, dimmi" spostai lo sguardo da mia madre ai miei piedi "Jungkook...i miei sanno tutto" per un momento non fiatò "arrivo".

Little fatherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora