Chapter Three

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                                 Olivia's pov
Verso le 23:00 aprii gli occhi,avevo un mal di testa assurdo e inoltre ero molto assetata.

Mi alzai dal letto troppo velocemente,quindi iniziai a vedere tutto nero,causa la mia pressione bassa.

Cercai una bottiglietta d'acqua nel mini frigo che c'era in stanza,ma era vuoto.

Dopo qualche minuto mi decisi ad andare a chiedere a papà se lui avesse una bottiglia d'acqua e un'aspirina.

Aprii delicatamente la porta,e senza far rumore,uscii dalla stanza.

Mi ritrovai sul corridoio del pomeriggio precedente,a cercare la stanza di mio padre.

Mi pare mi avesse detto che la sua era quella infondo al corridoio.

Camminai fino a raggiungere l'ultima stanza,ci pensai un po' prima di bussare,ma alla fine presi coraggio e diedi due colpetti alla porta.

"Chi è?" disse mio padre

"Sono Olivia"

Aprì la porta e mi lasciò entrare nella sua stanza.

"Qual buon vento ti porta qui?Ero così preoccupato perché non scendevi a cena" disse

"Stavo dormendo" risposi accennando un sorriso.

"Ah,Jorginho e Fede avevano ragione" disse ridacchiando

Lo guardai alzando un sopracciglio.

"Si vabbè,come mai sei qua?" chiese

"Mi sta facendo male la testa,non è che hai un'aspirina e un po' d'acqua?" domandai

"Dovrei avere qualcosa aspetta"

Si diresse verso il mini frigo,e si chinò per cercare se aveva le cose che gli avevo chiesto.

"No,purtroppo no,però puoi chiedere a Fede e Nicolò,loro sicuramente qualcosa hanno" disse sorridendo

"Non vorrei disturbarli,è mezzanotte e mezza,staranno dormendo" risposi

"Non preoccuparti,prima dell'1:00 non dormono" affermò ridacchiando

"Si trovano due stanze dopo la tua" continuò

Annuii

"Buonanotte" dissi dandogli un bacio sulla guancia

"Notte tesoro" rispose agitando la mano per salutarmi.

Chiuse la porta e io mi trovai di nuovo nel corridoio.

"Andiamo Olivia,che sarà mai,stai solo andando ad importunare qualcuno che non conosci a mezzanotte,tranquilla" dissi sarcasticamente fra me e me.

Camminai fino a raggiungere la stanza di Federico e Nicolò.

Picchiettai il pugno sulla porta di legno due volte.

Aspettai qualche minuto,me ne stavo per andare,ma qualcuno aprì.

Nella stanza non c'erano solo Nicolò e Federico,ma c'erano anche Lorenzo,Ciro,Jorginho e Spina.

Into You || Federico Chiesa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora