L'invito

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Ero ancora stordito da tutto quel rumore che mi circondava. Da più di 20 metri si sentiva quella musica "da guerra". Guardo Tiziano col suo scalda collo messo sulla testa che sembrava coprirgli l'intera fronte e un pò la parte "superiore dell'occhio. Sembrava così tranquillo all'idea che assomigliasse a uno zingaro. Da quel rumore che sentivo a una distanza circa di 3-4 metri da me e Tiziano c'erano 2 persone che chiacchieravano e ,a quanto ho capito io, ero stato invitato a quella festa che somigliava a un party per esauriti. Dopo una mezz'ora quelle 2 persone si erano allontanate e tutto quel rumore che avrebbe dovuto essere musica era scomparso nel buio, nel vuoto della notte. Ho visto un "Un cespuglio di paglia"  e ho deciso di andare a dormire lì (in genere dormivo sempre in uno di questi "cespugli").

Quando stavo per chiudere gli occhi sentii delle braccia darmi dei corretti sulla schiena, mi svegliai di scatto e vidi Tiziano che con aria agitata diceva "Forza Pietro dobbiamo andare via da qui, ho l'impressione che alcuni sbirri stanno per arrivare."

A quelle parole mi alzai di scatto e andai a prendere il mio zainetto e gli dissi "Forza corriamo"

Ammetto di non aver mia visto Tiziano così preoccupato da quel poco che conoscevo. Mentre correvo una lacrima mi scivolo e ho mi "acarezzai" il viso.

Siamo arrivati in una stazione, credevo che lì fossimo stati al sicuro perché era abbandonata .

Mi redditi sulla panchina così vecchia e misi lo zaino sotto la mia testa, in modo da farmi da cuscino

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