Capitolo 2.

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La moretta

Cominciavo a avere un po' di paura, per i messaggi intimidatori..
e le chiamate da numeri sconosciuti.

Bionda..
Sembra che hai visto un fantasma..

In effetti..
Non sto passando un bel periodo..

Buttava la sigaretta a terra, sorridendo in modo maligno..

Torno a lavoro..

Lavori qui?

Si..

Ma come se già lo sapesse..

Anche tu?

No.
Con aria strafottente, saliva in macchina, una bmw nera..
Sfrecciando a tutta velocità.

Poi vedevo Estefania, che mi guardava che ero pallida..

Amore che succede?
Ancora messaggi?

Si..

Ho visto una ragazza mora con un tatuaggio sotto l'occhio..

Non so chi sia amore..
Sarà qualche ragazza, che abita qui intorno..

Può essere..

Torniamo al lavoro..

Pochi minuti dopo..
Mi arrivava un altro messaggio..

Hai sempre quell'aria da santarellina e da bimba viziata...
Pallida e imbronciata..

Leggevo il messaggio, per poi vedere una chiamata, anonima..
E un altro messaggio...

Rispondi!!!!

Facevo finta di nulla, ma poi sentivo un rumore di chiavi, come se qualcuno voleva entrare in casa..

Mi mettevo sotto le coperte, e poi scrivevo a Erik..

Erik..
Qualcuno vuole entrare a casa..
Ho ricevuto altri messaggi e chiamate..

Non avere paura, tesoro, arrivo!

Dieci minuti dopo, si sentiva la sirena della polizia, Erik era arrivato..
Per poi sentire degli spari..

Se era Erik, mi diceva di farlo entrare ma non era lui...

Colta un sonno profondo, mi addormentai pochi minuti dopo..

Pensando che a casa, ero al sicuro.

Ritratto di un'assassina Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora