Niall,come ogni giorno,puliva il bancone. Era un lavoro semplice, giusto per mettere quei pochi soldi da parte per una casa. La casa in cui viveva era troppo affollata con i suoi altri tre inquilini, e sognava un posto tutto suo. Ormai era orario di chiusura,manvavano solo quei venti minuti e un'altra giornata stancante sarebbe finita e se la sarebbe lasciata alle spalle. Mentre era assorto nei suoi pensieri, senti, come qualcuno che lo fissava. Istintivamente, si girò verso l'ufficio del suo capo, il signor Payne. Non sapeva il perché, ma ogni volta che si girava verso quella porta, gli venivano i brividi... Nonostante il suo capo fosse una persona gentile e a modo, sempre gentile con lui e sempre attento ai bisogni dei suoi dipendenti e clienti, quindi non capiva proprio dove nasceva questo senso di disagio nel guardare una semplice porta... Era così assolto che non si rese conto, che, qualcuno venne da dietro e gli mise una mano sulla spalla. Talmente spaventato da quel gesto inaspettato, che salto e per poco non iniziò ad urlare come un bambino di cinque anni, davanti ai suoi primi Horror.
Cameron <<come siamo sensibili principessa>>
Rise, leggermente, il suo migliore amico
Niall<<scusami. Ero distratto... Ce qualcosa che mi vuoi dire?>>
Cameron <<si. Il turno è finito da due minuti, e tu stai pulendo quel bancone, manco fossero i gioielli di famiglia>>Niall diede una leggera occhiata all'orologio e, effettivamente, il suo turno era già finito. Ma non solo... Era in ritardo per prendere il pullman
Niall <<oddio Ken grazie. Sono già in ritardo per... >>
Cameron <<prendere il pullman?! >>Lo interruppe ridacchiando
Cameron <<su vai prima che tu lo perda definitivamente>>
Niall mise il panno pelle al suo posto, e andò verso gli spogliatoi, sentendosi sempre osservato da qualcuno che non vedeva