ᴾʳᵒˡᵒᵍᵘᵉ | 𝑰 𝒃𝒆𝒕 𝒎𝒚 𝒍𝒊𝒇𝒆

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❝𝐼 𝑘𝑛𝑜𝑤 𝐼 𝑡𝑜𝑜𝑘 𝑡ℎ𝑒 𝑝𝑎𝑡ℎ 𝑡ℎ𝑎𝑡 𝑦𝑜𝑢 𝑤𝑜𝑢𝑙𝑑 𝑛𝑒𝑣𝑒𝑟 𝑤𝑎𝑛𝑡 𝑓𝑜𝑟 𝑚𝑒𝐼 𝑘𝑛𝑜𝑤 𝐼 𝑙𝑒𝑡 𝑦𝑜𝑢 𝑑𝑜𝑤𝑛, 𝑑𝑖𝑑𝑛'𝑡 𝐼?

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❝𝐼 𝑘𝑛𝑜𝑤 𝐼 𝑡𝑜𝑜𝑘 𝑡ℎ𝑒 𝑝𝑎𝑡ℎ 𝑡ℎ𝑎𝑡 𝑦𝑜𝑢 𝑤𝑜𝑢𝑙𝑑 𝑛𝑒𝑣𝑒𝑟 𝑤𝑎𝑛𝑡 𝑓𝑜𝑟 𝑚𝑒
𝐼 𝑘𝑛𝑜𝑤 𝐼 𝑙𝑒𝑡 𝑦𝑜𝑢 𝑑𝑜𝑤𝑛, 𝑑𝑖𝑑𝑛'𝑡 𝐼?

𝑆𝑜 𝑚𝑎𝑛𝑦 𝑠𝑙𝑒𝑒𝑝𝑙𝑒𝑠𝑠 𝑛𝑖𝑔ℎ𝑡𝑠 𝑤ℎ𝑒𝑟𝑒 𝑦𝑜𝑢 𝑤𝑒𝑟𝑒 𝑤𝑎𝑖𝑡𝑖𝑛𝑔 𝑢𝑝 𝑜𝑛 𝑚𝑒
𝑊𝑒𝑙𝑙 𝐼'𝑚 𝑗𝑢𝑠𝑡 𝑎 𝑠𝑙𝑎𝑣𝑒 𝑢𝑛𝑡𝑜 𝑡ℎ𝑒 𝑛𝑖𝑔ℎ𝑡

𝑁𝑜𝑤 𝑟𝑒𝑚𝑒𝑚𝑏𝑒𝑟 𝑤ℎ𝑒𝑛 𝐼 𝑡𝑜𝑙𝑑 𝑦𝑜𝑢 𝑡ℎ𝑎𝑡'𝑠 𝑡ℎ𝑒 𝑙𝑎𝑠𝑡 𝑦𝑜𝑢'𝑙𝑙 𝑠𝑒𝑒 𝑜𝑓 𝑚𝑒
𝑅𝑒𝑚𝑒𝑚𝑏𝑒𝑟 𝑤ℎ𝑒𝑛 𝐼 𝑏𝑟𝑜𝑘𝑒 𝑦𝑜𝑢 𝑑𝑜𝑤𝑛 𝑡𝑜 𝑡𝑒𝑎𝑟𝑠

𝐼 𝑘𝑛𝑜𝑤 𝐼 𝑡𝑜𝑜𝑘 𝑡ℎ𝑒 𝑝𝑎𝑡ℎ 𝑡ℎ𝑎𝑡 𝑦𝑜𝑢 𝑤𝑜𝑢𝑙𝑑 𝑛𝑒𝑣𝑒𝑟 𝑤𝑎𝑛𝑡 𝑓𝑜𝑟 𝑚𝑒
𝐼 𝑔𝑎𝑣𝑒 𝑦𝑜𝑢 ℎ𝑒𝑙𝑙 𝑡ℎ𝑟𝑜𝑢𝑔ℎ 𝑎𝑙𝑙 𝑡ℎ𝑒 𝑦𝑒𝑎𝑟𝑠

𝑆𝑜 𝐼, 𝐼 𝑏𝑒𝑡 𝑚𝑦 𝑙𝑖𝑓𝑒, 𝐼 𝑏𝑒𝑡 𝑚𝑦 𝑙𝑖𝑓𝑒
𝐼 𝑏𝑒𝑡 𝑚𝑦 𝑙𝑖𝑓𝑒 𝑓𝑜𝑟 𝑦𝑜𝑢
𝐼, 𝐼 𝑏𝑒𝑡 𝑚𝑦 𝑙𝑖𝑓𝑒, 𝐼 𝑏𝑒𝑡 𝑚𝑦 𝑙𝑖𝑓𝑒
𝐼 𝑏𝑒𝑡 𝑚𝑦 𝑙𝑖𝑓𝑒 𝑓𝑜𝑟 𝑦𝑜𝑢❞

-Wakatoshi-kun! Secondo te ho una possibilità con la ragazza bionda a quel tavolo? -Tendou scrutava la ragazza citata. Lei aveva i capelli biondi corti; le ciocche dei lati erano legate in delle treccine che si incontravano sulla nuca. Gli occhi li aveva color del ghiaccio.
Ushijima si voltò verso la ragazza che l'amico gli aveva indicato; la guardò un po' e poi tornò a concentrarsi sul suo pranzo.
-Ho sentito che è famosa. È una pattinatrice a livello agonistico molto brava. E viene da una famiglia importante. -fece una piccola pausa mentre staccava le bacchette l'una dall'altra. -Non credo tu accontenti le sue aspettative. -
Il rosso percepì quelle parole come un colpo basso. Qualche risata si fece sentire di sottofondo.
-Tu non ridere, SemiSemi! Cattivo! -si imbronciò un po'.
-E se è Ushijima-san a dire questa cosa, allora è la verità Satori. Arrenditi. -bofonchiò Semi tra le risate sommesse.
-Siete tutti crudeli nei miei confronti. Ora vado al suo tavolo e le chiedo di uscire! Così vedete che nessuna può resistere al mio fascino! -si alzò dalla panca allineata al tavolo numero sette della mensa.
-Ma è convinto... -disse Hayato confuso tra lo stupito e il divertito.
Tendou si chinò davanti al tavolo della ragazza dai capelli biondo cenere, che stava pranzando parlando con la sua amica.
-Umh... Cosa ti serve? -la ragazza bionda, lo guardò con sospetto. E seppure lei fosse molto più bassa e per di più seduta, sembrava lo stesse guardando dall'alto in basso.
-Ti vorrei invitare ad uscire, se mi posso permettere! -il rosso la guardava con gli occhi assottigliati. Nonostante dovesse  essere un invito ad un'uscita assieme, sembrava più una gara a chi era più stronzo ed altezzoso.
-No, non puoi permetterti. -Kasumi Amaterasu, la biondina per intenderci, rispose a Tendou. La sua amica, seduta di fronte a lei, stava per sputare il riso a quell'affermazione.
-Sei consapevole che insisterò fin quando non accetti? -cantilenò Tendou.
-Già. Non vorrei doverti segnalare ai professori per molestia però. -una finta espressione dispiaciuta accompagnò un sospiro di Kasumi.
-Suvvia Amaterasu-kun, voglio invitarti ad uscire... -
-... -qualche istante di silenzio. Kasumi e la sua amica si scambiarono degli sguardi. Probabilmente stavano comunicando, o questo fu quello che Tendou pensò. -Dato che so che mi verrai a rompere le palle ogni giorno, facciamo una scommessa. -
Tendou sorrise furbo e piegò la testa di lato, curioso riguardo a quella scommessa.
-Lunedì inizieranno le vacanze invernali. Ti do una settimana a partire dal ventuno dicembre: se entro una settimana riuscirai a conquistarmi almeno un po' continuerò ad uscire con te. -
Kasumi detestava in modo esponenziale perdere o arrendersi. Non avrebbe mai ammesso che quel ragazzo le stava simpatico.
-E se non riuscissi a "conquistarti"? -enfattizzò le virgolette con le mani.
-Mi lascerai stare. Ci stai? -Kasumi gli porse la mano come per sigillare il patto.
-Ci sto. -Tendou le prese la mano e dopo averla stretta, con uno scatto la baciò sul dorso. Seguì la sua azione un sorriso odioso. -Però voglio sapere almeno alcune cose che ti piacciono. Altrimenti non saprei da dove iniziare e sarebbe sleale Ama-kun! -
Kasumi si guardò schifata la mano, come se il rosso vi avesse buttato sopra tutti i peggiori bacilli del mondo.
-Mi piace il pattinaggio sul ghiaccio. E i manga. -fece una pausa, come a rifletterci. -Ballare e la musica. Soprattutto gli Imagine Dragons e simili. -
-Ci vediamo davanti la scuola, lunedì alle tre del pomeriggio. Arrivederci Ama-kun! -
-Arrivederci... -
Il rosso si allontanò soddisfatto.
-Kaede-chan... -Kasumi si rivolse con un'espressione neutra alla ragazza dai capelli neri davanti a lei.
-Sì? -
-Come si chiama quel tizio? -
Kaede scoppiò a ridere. Decisamente una risata poco composta, che si era tenuta dentro durante tutta la stramba conversazione degli altri due.
-Si- Si chiama Tendou Satori! -sussurrò. -È uno del club di pallavolo. -aveva le lacrime agli occhi.
-Mh... Grazie. -disse seccata la bionda.
-Ma seriamente per accettare un uscita da quel poverino dovevi fare tutto questo casino? -
-A dire il vero mi sta molto simpatico. L'ho visto giorni fa con dei suoi amici in giro ed è allegro. Volevo vedere però se si arrendeva o no... -Kasumi finì il suo pranzo.
-Comprendo... Fai la cronaca sul gruppo con tuo cugino e gli altri. Sono curiosissima e sono sicura che anche gli altri saranno contenti di sapere che esci con un ragazzo! -
-Mh... Ok. -

 -

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< 𝐋𝐞𝐯𝐢𝐭𝐚𝐭𝐞 ! ❞     𝖲. 𝖳𝖾𝗇𝖽𝗈𝗎 × 𝗈𝖼Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora