the song of patroclus

il generare

Sono Achille, semidio,ultimo di sette figli, generato della Nereide Teti e del re di Ftia Peleo, l'Aristos Achaion (migliore tra i greci).
La storia della mia creazione non è conseguita ad una romantica notte di passione tra i miei genitori, ma per necessità e avvenne con violenza.
Mia madre era la più bella delle Nereidi, contesa perfino da Zeus e Poseidone, fino a quando le Moire predissero che il nato generato da Teti avrebbe superato di molto la grandezza del padre.
Perciò i due dei rinunciarono a mia madre Teti e la concederono a mio padre, Peleo.
Ma poichè mia madre odiava i mortali ed era più che contraria a questa un'unione il fatto era molto difficile da compiersi.
Gli dei condussero mio padre al luogo segreto di mia madre, la sua spiaggia preferita, e gli spiegarono che non doveva provare a corteggiarla poichè sarebbe stato un tentativo fallito, mia madre odia i mortali e anche se mio padre fosse stato perfetto in ogni aspetto la sua mortalità era un carattere non trascurabile.
Lo avvertirono anche dell'astuzia che ella aveva, infatti anche se avesse tramutato la sua pelle in forme diverse con lo scopo di ferirlo lui non avrebbe potuto lasciarla andare.
Appena compiuta la violenza, fu stata costretta dagli dei a rimanere almeno un anno con mio padre sulla terra, e allo scadere del tempo non perse un solo secondo per ritornare in mare.
Da piccolo, modestamente,erano già molto evidenti le mie doti in molte discipline, sopratutto nella corsa.
Una delle mie prime vittorie avvenne verso i cinque anni: quell'anno i giochi erano ospitati dal re Menezio, ero il più basso tra tutti e il più "infante" ma nonostante ciò con molta facilità riuscí a superare i ragazzi robusti che avevo di fianco, vincendo la gara.
Lo stesso Menezio, dopo aver preso la ghirlanda dalle mani del figlio, venne ad incoronarmi nello stesso istante in cui arrivó mio padre per congratularsi.
"Il migliore, come sempre" disse abbracciandomi.
Sorrisi, e gioiosamente lanciai la ghirlanda in aria per poi riprenderla al volo.