Radioactive.

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-Sei sicura? -Chiese stringendosi nella sua giacca di pelle nera.

La Skylar di un universo parallelo avrebbe trovato eccitante andare in una discoteca, ma la Skylar diciassettenne di questo universo, no.

La musica faceva tremare il terreno sotto alle sue vans, nonostante non fossero ancora entrate.

-Sará divertente!- Rispose la rossa saltellando intorno a lei.

-Divertente?- disse con una smorfia di disgusto. - Sarah, lo sai che a me queste cose non piacciono.-

Ma per una volta, avrebbe accontentato la sua migliore amica. Non che avesse scelta, se avesse detto di no, probabilmente l'avrebbe presa per i piedi e trascinata fino all'ingresso.

Si mise la mano fra i capelli castani al momento piastrati e sospiró, mentre entró nel locale.

Non riusciva a sentire i suoi pensieri, da quanto fosse alta la musica.

Cosa ci facevo lí? Pensó guardando la gente strusciarsi al ritmo della musica.

Non era mai stata una di quelle ragazze che andavano tutti i sabato sera nelle discoteche ad ubriacarsi, preferiva la semplicitá. Come i maglioni caldi o un pomeriggio a casa a guardare la tv con la sua amica.

Sarah, intanto era andata alla ricerca di qualche ragazzo, probabilmente non l'avrebbe rivista quella notte.

Non le piaceva quel posto, cosí decise di uscire per una boccata d'aria, se fosse rimasta dentro, probabilmente sarebbe diventata sorda.

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Era seduta su un muretto, vicino al locale. Intorno a lei c'erano perlopiú ubriachi occupati a vomitare.

Stava per inviare un messaggio a Sarah per dirle che sarebbe andata a casa, ormai aveva capito che non sarebbe entrata in quel posto, quando sentii una mano toccarla la spalla.

Un paio di occhi color cioccolato, come i suoi, la guardavano divertiti e Skylar capii subito che era ubriaco fradicio.

- Cosa ci fa una cosí bella ragazza da sola a guardare uno schermo? - sussurró lui al suo orecchio.

L'avvicinó a se, e lei poté sentire l'odore della vodka nel suo alito.

Skylar mise una mano nel suo petto, per allontanarlo ma lui si avvicinó ancora al suo orecchio.
-Verresti con me per divertirci un po'?- Ridacchió lui, annusandole i capelli.

-"Sinceramente? Preferirei di no.- Rispose lei, con una punta di agitazione.

Maledii Sarah per averla lasciata da sola, e si maledii per aver accettato di venire.

Guardó il ragazzo. Se non fosse stato ubriaco, lo avrebbe trovato attraente.

I capelli biondi erano spettinati, ma subitó pensó che fossero fatti cosí. Indossava dei skinny jeans chiari e una canotta rossa, con una scritta sopra.

Non tanto alto, ma era muscoloso.

Ma in quel momento avrebbe preferito stargli lontano.

Cosí, Skylar decise una volta per tutte di allontanarlo e di andarsene.

Non si allontanó abbastanza.

Il ragazzo le prese l'avrambaccio, stringendolo e facendole male.

- Lasciami!- Scattó lei, impaurita.

Il sorrido che prima il ragazzo aveva era scomparso e, al suo posto, c'erano degli occhi scuri, le pupille erano dilatate.

Skylar aveva paura.

- Questa volta non é una domanda- tiró il braccio verso di se e mi guardó negli occhi.- vieni con me.-

Skylar era come pietrificata. Poteva sentire il suo cuore battere all'impazzata, ma nient'altro.

Non riusciva a muoversi, a pensare, niente.

Poteva solo guardare in quei occhi scuri, simili ma allo stesso tempo cosí diversi dai suoi e sentire come il suo cuore sarebbe scoppiato.

Era certa che sarebbe scoppiato, prima o poi.

-Vuoi che ti trascini o pensi di camminare?- continuó lui, la voce sempre piú arrabbiata e il suo viso sempre piú vicino a quello di Skylar.

-N..non voglio venire con te.- riuscii lei, in qualche modo a dire, a voce bassa.

-Scusami? Penso di non avere capito.- alzó la voce e poi, semplicemente, rise.

Credeva scherzasse.

Inspiró e ripeté le stesse parole, ma piú decisa.

Sapeva cosa voleva e lei di certo non avrebbe accettato.

Intanto lui, strinse sembre di piú la presa sul braccio e lei vide come le sue nocche diventarono bianche.

-Senti, troietta - disse lui guardandola negli occhi -mi stai facendo arrrabbiare e fidati, non vuoi vedermi arrabbiato.-

Faceva giá paura cosí, non voleva di certo vederlo ancora.

Lui inizió a camminare a passo veloce

-Lasciami, ti prego!- Disse disperata. La sua presa era salda, la trascinava mentre nessuno si accorgeva di quello che stava accadendo.

Si giró e, con un sorrisetto, le disse semplicemente - Non faró male.-

PIPOL
Salve a tutt! Questa é la mia prima ff in assoluto (oltre ai film mentali che mi faccio lol)

Come avrete notato, non è ancora entrato in scena Calum, ma solo un personaggio sconosciuto.

Che ne pensate? Secondo voi cosa succederá nei prossimi capitoli?
Se avete qualche critica, commento ecc... Sono sempre contenta ad ascoltarli! Spero che vi piaccia la storia.

Ps. So che é corto, ma mi faró perdonare!

Bye👋

Radioactive || cth.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora