Ma abbiamo vinto noi

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Ma abbiamo vinto noi

@Chiara

Che strana sensazione. Mi sembra di essermi svegliata in paradiso. Che calma, che tranquillità che si respira. Voglio aprire gli occhi,  ma mi risulta difficile, sento qualcosa che mi preme sulla schiena, sembra un braccio e so bene a chi appartiene quel braccio.
A Federico.
Lo sento muoversi, d'istinto apro gli occhi e la luce filtra dalla finestra, sono di sicuro le otto di mattina. Mi ritrovo il mio migliore amico abbracciato a me con gli occhi socchiusi e un mega sorriso.
-buongiorno- mi dice
-buongiorno anche a te- mi prende e mi attira di più a se stringendomi. Sento il cuore battere fortissimo. Mi perdo nei suoi occhi, mi solleva a e mi mette sopra di lui.
-Fede ma che fai?- chiedo stranita.
-non lo so ho voglia di sentirti vicino a me- e sorride.
-Chiara io.. credo..- mi guarda
-cosa?-
-non so cosa mi sta succedendo in questo periodo, ma da capodanno quando sei venuta a casa mia, beh io ecco..- lo vedo in difficoltà ed è tenero.
-Fede che succede puoi dirmi tutto lo sai vero? Ci siamo sempre detti tutto-
-si lo so. Ma questa volta ho paura della tua reazione- della mia reazione perché cos'ha da dirmi?
-ho paura che la nostra amicizia possa finire o che possa cambiare qualcosa tra di noi-
-ma che stai dicendo? Siamo amici da anni abbiamo vinto distanze, trasferte, ci siamo laureati, abbiamo entrambi un lavoro che ci piace. Abbiamo sempre vinto su tutto anche su persone che non credevano in noi. Io te e Lorenzo siamo sempre stati amici e questo non potrà mai finire Fe. Mai capito-
-mmh, ma il problema è un altro.. il problema e che si siamo amici da una vita, ti conosco come le mie tasche come conosco Lore e voi conoscete me. Ma ripeto il problema è un altro- ma che vuole dire?
-mi stai facendo preoccupare, che vuoi dire con tutto questo discorso?- chiedo allarmata.
Prende un respiro profondo chiude gli occchi e poi li apre subito dopo.
-siamo amici da anni Chiara e lo sono anche di tuo cugino. Il problema è che da alcuni mesi a questa parte sento una cosa dentro quando ti vedo...- ma che..
-in poche parole cazzo siamo amici da 17 anni io te e Lore tu di più perché è tuo cugino prima di tutto, ma ecco vedi io..- lo sto fissando come una scema che cerca di capire lui parla a raffica, ma non sto capendo -non so se è normale, non ho voglia di baciare Lorenzo, ma te si- fermi tutti che cosa ha detto?
-Chiara sono fottutamente innamorato di te da capodanno durante il conto alla rovescia ho capito lì di amarti, ma tu eri fidanzata, poi siamo amici e avevo paura di rovinare tutto, ho ancora paura di aver rovinato tutto. Ne sono sicuro so che è così lo vedo da come mi stai guardando e...- per me può anche smetterla di parlare sorridendo mi avvicino alla sua bocca e la unisco alla mia. Sento il suo stupore che piano piano si rilassa e si lascia andare ricambiando il bacio. Le sue labbra sono morbide. Bacia dannatamente bene. Le sue braccia sono sulla mia schiena e le mie mani tra i suoi capelli.
Ci scambiamo un bacio lungo alternati a più piccoli, mi sembra di andare e tornare dalla luna. Non ho mai provato niente del genere.
Ci stacchiamo ansanti, ci guardiamo un attimo negli occhi un attimo e scoppiamo a ridere insieme. Lui si tira su a sedere e mi solleva anche me. Lo guardo e sento altre mille farfalle nello stomaco.
-chi l'avrebbe mai detto di noi due?- dice ad un certo punto.
-già io non di certo, ho capito di essermi innamorata di te ieri, ma credo di esserlo da tempo solo che no  lo sapevo c'era il mio ex in mezzo c'era la tua ex, la distanza, la paura di rovinare la nostra amicizia. C'erano tante cose- dico.
-già ma abbiamo vinto noi- sorride e mi bacia ancora. Dio ma come ho fatto ad averlo avuto affianco per anni e non aver mai capito quanto avessi bisogno dei suoi baci?
                   
                                  ***
Alle 16:33 il treno di ritorno per Trento parte e Federico mi accompagna in stazione vorrei restare ancora con lui, più che mai. Più delle altre volte ma dobbiamo separarci lui deve andare a Coverciano insieme alla nazionale italiana tra poco inizia l'europeo e io devo tornare al lavoro.
-l'11 giugno ti voglio a Roma all'Olimpico te, Lorenzo e Serena c'è la prima partita contro la Turchia-
-farò del mio meglio- dico ma già lo sapevo e mi sono fatta mettere notte il dieci che così sono a casa.
-ci conto proverò a dedicarti anche un gol in Nazionale- mi dice.
-devi Fede, me l'hai promesso quindici anni fa- lui sorride e mi bacia ancora una volta.
Poi salgo su quel treno che per due settimane mi porterà lontano da lui, ma so che ce ne saranno altri mille che mi porteranno da lui in futuro.
Lo saluto mandandoli un bacio dal finestrino e lui ricambia.
Chi l'avrebbe mai detto, io non di certo io e Federico siamo una coppia. Forse Bonucci aveva ragione...

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