Chapter four

4 0 0
                                        

Quando piace una persona, ti tende parlarne con chiunque, a far sapere al mondo intero a chi si è interessati, con chi ci si frequenta. Ma quando si è realmente interessati a una persona, quando ci si tiene e si ha un forte legame con essa tutto è diverso; si è gelosi di quel rapporto, di ciò che si sta costruendo che molte volte non ci se ne rende neanche conto.
Così era il loro rapporto, un rapporto che andava progredendo verso il verso giusto, entrambi affascinati l'uni dall'altro; lui misterioso , lei bella e gentile.
"Dai raccontami qualcosa di te, non so praticamente niente, quando stiamo insieme parlo sempre e solo io, dovrò anche essere pesante !" "Beh ecco, a dire il vero a volte sei davvero tanto chiacchierona, che non ti sopporto proprio!" Rosa gli da' una pacca sulla spalla ridendo e continuando "dai scemo sono seria; non so niente di te, della tua famiglia, di ciò che ti piace fare...raccontami qualsiasi cosa" "Qualsiasi cosa?" "Qualsiasi" "Bene bene, l'hai voluto tu. Quando ero piccolo mio nonno mi portava alle mostre d'arte, amava i quadri, diceva che era un altro aspetto della realtà che non tutti riescono a capire, adorava stare lì, ore e ore ad ammirare quei meravigliosi dipinti che interpretava a suo piacimento ; ci piaceva anche paragonare alcuni dipinti alle situazioni che noi vivevamo, identificare un dipinto in particolare, interpretarlo e fare un parallelismo con la realtà di tutti i giorni.
Era una nostra "tradizione". Fino a che un giorno, durante una mostra , mi stava illustrando uno dei suoi quadri preferiti, un grande classico : Il Bacio di Francesco Hayez . Ricordo ancora le sue parole esatte "Vedi Chri, non devi mai fermarti mai all'apparenza, soffermati sui dettagli nascosti: guarda l 'uomo, come trattiene così fermamente tra le mani il capo e il viso dell'amata, come se non volesse più lasciarla andare, come se sperasse in un'altra vita da trascorrere con lei, pur sapendo però che non sarebbe mai accaduto ; guarda l'amata, abbandonata completamente a lui, si limita nello stringere le spalle dell'amato. Due corpi perfettamente incastrati, che si completano l'uno con l'altro." Furono le ultime parole che gli sentii pronunciare , da quel momento non sono più andato a vedere le mostre, era una cosa che condividevamo."
Si abbracciano e per un breve istante si guardano negli occhi, poi lei aggiunge " E io? In quale quadro mi identifichi?" La osserva per un secondo, senza soffermarsi risponde " La persistenza della memoria. Vedi Rosa, noi siamo abituati a scandire il tempo in anni, mesi, settimane, giorni , minuti e secondi , vivendo tutto in modo nettamente oggettivo; secondo me non tutto può essere sempre considerato e calcolato da orologi o calendari.
Amo guardarti e sentirti parlare , e quando succede mi sembra che tutto intorno a noi si fermi, come se a un certo punto il tempo si fermasse, come se tutti intorno a noi si stoppassero, come se gli orologi si spegnessero e ci fossimo solo io e te, in un mondo , con un'infinità di tempo."
Lei sorrise, lui si avvicinò , mise la sua mano nei suoi capelli biondi, spostandoli dal viso , poi la ammirò per un altro secondo , fino a che le sue labbra non toccarono le sue , un bacio , inizialmente dolce, puro, poi si trasformò in un bacio passionale, ricco di desiderio. Christian le prese prima il viso con entrambe le mani , continuandola a baciare, poi spostò  le mani dal viso alla schiena , stringendola con forza verso di sè ; a quel punto , da seduti, Rosa, si mise a cavalcioni su di lui mentre le sue mani attraversavano tutto il suo esile corpo. In quel momento , ecco , che il tempo si era fermato , c'erano solo loro due, con i loro corpi , incastrati perfettamente con una dolce e sensuale armonia.

Era passata una settimana dal grande bacio, Christian non era più venuto a scuola, sentivano telefonicamente qualche volta. La bella bionda era preoccupata, perché lui le aveva detto che era a casa malato e che non stava molto bene. L'ingenuità di Rosa non le poteva far credere che ci fosse qualcosa sotto, e lui non le aveva mai dato modo di dubitare.

Whatsapp
Rosa
Oi tutto bene? Sono un po' preoccupata , non ti sei fatto più sentire!

Visualizza e non risponde .
Non sopportava questi tipi di atteggiamenti , pensava , quale malattia così importante può averlo portato a non riuscire più a scrivere?
La notte passo molto lentamente, tra dubbi e incertezze, non si conoscevano da molto tempo , ma c'era subito stata un'intesa speciale, quella che trovi nei film , forse si era lasciata trasportare dall'atmosfera , da quel bel ragazzo che è, o dal fatto che sia davvero una romanticona ; ma lui, in qualche modo, si era aperto con lei, e Rosa non riusciva a capacitarsene come dopo certe cose dette, possano perdere tanto valore.
Il giorno dopo , il sole splendeva e il cielo era dello stesso colore degli occhi della bella giovane,  quasi si confondevano; decise di non farsi abbattere da queste stupidate, non era il tipo di ragazza che stava male o era preoccupata per un ragazzo, così decise di non pensarci finché non lo avrebbe rivisto .
"Tesoro stai tranquilla, è passata solo una settimana, e non è neanche venuto a scuola"
"Si lo so , lo so. Comunque ho deciso di lasciar perdere, non lascerò che qualche ragazzo con il quale mi sono aperta possa rovinare le mie giornate, non sono quel tipo di ragazza" ovviamente stava mentendo a se stessa, chiunque sarebbe in pensiero se una persona a cui si tiene non si facesse sentire mai.. " Bravissima amica mia! Ora vieni che stiamo facendo tardi , e poi chi la vuole sentire la prof.!!"
Iniziarono a camminare a passo svelto verso la porta della classe e arrivate , entrarono e si sedettero vicine. "Bssss Ros!" "Shhh" "ti devo dire una cosa"
"Veloce" sussurrando "D'Angelo e Costa uscite subito, ne ho abbastanza di voi due!"
Le ragazze , a testa, bassa uscirono dall'aula lo videro lì in piedi, lei stava per andare verso di lui, ma suonò la campanella e una fiumana di ragazzi si mise tra di loro , dividendoli.. La bionda decise di continuare a camminare e una volta raggiunto gli disse "Stai bene? Ho visto che non mi hai più risposto ai messaggi" " Quando sto male non sto molto al telefono." Rispose così di netto Christian, che lei non riuscì a dire altro, sorpresa dalla freddezza del suo tono di voce e anche un po' delusa. Lo sguardo del ragazzo era freddo e distaccato, come se non ci fosse stato niente tra di loro, come se non si fossero mai visti prima d'ora , come se non avessero parlato per ore di loro stessi, dei loro sogni e delle loro paure, tutto cancellato con quell'agghiacciante sguardo di pietra.
Rosa era un po' scossa, le sue guance iniziarono a diventare rosse, gli occhi erano tristi e stanchi , aveva bisogno di rinfrescarsi, andando così, a testa bassa verso il bagno .
"Aia ma vuoi stare attento" disse Rosa guardando quello sconosciuto con il quale si era appena scontrata. Aveva i capelli ricci , scuri, non era molto alto e aveva degli occhi di un verde molto intenso. Il ragazzo la guardò per un secondo, poi se n'è andò via, dandole anche una spallata. "Ma guarda un po' che maleducazione" pensava Rosa tra se e se...

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 11, 2021 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Una Rosa in dueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora