Chapter three

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"Dimmi tutto"
"Piacere mi chiamo Christian"
"Piacere mio , sono Rosa" in quel momento la mano di Rosa, stava leggermente tremando , non si aspettava questa presentazione, nè tantomeno si aspettava una reazione così da se stessa.
"Questo dev'essere tuo" Prende dal suo zaino un libro, era uno dei preferiti di Rosa, "Orgoglio e Pregiudizio" di Jane Austen " Ti è caduto ieri all'uscita da scuola, andavi così di fretta che non ho fatto in tempo a fermarti così ho pensato di ridartelo questa mattina" Era talmente sorpresa , forse incantata dai suoi occhi e dal suo modo di parlare, o dal fatto che non si era neanche accorta di aver perso uno dei suoi libri preferiti che si limitò nel dire un semplice "Grazie" e facendo per andarsene quando lui da lontano le disse "Ottima scelta comunque" lei si fermò un istante, sorrise e proseguì dirigendosi in classe.
Passò cinque ore di lezione a riflettere: non sapeva perché provasse tanta attrazione nei suoi confronti, perché avesse tanta voglia di conoscerlo o perché ogni volta si perdesse nei suoi occhi, ma sapeva che voleva scoprirlo, voleva conoscerlo .
Probabilmente un punto a suo favore era il fatto che leggesse Jane Austen, nessuno si pronuncerebbe a riguardo se non l'avesse mai letta. Rosa provava tanta ammirazione nella Austen, amava il suo modo di scrivere, così elegante e romantico , si perdeva nei suoi libri . Una voce squillante la risvegliò dai suoi pensieri "Signorina D'Angelo, sa dirmi se posso essere partecipe anche io delle sue riflessioni così intense da distrarla da un argomento così importante come questo" "Mi scusi professoressa, mi sono distratta un secondo" dopo una leggera pausa aggiunse "Non è che potrei andare in bagno? Farò in fretta" "Vada vada , tanto non stava ascoltando ugualmente" .
Il tragitto classe-bagno si era leggermente allungato poichè il bagno del primo piano, cioè dove era situata la sua classe, era momentaneamente in disuso e bisognava perciò  recarsi nel piano superiore.
Uscita dal bagno, soprappensiero come sempre, si scontrò nuovamente con lui "Oh mio Dio perdonami, non ti avevo visto , stavo pensando ad altro" " Tranquilla...piuttosto che ci fai qui" "Il bagno di sotto è rotto , sono dovuta salire" " Ah ecco ecco..e così leggi la Austen eh" " Si, amo il suo stile, la sua eleganza , ma la cosa che mi colpisce di più è la sua capacità di definire i caratteri dei personaggi così facilmente, e di delinearne i difetti. Quando leggi un libro di Jane Austen ti affezioni ai suoi personaggi, ti lasciano qualcosa , come se diventassero parte della tua vita . Ha questa immensa destrezza nel carpire l'animo di chi descrive, nell'arco di qualche riga capisci il carattere di ognuno..." In quel momento gli occhi della giovane stavano brillando, erano pieni di entusiasmo e lui l'avrebbe ascoltata per ore. È difficile trovare qualcuno con il quale si ha subito un'intesa , con il quale pare che ci si conosca da una vita; lui la ammirava , ammirava i suoi occhi blu, che brillavano di gioia, la sua voce dolce e soave, i suoi lunghi capelli biondi che splendevano alla luce del sole, il suo sorriso e la sua foga nel parlare con tanto ardore di ciò che la affascinava. La conosceva da qualche giorno ma gli sembrava di conoscerla da una vita.

Una Rosa in dueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora