Ero a casa del mio fidanzato, Michele, quando ad un certo punto mi resi conto che lui stava dormendo. Piano piano mi avvicinai a lui, gli sfiorai il viso con le mani, lo baciai e mi addormentai anch'io. La mattina seguente,quando mi svegliati, trovai lui abbracciato a me e la colazione preparata da lui.
Non avevo fame. Volevo solo stare con lui, siccome sapevo, che a causa di un tumore al cuore, mi sarei spenta a breve. Anche lui lo sapeva, e volevamo goderci al meglio gli ultimi momenti. Giocavamo e ridevamo assieme. Lui voleva vedermi felice, nonostante la mia malattia, e faceva di tutto per farmi nascere un sorriso sulle labbra.
Sorridevo come non avevo mai fatto con nessuno. Era strano pensare, che da li a poco, tutta la nostra storia sarebbe stata solo un ricordo, un maledetto ricordo, poichè tutto sarebbe finito, appena io non ci sarei più stata.
Ci amavamo alla follia. Facevamo di tutto, con l'obiettivo di stare assieme fino alla fine.
Come in tutte le relazioni, anche noi avevamo degli alti e bassi, ma riuscivamo sempre a sistemare le cose al meglio, per paura di perderci.
C'erano giorni in cui non riuscivamo a vederci a causa dei troppi impegni, ma comunque, la nostra relazione rimaneva stabile e continuava.
Era bellissimo dire che stavo insieme a lui, il ragazzo migliore che io potessi conoscere. Bellissima era la sensazione delle sue braccia sul mio corpo, delle sue labbra sulle mie labbra, dei suoi occhi su di me. Lo amavo. Eccome se lo amavo. Lo amavo come si amano tutte le cose belle. Rinunciavo a tutti quando si trattava di lui. Lui era più importare di qualsiasi altra cosa. Lui era la mia vita e io la sua.
Potevo contare sempre su di lui, c'era anche nei momenti più difficili, anche quando mi mandava a fanculo lui tornava sempre, cosi come quando li dicevo di andarsene via.
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L'amore dà, l'amore toglie
RomanceEra in fin di vita per un tumore al cuore; l'unico modo per salvarla era che qualcuno le donasse il cuore, ma non un cuore qualsiasi, un cuore compatibile al suo. Chi ce l'aveva?