un incontro inaspettato

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In una situazione come questa, cosa diavolo devo fare? Perché si vuole vedere con me? non ci siamo affatto simpatici, quindi non vedo motivo per uscire con me. Deve essere successo qualcosa di davvero grave, anche a giudicare dalla sua voce. Sbuffo e mi alzo, per una volta che mi stavo rilassando. Per fortuna non mi sono lavata i capelli, che ho lavato ieri. Mi metto l'asciugamano e velocemente mi dirigo verso camera mia. Devo essere lì fra quindici minuti. Scelgo un outfit a caso, una felpa a zip nera larga con sotto una maglietta totalmente casuale, e mi metto dei jeans blu chiaro strappati sulle ginocchia. Spruzzo un pò di profumo, mi metto gli orecchini velocemente giusto per, e inserisco le scarpe. Prendo il telefono e corro giù dalle scale. Prendo le chiavi ed esco. Inizio a camminare velocemente anche se so bene che per arrivare al parco dei giudici impiego solamente tre minuti del mio tempo, ma non importa. Dovevo assolutamente vedere Leonardo. Arrivo e correndo raggiungo il centro del parco, dove si trova una statua di Cristoforo Colombo. Vedo Leonardo quasi in lacrime e non capisco, non l'ho mai visto così. Mi avvicino e confusa gli chiedo -" che succede? perché mi hai fatta venire qui, cosa"- mi fermo e lo guardo negli occhi. Vedo il dolore e la paura. Smetto di parlare e mi salgono le lacrime agli occhi. È davvero qualcosa di molto serio. -" Beh? cosa sta succedendo?"- Prende aria per non piangere e poi mi dice questo, -"Mio padre ha tradito mia madre, hanno iniziato a litigare e lui l'ha menata. Ora lei ha chiamato la polizia .."- Lo guardo e non so cosa dire. -" e non so dove rimanere, ho bisogno di stare lontano da casa, e casa tua è l'unica opzione. Non posso più stare vicino i miei familiari , vivo una vita di inferno da quando sono piccolo, mio padre beve troppo e poi se la prende con me e mia madre, ogni notte mi addormento con in sottofondo pianti urla e botte... scusami se non te ne ho mai parlato anche se ci conosciamo da sempre, ma ho paura.."- Ci conosciamo da tutta la vita, anche se odio ammetterlo per me è un fratello, non posso non ospitarlo, sopratutto in una situazione del genere. Gli asciugo le lacrime e lo abbraccio -" Certo che puoi rimanere. Puoi stare per quanto ti pare. Vieni stasera se vuoi, hai già fatto le valigie?"- mi stacco e lo guardo. -" Si, le ho fatte.. Grazie mille Freya. Ti voglio bene, anche se siamo e saremo per sempre due nemici giurati"- dice accennando un sorriso piccolo, cercando di smettere di piangere. Lo aspetto nel parco mentre lui va a prendere le valigie, e nel frattempo chiamo i miei genitori per spiegargli la situazione ed avvertirli che Leonardo sarebbe arrivato in una questione di pochi minuti. Avevo già capito da tempo che c'era qualcosa che non andava in quella famiglia, ma non mi sono mai intromessa perché non pensavo che fosse così grave. Appena lo vedo ci incamminiamo in silenzio verso casa mia, si vede che lui sta male, ma io in questo momento mi vergogno. Non posso credere di aver pianto davanti a lui, e di averlo abbracciato. Io lo odio. Ho passato una vita molto difficile grazie a lui, mi ha sempre fatta stare male. Sempre. Ma ora, c'è qualcosa di diverso. Non posso pensare al mio odio verso di lui ora, perché in un certo senso sono obbligata ad esserci per lui, ma di certo non posso far vedere i miei sentimenti a lui, ne approfitterà. <<Mai più.>> mi prometto, dicendo fra me e me. Arriviamo a casa e lo aiuto a portare le valigie su, so già che i miei genitori hanno avvertito Lorenzo (mio fratello) dell'arrivo di leonardo, e del perché. Leonardo mi chiede -"dove dormo?"- ed io mi accorgo di non averci pensato. -" beh in camera di mio fratello c'è un letto molto piccolo, singolo quindi di sicuro non lì, non sul divano perché ci dorme quella viziata della mia gatta, e non in camera dei miei genitori quindi resta..."- ci guardiamo e diciamo insieme -" camera mia"- sgrano gli occhi. Si, c'è un letto enorme ma non posso dormire nello stesso letto di Leonardo, sarebbe una follia. Lo faccio dormire sul divano, è fidanzato e ci odiamo, se lo scorda che dorme da me. -" Va bene allora porto le valigie in camera tua"- dice prima di farmi parlare, ed io allora rassegnata lo aiuto. Apre la porta e sorpreso esclama, -" aspetta, ma c'è un solo letto.."- lo guardo e dico -" cosa ti aspettavi principino?"-

odio ammetterlo, ma sorrido ai tuoi messaggi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora