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Appena oltrepassò i suoi amici per mettersi in prima fila, notò una figura che non si aspettava di rivedere, o almeno così presto. Davanti ai suoi occhi, a sorridergli, c'era il ragazzo dai capdlli rossi, Cico.
Non riusciva a realizzare, tanto che rimase davanti a lui immobile per buoni cinque minuti.
C: "Che fai, non i abbracci?" Disse il rosso con tono scherzoso. A quelle parole il ragazzo dsi capelli viola tornò nel mondo reale e neanche dieci secondi dopo corse verso la direzzione del rosso e gli saltò addosso, facendogli quasi perdere l'equilibrio e facendo quasi cadere entrambi uno sopra l'altro.
Il rosso lo prese al volo e lo feve aggrappare con le gambe alla sua vita e le braccia intorno al collo. A mo di koala. La testa del violetto si trovava nell'incavo del collo, in questo il rosso poteva sentire il respiro caldo e leggere del piccolo ragazzo.
Il rosso sentì la voce calma, bassa e unica del piccolo ragazzo entrargli nell'orecchio. Gli sussurò un "mi sei mancato un sacco" e il rosso rispose, anch'esso sussurrando all'orecchio dell'altro.
C:" Anche tu gattino".
Restarono in quella posizione per 10 minuti buoni. Da dietro si iniziarono ad udire i loro amici che urlettavano "ship" per tutta la casa. Li potevano sentire in tutto il quartiere. Dopo un si staccarono e Strecatto devise di aiutare Cico a disfare le valigie. Andarono nella stanza del rosso ed iniziarono a mettere a posto i vestiti e cose varie. Dopo una mezz'oretta ebbero finito e devisero di andare a fare una passeggiata per trascorrere del tempo da soli, senza nessuno che li interrompessi, senza nessuna distrazione, solo loro due. Si misero un giacchettino leggere, dato che non faceva troppo freddo ed uscirono. Si tenevano per manoe ogni tanto i loro sguardi si incatenavano l'uno all'altro, senza riuscere a riberarsi per molto tempo. Dopo circa dieci minuti di camminata, i ragazzi arrivarono in un parco vuoto, senza nessuno. Così decisero di andarci per stare da soli, solo loro. In lontananza videro una panchina e decise di andare a sedersi.
Parlarono del più e del meno fino a quando il violetto aguzzò un prato pieno di fiori così supplicò il rosso ad andarci, il ragazzo dai capelli rossi accettò e si avviarono verso i fiori. Lui camminava normalmente, tranquillo, mentre il viola incominciò a correre come un bambino verso i fiori. Quando finalmente il rosso arrivò notò che Stre era disteso nei fiori, con gli occhi chiusi ad annusare il profumo che emanevano.
S: "Vieni, stenditi vicino a me". Chiese il violetto con gli occhioni dolci, sapendi che Cico non resisteva a quegli occhi, così accettò e si distese inseme a lui. Dopo un pò si alzarono e si sederono sul prato. Erano molto vicini, tanto che i loro fianchi si sfiorarono. Il piccolo ragazzo dao capelli viola appoggiò la sua testa sopra la spalla di Cico, sperando di non pesargli. Il rosso asecondò il violetto, così mise la sua mano dietro alla testa del piccolo ragazzo, ed iniziò ad accarezzargliela. Aveva dei capelli morbidissimi, sembravano una piuma, erano spettinati ma allo stesso tempo bellissimi. Fecero impazzire Cico, che continuò ad accarezzarglieli, e da lì, il rosso, iniziò a capire di provare qualcosa di più dell'amicizia, verso l'altro.
Rimasero in quel prato fino a pomeriggio tardi, si stava avvicinando la sera così decisero di tornare a casa. Entrarono e videro tutti i loro amici sul divano, oppure sul tappeto vicino al divano.
L: "Raga, ma se giocassimo ad obbligo o verità? Adesso che è tornato Cico siamo pure al completo" Tutti accettarono, i due ragazzi appeva rientrati a casa, si misero i vestiti casalinghi, e dato che dovevano ancora cenare, presero tutti delle cose che si sarebbero mangiati e bevuti durante la partita ad obbligo o verità. Si sedettero tutti sul tappeto. Anna abbracciata a Lyon che l'abbracciava fortissimo come per far capire che era solo sua. Stessa cosa per Alex e Giorgio. Invece Cico e Stre erano seduti vicini, molto vicini, e ogni tanto si tiravano qualvhe occhiata.
L: "Allora comincio io, Alex obbligo o verità" Disse il più grande di noi addentando una patatina.
Al: "Sono coraggioso, scelgo verità!" Disse il blu sicuro della sua risposta.
L: "Che pussy, vabbè, mh.. sarò buono, ti piace uno di noi?" Disse il maggiore sapendo già la risposta e shippandolo con uno di loro.
A: "Ma che domande sono?!... Comunque si" Disse guardando in basso e arrossendo abbastanza evidentemente. Il rosso se ne accorse e fece una battutta delle sue.
C: "E sentiamo, questa persona è un ragazzo, capelli mori, più piccolo di te, un topo e sta sopra le tue gambe?" Disse Cico unendosi a Lyon e la ragazza a shipparli.
A: "Il mio turno l'ho fatto, ora tocca a Stre, obbligo o verità".
Il violetto si riprese da tutti i suoi pensieri sentendo il suo nome.
S: "Ah, ehmm, obbligo". Tutti si sorpresero al fatto che avesse scelto obbligo, era stato più coraggioso del blu.
A: "Bene, l'hai voluto tu, allora... devi sederti sopra Cico e devi rimanerci fino a quando non finiamo la partita". Il violetto, anche se con il broncio, si andò a sedere sopra le gambe del rosso, che al tocco della pelle di Stre sulla sua, arrossì. La serara continuò "tranquilla", tra obblighi e verità scomode. Tra risate e divertimento si fece tardi e di conseguenza anche l'ora di andare a dormire...

𝘼𝙣𝙜𝙤𝙡𝙤 𝙢𝙚
𝘾𝙝𝙚 𝙨𝙤 𝙨𝙩𝙧𝙤𝙣𝙯𝙞𝙖 𝙘𝙝𝙚 𝙫𝙞 𝙡𝙖𝙨𝙘𝙞𝙤 𝙡𝙖 𝙨𝙪𝙨𝙥𝙖𝙣𝙘𝙚 (𝙨𝙞 𝙨𝙘𝙧𝙞𝙫𝙚 𝙘𝙤𝙨𝙞̀? 𝘽𝙤𝙝)
𝙈𝙖, 𝙥𝙚𝙧𝙘𝙝𝙚̀ 𝙨𝙞 𝙘'𝙚̀ 𝙪𝙣 𝙢𝙖, 𝙞𝙡 𝙘𝙖𝙥𝙞𝙩𝙤𝙡𝙤 𝙥𝙞𝙪̀ 𝙡𝙪𝙣𝙜𝙤 𝙙𝙚𝙡 𝙨𝙤𝙡𝙞𝙩𝙤, 𝙥𝙚𝙧 𝙛𝙖𝙧𝙢𝙞 𝙥𝙚𝙧𝙙𝙤𝙣𝙖𝙧𝙚 𝙙𝙚𝙡𝙡'𝙖𝙨𝙨𝙚𝙣𝙯𝙖. 𝙄𝙣𝙤𝙡𝙩𝙧𝙚 𝙫𝙤𝙧𝙧𝙚𝙞 𝙙𝙞𝙧𝙫𝙞 𝙘𝙝𝙚 𝙨𝙩𝙖𝙣𝙣𝙤 𝙛𝙖𝙘𝙚𝙣𝙙𝙤 𝙡𝙖𝙫𝙤𝙧𝙞 𝙖 𝙘𝙖𝙨𝙖 𝙢𝙞𝙖 𝙚 𝙨𝙤𝙣𝙤 𝙘𝙤𝙨𝙩𝙧𝙚𝙩𝙩𝙖 𝙖 𝙨𝙩𝙧𝙖𝙧𝙚 𝙞𝙣 𝙘𝙖𝙢𝙚𝙧𝙖 𝙢𝙞𝙖 𝙙𝙤𝙫𝙚 𝙥𝙪𝙧𝙩𝙧𝙤𝙥𝙥𝙤 𝙣𝙤𝙣 𝙥𝙧𝙚𝙣𝙙𝙚 𝙪𝙣 𝙘𝙖-
𝙦𝙪𝙞𝙣𝙙𝙞 𝙛𝙤𝙧𝙨𝙚 𝙨𝙖𝙧𝙤̀ 𝙢𝙚𝙣𝙤 𝙖𝙩𝙩𝙞𝙫𝙖.
𝙑𝙤𝙡𝙚𝙫𝙤 𝙖𝙣𝙘𝙝𝙚 𝙘𝙝𝙞𝙚𝙙𝙚𝙧𝙫𝙞 𝙨𝙚 𝙢𝙞 𝙥𝙤𝙩𝙧𝙚𝙨𝙩𝙚 𝙨𝙚𝙜𝙪𝙞𝙧𝙚 𝙨𝙪 𝙄𝙂: 𝙨𝙩𝙧𝙚𝙘𝙞𝙘𝙤𝙤𝙗𝙨𝙨𝙚𝙨𝙨𝙞𝙤𝙣
𝘽𝙚𝙣𝙚 𝙙𝙚𝙩𝙩𝙤 𝙦𝙪𝙚𝙨𝙩𝙤 𝙗𝙪𝙤𝙣𝙖𝙣𝙤𝙩𝙩𝙚 𝙚 𝙖𝙡𝙡𝙖 𝙥𝙧𝙤𝙨𝙨𝙞𝙢𝙖, 𝙘𝙞𝙖𝙪𝙪 <3

because love you..❤️💜 ♡︎StreCico♡︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora