«Perchè non dovrei affezionarmi a te?» mi chiese.
«Perchè non voglio farmi del male, David.»
«Non capisco Amy. Non ti faró del male. Ci tengo veramente a te.»
«Non posso dirti nient'altro. Solo..non farlo.»
«Dimmi perchè, Amy. Ti prego, non ce la faccio, devo sapere cos'è che ti turba.»
«Non ancora David..non mi fideró mai di nessuno perchè..lasciamo stare.»
«Mi stai facendo diventare matto. Ci vediamo domani.» Sorrise e mi diede un bacio sulla fronte.Non dormii quasi tutta la notte, la mattina dopo ero stanca, e non andai a lezione.
Il telefono suonó. Era David.
«Ehi! Dove diavolo sei finita?» disse divertito.
«Ehi Dav, non vengo a lezione. Sono stanca, non ho dormito tutta la notte.»
«Sono lì tra meno di 2 minuti.»
Riattaccó senza che io potessi rispondere.Toc toc.
«Amy!»
Sorrisi.«Come stai?» dissi.
«Sai, ho pensato molto. Mi sono detto che, se non mi vuoi dire niente della tua vita, non ti tartasseró più. Sarai tu a dirmelo quando ti sentirai pronta.»
«Grazie di essere comprensivo. Un giorno te lo dirò, promesso.»A quel punto entró Jessica.
«Amy, a lezione David non c'è..Oh, ciao David.» Si bloccó quando vide David vicino a me.
«Ciao Jessica» Lui scoppió a ridere.
«Ehm..io vado.» disse lei imbarazzata.
Io scoppiai a ridere. Jess era solita entrare all'improvviso, quindi non mi sorpresi.
«Comunque, oggi ti parleró di me» disse lui. Poi continuó:«Mio padre e mia madre vivono qui vicino, e io abito in affitto. Se vuoi, andiamo a casa mia. Posso invitarti a pranzo?»
«Non ne sono sicura..»
«Eddai, Amy. Dopo studieremo.»
«Va bene, ma devo andare ad avvisare Cris. Ha detto che mi doveva parlare all'ora di pranzo. È un pó strana ultimamente.»La casa di David era piccola, ma carina. Aveva il soggiorno, la cucina, il bagno e la sua camera. La camera aveva un letto abbastanza grande da farci entrare due persone, un comodino e l'armadio, anch'esso abbastanza grande.
«Sono molto bravo a cucinare.» disse lui.
«Fai sport?» cambiai argomento.
«Oh, si. Amo tanto il calcio, gioco nella primavera di un'importante squadra. Ma ogni tanto vado a fare qualche lezione di pugilato. E tu?»
«Qual è la squadra in cui giochi?» chiesi, ignorando la sua domanda.
«Barcellona, Amy. Il mio sogno è entrare nella squadra il prima possibile. Gioco a calcio da quando sono nato.»
«Come fai con gli allenamenti?»
«In questo periodo non ci alleniamo. Riprenderemo gli allenamenti dopo Capodanno.»
Restammo in silenzio.
Mangiammo molto, e lui cucinó tutto.
«Sei molto bravo a cucinare, posso confermarlo.» ammisi.
«Grazie. Ci andiamo a fare un giro?»
«D'accordo.» Risposi.
Andammo in un bar, e lui mi offrì da bere.
«Sei bellissima, Amy.»
Mi sciolsi quando disse queste parole. Era così dolce..Per ringraziarlo, lo abbracciai e gli diedi un bacio sulla guancia. «Grazie.»
«Che fai sta sera? Pensavo di invitarti a ballare.» mi chiese lui.
Amo ballare, allora accettai.
Tornammo a casa sua, studiammo un pó e poi mi accompagnó al campus. Ci saremmo rivisti alle 9.«Sei splendida.» disse, quando mi vide. Avevo un abito rosa pallido, le scarpe bianche e un cardigan bianco.
David mi scrutó con i suoi bellissimi occhi color ghiaccio. Era incantato.
«Sei una creatura magnifica, Amy.»
Quel ragazzo aveva il potere di farmi sciogliere ogni volta che apriva bocca.
«Anche tu stai bene, David.» Aveva un completo nero, con un papillon rosso. I capelli neri tirati all'indietro facevano risaltare i suoi magnifici occhi, ed era ancora più bello.Mi portó a ballare in un posto molto tranquillo, a ballammo tutta la sera, appiccicati. Ci guardavamo negli occhi, e lui sorrideva sempre: era di buon umore. Anche io stavo bene con lui, e non volevo che il tempo passasse in fretta. Stare tra le sue braccia muscolose, a guardare i suoi bellissimi occhi, era la cosa più bella del mondo.
Anche papà aveva gli occhi color ghiaccio. David assomigliava tanto a papà. Ripensando a mio padre, gli occhi mi si riempirono di lacrime, e poggiai la testa sul petto di David. Lui non sembró contrariato, anzi, gli faceva piacere. Mi tenne stretta fino a mezzanotte, quando arrivó il momento di andarcene.«Sono stata bene con te.» dissi, aprendo la porta che dava accesso alle stanze.
«Anche io, Amy. Ci vediamo domani.» Mi prese tra le braccia e mi bació la fronte, poi disse: «Mi sto rendendo conto, che sei l'unica cosa che al momento desidero.»
Ci guardammo negli occhi per un bel pó, poi mi prese il viso e mi bació. Un bacio lungo, leggero, piacevole, che io ricambiai con passione.
«Mi sto innamorando di te, Amy Smith.»
Lo guardai, estasiata da quella sua dichiarazione. Non potevo..scappai in lacrime verso la mia stanza, lasciandolo lì.
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Vieni via con me
RomanceCapelli castani, occhi color smeraldo. Amy è una ragazza fredda, ma sensibile. A causa della sua infanzia difficile, è attenta a non affezionarsi a nessuno, per paura di soffrire. Ma quando incontrerà David, cambierà radicalmente la sua vita.