8. Pain

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Il grande blu non era mai stato un mare tranquillo; sembrava quasi che fosse un entitá cosciente e maligna che si divertiva a scatenare tempeste improvvise.
Ed era proprio questo che era successo; una tempesta improvvisa aveva portato i marinai rimanenti a ritirarsi mentre la ciurma di Kid cercava di tenere a galla la propria nave.

E mentre i venti muovevano la superficie, Alexandra affondava, come in una discesa verso l'inferno, spinta dalle correnti e richiamata dal cuore stesso del mare, come ogni individuo con in corpo un frutto del diavolo.

Chiuse gli occhi sorridendo per l'ironia della sorte: dal mare proveniva e al mare sarebbe tornata per l'ultima volta.

***

Sentiva dolore all'addome, un fuoco non costante che la consumava come fosse vivo.

Ma lei era ancora viva?

Non riusciva a focalizzarsi su quella domanda per via del dolore che la rendeva quasi cieca.

Sentiva delle mani che stavano lavorando sul suo addome, la stavano ricucendo ma non erano stati usati anestetici quindi, nonostante le mosse esperte della persona che la stava aiutando, soffriva come un cane e non riusciva nemmeno a farlo in silenzio.

Gridava il suo nome; diceva a Sam di smetterla perchè stava soffrendo troppo ma non serví a fermare il medico.

Dopo ore, o forse secoli, di agonia, finalmente le mani si fermarono e Alexandra finí, di nuovo, nell'oblio.

***

Nei giorni successivi, si sveglió piú volte per pochi minuti.
Era confusa, probabilmente aveva in corpo dei medicinali che la rendevano meno vigile e piú rilassata, non provava dolore ma neppure si sentiva bene.

Era talmente stanca che, ogni volta si riaddormentava dopo pochi minuti peró era riuscita a cogliere qualche dettaglio nei rari momenti di semi luciditá.

Un unico dubbio la tartassava ogni volta che riprendeva conoscenza: quella era davvero la sua nave?

ABISSO || {One piece OC}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora