Capitolo 1: Il ritorno di Drauforth.

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9.30, stanza di Aandra, torre nord.
Silenzio.
Era quello che sentiva Aandra ogni mattina, appena sveglia, quando teneva ancora gli occhi chiusi e pensava alla sua realtá. Mediocre diceva lei, priva di alcun avventura o emozione. Povera la nostra protagonista, ancora ignara di tutto il trambusto che stava per avvenire.
Aprí gli occhi, un meraviglioso verde smeraldo tipico dei possessori del potere, Il potere del proprio zodiaco.
Poggiò le mani sul letto e si tirò su, guardando fuori dalla finestra che dava dritta sul confine del regno. Una spessa muraglia grigia di mattoni proprio fuori dalla sua finestra, con accanto un immenso fossato. Il tempo era quasi sempre scuro, esattamente come quella mattina. Le poche giornate soleggiate le passava completamente all'esterno, talvolta scappava per vedere le stelle, provocando la furia del padre. Quel regno era uno dei più pericolosi dei dodici, era naturale che si preoccupasse della figlia. Tuttavia forse non rammentava bene di tutte le lezioni con il miglior spadaccino e arcere dei dodici regni, che l'avevano portata ad essere un eccelsa duellante. Numerose volte i predoni avevano provato a derubarla, ma erano stati cacciati con il minimo sforzo.
Le cose erano tuttavia diverse a corte, i purosangue Geminus erano delle doppie facce, dei manipolatori, non potevi mai sapere quando stava per arrivarti una coltellata alla schiena. Un po'per questo, un po'per altro, Aandra era cresciuta senza alcun amico, dialogava talvolta con i consiglieri o i domestici, ma nulla che si potesse considerare un vero rapporto intimo e stretto.
Camminò fino alla specchiera, pettinando i lunghi capelli bruni per poi sedersi e aprire il cassettino.
Rimase un attimo incantata nel suo riflesso, era vero quello che la gente diceva: era proprio identica alla madre. La stessa madre che un terribile malore le ha portato via, un malore che non erano riusciti a curare nemmeno con la medicina magica, avevano convocato i più potenti stregoni, prosciugando i loro fondi e facendo piano piano marcire il regno.
Scosse rapidamente la testa, non voleva pensarci piú, ma ogni mattina era inevitabile.
Prese dal cassetto un rossetto: miele, burro e pigmento di rosa rossa Carea.
Era il suo preferito, e quello di sua madre. Il padre gliene regalava uno ogni anno.
Dopo averlo messo, incipriò le guance, giusto in tempo poichè la sua domestica, Krone, bussò alla porta.

<Signorina, posso entrare?>

<Krone, ma certo. Ti stavo giusto aspettando.>

Ella aprí la porta, richiudendola con chiavistello alle spalle.

<È pronta ad indossare l'abito di oggi?>

Disse, aprendo l'armadio e mostrandole il vestito del giorno.

"

"
Da che aveva memoria, aveva indossato i suoi vestiti massimo 5 volte ciascuno. Ne aveva talmente tanti che riempivano un intera stanza del castello.

Krone iniziò a vestirla, sotto l'abito le fece indossare un corsetto e un sottogonna di seta, per poi allacciare il retro, con un complesso intreccio di corde.

<Grazie Krone. Sei sempre cosí gentile con me.>

<Signora sono qui per questo, esisto solo per servirla.>

Era sempre la solita storia quando ringraziava qualsiasi uomo o donna del personale.

"Io esisto solo per servirla"
Aandra Si chiedeva cosa sarebbe successo se un giorno l'avessero esiliata o spodestata ingiustamente, se sarebbero seriamente stati dalla sua parte. Ma in fondo, non ne aveva dubbi.

10.30, colazione, sala da pranzo nord.

<Buongiorno Padre.>

Disse facendo il suo ingresso nella sala da pranzo, davanti a lei un banchetto delizioso, il ben di dio per due persone.
Da quando la madre era morta e il fratello scomparso mangiavano sempre soli.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 20, 2021 ⏰

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(TTOLK)The Tale Of The Lost Kingdom: The Time Where Two Zodiac Signs Were Mixed.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora