Vecchio manoscritto

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Era notte fonda e nel buio si poteva vedere solamente la luce delle case di quei poveri disgraziati che lavorano ad orari proibitivi o dei nottambuli. Questo manoscritto ,ritrovato dopo un tragico evento, racconta ciò che è avvenuto in quella ombrosa sera.

4 in the morning

Sveglia puntuale, infilo la vestaglia bianco latte appesa accanto al mio letto e mi dirigo verso il frigo per godermi la mia colazione. Credo che nessuno condividerebbe il mio stile di vita particolare quindi sono condannato alla vita da solitario, ma non  ne faccio una disgrazia. Finita la colazione mi reco verso il bagno a sciacquare il viso ed a sistemarmi i capelli, scelgo lo smoking migliore dall'armadio , perché oggi sarà una giornata importante, scelgo le scarpe più pulite e ripongo le ciabatte alla destra della scarpiera. Apro il primo cassetto del comodino e prendo un oggetto di cui al momento non vi deve interessare, scelgo una maschera adatta alla serata e prima di metterla mi fumo una sigaretta fissando la parete.

5 in the morning

Finita la sigaretta spengo le candele che illuminano l'appartamento e mi fermo davanti allo specchio per sistemare gli ultimi dettagli del mio costume, perché per una festa in maschera che si rispetti ci vuole sempre qualcosa che lasci senza fiato. Metto la maschera ed apro con cautela la porta di ingresso scricchiolante per poi sbattermela dietro. Imbocco la strada e procedo a diritto finché non vedo la grande cancellata della villa di Nick Otkins, il festeggiato di questa giornata. Siccome doveva essere una sorpresa scavalco la cancellata senza far particolare rumore dopodiché con uno stratagemma da veri intenditori buco la finestra di modo da fare un cerchio abbastanza grande per passarci in mezzo. Entrato riconosco subito la stanza del festeggiato il quale non sapeva del mio arrivo. Tiro un calcio alla porta che si spalanca di colpo. Eccolo. Tolgo la maschera. "buon compleanno fratellino" urlo. "Steve che  ci fai qua avevo detto che non ti volevo più vedere nei dintorni di casa mia cazzo!" Nick continuava a fare passi indietro. "Buon compleanno con il botto fratellino" .

6 in the morning

Scrivo dalla stanza di Nick, scusate per gli schizzi rossi , chiunque lo leggerà. Nick Otkins era il comandante di uno degli strazianti campi di concentramento tedeschi, scappato in America per sfuggire dalla sua morte a seguito dell'apertura dei campi. Ma come si dice in certi casi c'è sempre chi chiude la festa con il botto. A chi troverà questa lettera voglio dire che i fatti di questa sera sono frutto del destino, che punisce chi sbaglia con la stessa moneta.

Ciò che fai torna.

Per sempre vostro,

Steve Otkins

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