CAPITOLO 1

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                    Un anno dopo

Joyce Pov.:
Era passato un anno da quando avevo lasciato casa mia ed era stato un terribile.

Dopo aver trovato quel libretto di risparmio a mio nome, andai in banca a prendere un po' di soldi per prendere una stanza in una qualche pensione e pensare al passo successivo.

Avevo girato tutto quel giorno, quando, finalmente, trovai una pensione in centro e la proprietaria fu molto gentile con me, dandomi anche qualcosa da mangiare nonostante la cucina fosse già chiusa.

Il giorno dopo andai a scuola, spiegando tutto al preside sulla mia situazione, così a malincuore dovetti accettare di frequentare i corsi serali, ma alla fine riuscii a diplomarmi.
Le mie amiche sparirono, non le vidi più. Ormai le nostre vite erano cambiate e mentre loro si preparavano a frequentare l'università, io mi diedi da fare per cercare un lavoro.

Iniziai a cercare in ogni bar o ristorante, ma nessuno era disposto ad assumere una ragazza di appena diciotto anni senza nessuna esperienza, così affranta tornai alla pensione
-Hey piccolina.. cos'hai?!- mi voltai verso la Signora Carmen che sempre con il sorriso sulle labbra, mi accolse
-Sono un po' disperata..non riesco a trovare un lavoro..-
-Hai bisogno di un lavoro?!-
-Si..i soldi che avevo da parte stanno quasi per finire e non vorrei trovarmi in difficoltà!-
-Mh..vediamo..ma certo! Mio fratello ha un bar vicino la spiaggia! Gli chiederò di darti un lavoro!- scoppiai a piangere
-Davvero?! Oh mio Dio! La ringrazio signora Carmen!!-
-Oh su su..non piangere! Immagino che tu ne abbia passate tante.. perciò se posso aiutarti lo faccio volentieri!!- mi abbracciò e per un attimo mi sentii di nuovo tra le braccia di mia madre e le fui grata di esserci; si scostó e prendendomi il viso tra le mani sorrise
-Su vieni..ho fatto il pollo come piace te con contorno di riso al curry!!-.

Il giorno dopo andai dal Signor José alla spiaggia di Santa Maria ed entrai al bar
-Buongiorno! Cerco il Signor José!-
-Sono io! Tu devi essere Joyce! Mia sorella mi ha chiamato stamattina avvertendomi!- gli strinsi la mano
-Allora?! Mi ha detto che cerco un lavoro, ma che non hai esperienza! Non preoccuparti..non è un problema! Ti affiancherò a Maria che lavora qui da tanto e ti insegnerà lei!-
-La ringrazio moltissimo Signor José!!-
-Vieni! Ti presento il personale! Stavamo facendo colazione in cucina!- entrammo in cucina e ci avvicinammo al bancone
-Pedro è il nostro pasticcere e Chef! Juanito il suo aiutante, lui e Pepito il barman, Maria, Aniví e  Alejandro i nostri camerieri! Gente lei è Joyce! Lavorerà con noi come cameriera! Maria te l'affido!!- la bionda si avvicinò sorridendo
-Ciao! Piacere Maria! Benvenuta!-
-Joyce! Piacere mio..grazie mille! Spero di non esserti di disturbo!!-
-Figurati! Mi piace insegnare il mestiere! Anaví era come te quando è arrivata e adesso va come un fulmine!!- la nominata si avvicinò e mi porse la mano
-Piacere io sono il fulmine!!- sorridemmo
-Benvenuta piccolina spero ti troverai bene qui con noi!! Siamo un po' come una famiglia!!-
-Sembri una figlia di papà..sei venuta a fare qualche esprimento sociale e vedere come vive l'altra metà?!-
-Piantala Juanito!! Non tutte le ragazze sono stronze come Vanessa!!- esclamó Maria esasperata
-Vanessa era la sua ragazza..lavorava qui ma poi si è scoperto che era ricca..lo faceva solo per punizione del padre...- mi sussurrò Anaví
-Oh..poverino! Deve esserci rimasto male..-
-Eccome! I primi tempi ha dato completamente di matto, ora invece ci prova con tutte quelle che entrano qui!- sorrisi per la sua spontaneità
-Bé..ognuno affronta il dolore come vuole.. è soggettivo!!- dissi senza pensare
-Ecco! Grazie buon Dio! Finalmente una che mi capisce! Da adesso sei la mia migliore amica sappilo!!- venni trovata dall'abbraccio di Juanito che poi si scostó e mi sorrise
-Certo poi se vuoi qualcosa di più possiamo parlarne..mh?!-
-Vedremo!!- una risata generale si levò ed una voce sensuale mi risuonò nelle orecchie
-Adesso sei parte di noi...- mi voltai incontrando gli occhi verdi di Alejandro che mi squadrava indugiando sulle mie forme
-Joyce..giusto?!- annuii
-Io sono Alejandro ma puoi chiamarmi Alex..-
-Piacere! Vieni ti mostro gli spogliatoi così puoi cambiarti!- uscimmo dalla cucina e Alex aprì una stanza adiacente
-Ecco questo è lo spogliatoio delle signore! Noi maschietti ci cambiamo in bagno! Lì trovi la divisa, vedi se ti sta bene in caso dimmelo e te la cambio subito!!-
-Ok! Grazie Alex davvero!!-
-A dopo!-.

IL PECCATO DELL'AMORE [J.JK.]- Wattys 2021Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora