ET NOS CEDAMUS AMORI

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Anche se con un po' di ritardo causa Ferragosto e feste varie è partita anche la terza lista, con il romanzo Et Nos Cedamus Amori di semperinfelix.

Vi lascio la copertina e la sinossi qui sotto.

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SINOSSI

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SINOSSI

La prima cosa che viene specificata, fondamentale in un romanzo storico, sono gli anni in cui il romanzo è ambientato, consiglio sempre di inserirli (anche se poi sono io stessa la prima a non averlo fatto) perché è fondamentale per individuare l'arco temporale in cui si svolgerà la storia. In seguito si passa alla trama vera e propria della storia, raccontata molto brevemente ma in modo funzionale: viene detto quello che basta e lasciato il resto in sospensione in modo da provocare la curiosità nel lettore, anche se poi si scoprirà che il romanzo è molto più ricco di quello che può apparire da queste poche righe.

Quindi, sinossi molto ben fatta, esplicativa al punto giusto.

TRAMA

La nostra protagonista, Beatrice d'Este, quella che nella realtà storica diventerà la moglie di Ludovico il Moro, è sempre stata segretamente innamorata di suo cugino Ferrandino, duca di Calabria, ma lui sembra non ricambiare il suo amore. Allora quasi per ripicca Beatrice accetta di sposare don Diego Cavaniglia, duca di Montella, che si era innamorato di lei subito, appena l'aveva vista. I due si sposano e vivono il loro matrimonio in modo apparentemente felice se non che questa unione scatena la gelosia di Ferrandino che si rivela anch'egli perdutamente innamorato della cugina e non sopporta di vederla felice insieme ad un altro uomo. Non posso raccontare tutto per ragioni di spoiler, ma all'interno di questo matrimonio perfetto si vengono a creare gelosie e incomprensioni: Beatrice apprende che don Diego, suo marito, in gioventù era stato innamorato di sua madre, Dianora, mentre il conte di Montella è convinto che la moglie lo stia tradendo con il cugino. Questo causerà un colpo di scena che farà ribaltare l'intero intreccio del romanzo e permetterà a Beatrice e a Ferrandino di poter finalmente stare insieme, anche se non senza molti altri guai e problemi.

Nonostante i capitoli davvero molto lunghi e che richiedono molto tempo per essere letti (di questo non posso lamentarmi perché ero stata avvertita in precedenza) la trama è molto avvincente, le vicende si snodano una dopo l'altra appassionando il lettore e rendendogli la lettura molto più leggera di quanto possa sembrare. Io sono di parte perché adoro i romanzi storici, ma è veramente un libro ben fatto, con una trama per niente scontata e che saprebbe catturare l'attenzione di chiunque.

GRAMMATICA E STILE

La grammatica è corretta, avevo già un'idea delle opere di semperinfelix e sapevo che cosa aspettarmi sia dal punto di vista dell'accuratezza storica sia a livello grammaticale. Di errori c'è appena qualche svista e lo stile l'ho trovato adeguatissimo per la tipologia di romanzo: non è semplice, anzi molto sofisticato ma comunque scorrevole e per niente pesante. Ho apprezzato l'uso di vocaboli non moderni come "acciocché", "perocché", "poscia" e così via, sarà che sono abituata ormai a leggere scritti originali che non mi risultano nemmeno più strani (anche se non mi verrebbe automatico utilizzarli nei miei scritti) però sono un elemento che arricchisce il testo e non lo appesantisce come si potrebbe pensare a primo impatto.

Molto interessante l'idea di inserire i dialoghi in dialetto, principalmente in napoletano, anche se forse io l'avrei sfoltito un po': personalmente non mi è rimasto difficile comprendere che cosa venisse detto e non ho avuto particolari problemi in questo, ma a lungo andare può annoiare un po' lo scambio di dialoghi in dialetto: sono dell'idea che qualche frase ci possa stare, qualche termine lo stesso e anche qualche scambio di battute ma non tanto di più.

Ho apprezzato molto, invece, e di questo ti faccio i miei complimenti, i componimenti in rima che hai inserito: sei riuscita ad emulare così tanto lo stile del tempo che paiono originali (così anche come la lettera, mi pare ce ne fosse una sola).

DESCRIZIONI

I capitoli sono ricchi sotto ogni punto di vista e le descrizioni non mancano mai. Le scene sono narrate in modo dettagliato e niente viene mai lasciato in disparte, ci sono le descrizioni dell'ambiente, degli abiti, delle azioni, delle emozioni (che giocano un ruolo molto importante soprattutto nel personaggio di Beatrice) e di scene erotiche che hanno un grande spazio all'interno del romanzo. Come tutte le scene del romanzo, anche quelle erotiche sono ben condotte, non sfociano nel volgare e anche in esse viene lasciato un grande spazio alle emozioni e ai sentimenti dei personaggi coinvolti.

CARATTERIZZAZIONE DEI PERSONAGGI

Come ho detto prima per le descrizioni, anche i personaggi sono ben caratterizzati, in tutte le loro sfaccettature.

Abbiamo Beatrice, la protagonista, che è colei che subisce un cambiamento più drastico all'interno del romanzo: della ragazzina pacata e ingenua che era prima del matrimonio si trasforma in una donna bramosa e anche troppo impulsiva. Molto ben fatta la sua introspezione, non è un personaggio perfetto, come nessuno all'interno del romanzo: ha i suoi punti di debolezza, le sue paure e le sue tentazioni.

La stessa cosa vale per Ferrandino anche se egli è molto diverso dalla cugina, è sfrontato, un valoroso guerriero ma anche un amante molto invadente, ammettiamolo.

Il personaggio che, oltre a Beatrice, è quello più riuscito secondo me è Ferrante: attaccato da un affetto quasi morboso alla nipote, ha una doppia faccia che ho trovato molto interessante: viene dipinto da una parte come un nonno amorevole e premuroso e dall'altra come un uomo spietato e dal passato turbolento.

Per concludere, ho letto l'intera storia con grande piacere e ho adorato le note finali in cui vengono raccontate, in modo scherzoso, un po' di curiosità storiche riguardo ai personaggi (soprattutto a Ferrandino). Complimenti perché è veramente un romanzo ben scritto e grazie per tutte le correzioni che mi hai suggerito per la mia storia!

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