il destino volle che jesse venne adottata.
Si innamoro del suo fratellastro facendo scoppiare un grande casino.
Il destino volle che Jesse nonostante la freddezza e la sua storia cerca di ambientarsi, di amare e farsi amare
Swt_astar
< siamo quasi a casa >esclama la donna seduta vicina a me.
" casa " che parolone. Casa per me è un luogo di sicurezza, dove posso essere sempre me stessa e sentirmi sempre a mio agio e decisamente questo posto a me sconosciuto non raffigurava questo.
L'orfanotrofio nonostante non fosse il posto migliore dove abitare aveva un certo valore per me.
Mi faceva provare sentimenti che fossero negativi o positivi. Lì avevo quelle poche amiche che per me rappresentavano tanto, mi davano sicuramente e mi facevano sentire speciale.
Per me erano la famiglia, mi facevano stare bene alleggerendo la mia tristezza.
In sedici anni passati lì dentro questa è la prima volta che vi esco, e, come giusto sia mi provoca confusione.
Non riesco a capire proprio perché questa donna, tra mille ragazze con me lì dentro abbia voluto proprio me. Cos'ho di speciale che lei vedeva?
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Flashback
Stavo gironzolando tra i vari scaffali della biblioteca in cerca di un'altro dei capolavori di Jane Austen.
La biblioteca dell'orfanotrofio è piuttosto arida di libri, ma, quei pochi che la occupano trasmettono la cultura necessaria facendomi uscire da questo mondo che a me sta stretta.
< c'è una famiglia chevuole una bambina jesse > urla Antonia raggiungendomi.
< un'altra che ne se va > rispondo
< ringraziamo solo che tra due anni saremo fuori. Questo mi dà un senso di gioia > dice con un filo di tristezza come se, in vista di qualcosa di catastrofico.
< andiamo a vedere chi sarà la prossimadisgraziata a dover sopportarequeste perfette famiglie> propongo.
Esco dalla biblioteca prendendo il primo libro a mia portata, ragione e sentimento. Avrò letto questo libro una decina di volte, eppure, ad ogni lettura è come fosse la prima.
Ci sistemiamo dietro alla porta in legno che dà vista al corridoio dove siede una donna dai capelli biondo cenere, grandi occhi verdi ed un sorriso stampato sul volto.
Non appena vediamo arrivare la signora Bloxam, la direttrice, ci nascondiamo per non farci vedere.
Antonia dà una sbirciatina e li vede allontanarsi percorrendo il lungo corridoio fino ad arrivare all'ufficio della direttrice.
