Capitolo I

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Mi svegliai, stordito. Ero su un carro in movimento, continuamente scosso dalle buche. - Ei tu, finalmente ti sei svegliato, - a parlare era stato un fiero Nord seduto di fronte a me. Aveva occhi chiari e capelli lunghi biondo scuro, ed era sporco di terra. Indossava la corazza dei Manto della Tempesta, una corazza di pelle blu e marrone.
- Ti hanno beccato mentre tentavi di passare il confine, vero? -. Io non risposi, avevo appena compreso quelle parole che mi accorsi di essere legato. - Se fossi riuscito a rubare quel cavallo, ora sarei già a metà strada per Hammerfell. - intervenne il brigante seduto di fianco al Nord, che indossava una tunica grezza e sporca.
- Io sono un Manto della Tempesta... ci hanno teso un'imboscata verso il confine - controbbattè il biondo.
- E questo qui che problemi ha?- domandò il brigante, rivolgendosi all'uomo elegante e rude imbavagliato di fronte a lui.
- Attento a come parli, lui è Ulfric Manto della Tempesta, il legittimo Re dei re di Skyrim - rispose il Nord.
- Se lui è il capo della ribellione... Oh dèi... dove ci stanno portando?-
- Non lo so fratello, ma Sovengard ci attende -.
- Silenzio là dietro - intervenne il cocchiere imperiale alle redini del carro.

Fine della corsa. Eravamo arrivati a una cittadina, Helgen. Qui ci fecero scendere dal carro e ci misero in fila per il boia. C'era perfino il generale Tullius in persona ad assistervi, un uomo non più nel vigore dell'età, ma con corporatura robusta, carnagione abbronzata e capelli corti grigi.
Ecco, era arrivato il mio turno. Mi avvicinai alla pietra e mi misero in ginocchio. Un attimo prima che il boia mi tagliasse la testa di netto, accadde l'impossibile. Scese dal cielo una creatura di cui avevo sentito parlare solo nelle antiche leggende: un maestoso e possente drago. Si scatenò il panico. Emise un Urlo talmente potente da stordire tutti i presenti. Era il momento buono per fuggire. Fui aiutato dal Nord, che poi scoprii si chiamava Ralof, e da Ulfric. Ci addentrammo nei sotterranei e nelle segrete imperiali. Poi attraversammo una caverna e finalmente uscimmo alla luce del sole, sani e salvi.

Ralof mi accompagnò fino a Riverwood, una cittadina non molto lontano da Helgen (ormai distrutta), dove viveva sua sorella. Qui mi rifornii: fabbricai e indossai un'armatura completa di pelle leggera e forgiai una possente spada d'acciaio.
Successivamente mi diressi, su consiglio di Ralof, a Whiterun, capoluogo dell'omonimo feudo, per avvisare dell'imminente pericolo lo jarl Balgruff Il Grande.

Glossario
Nord: razza umana abitante di Skyrim
Urlo: il potere della via della Voce, conosciuto solo dai draghi, dal Sangue di Drago, dai Barbagrigia (maestri della via della Voce) e da Ulfric Manto della Tempesta
Sovengard: il Paradiso dei Nord

Skyrim: L'inizio della fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora