Avete in mente la sensazione di star vivendo una giornata infinita e di aspettarne ansiosamente un altra? Beh , questa è la mia quotidianità da più o meno un mese . Passo tutto il mio tempo a contare le ore, i minuti , i secondi , in attesa che qualcosa accada ... il problema è che non so proprio cosa aspettarmi, non so esattamente cosa voglio che accada ,tutto ciò è una vera agonia .Mio padre è sparito , letteralmente . Questo è il ventunesimo giorno di indagini sulla sua scomparsa. La polizia ormai non ha più speranze di ritrovarlo vivo , è diventata una caccia al cadavere . Mi sento impotente e distrutta , ormai non ho più forza e lacrime per sfogarmi o quanto meno per dare voce alle mie emozioni , anche ormai tutto è diventato grigio .Spesso mi sveglio con fortissimi mal di testa ma qualcosa mi spinge comunque ad alzarmi e affrontare altre giornate senza alcuno scopo o obiettivo. Distolgo lo sguardo dalla finestra per prendere il cellulare . * 14 notifiche *. Mi da fastidio , parecchio . Il mondo va avanti e io sono rinchiusa in questa stanza .Tra queste ritrovo tre chiamate perse dal mio ex e qualche messaggio dalla mia migliore amica . Spengo lo schermo , non mi va proprio di rispondere a nessuno . Inizio a sentire freddo così mi metto in cerca di una felpa nel mio armadio . Non appena scosto la sedia per alzarmi mia madre entra in camera mia . << Vicky , ancora in pigiama !>> polemizza subito lei . << Mamma lasciami in pace , stavo studiando e cercando di fare i bagagli >> mento . << Tesoro guarda che non sei obbligata a tornare nel tuo appartamento , beh potresti stare ancora un pò qua e magari, insomma se ti va , pensare a trasferirti qui con me e Dylan >> Non ci voglio credere . Una parte di me sapeva che prima o poi avrebbe avanzato esplicitamente questa proposta , ma non ci penso proprio a stare un secondo di più in questa casa con lei e il suo nuovo maritino perfetto , non ora che mio padre è scomparso e sembra che a nessuno importi. <<Mamma ,ne abbiamo già parlato>> sbuffo . <<Non esattamente . Pensaci sul serio . Anche Boston è vicino , magari stare qua a Cape Cod non ti farà poi così male , sarai in compagnia>> apostrofa lei . La congedo per troncare il discorso e ritorno dov'ero . La situazione tra i miei genitori non è mai stata delle migliori . Sono divorziati da ormai dieci anni e vanno d'accordo solo per questioni riguardanti la mia salute e cose del genere ...non so se parlare al presente o al passato . Accendo il pc . Ormai da un pò un pensiero mi tormenta. L'università. Sono ormai al quarto anno di matematica e statistica , i miei hanno sempre sognato una figlia ragioniera , ma io odio tutto quello che ha a che fare con i numeri . Ho sempre avuto una passione segreta sin da bambina . Ho sempre amato scrivere , sono sempre stata incline alla scrittura , è un qualcosa che mi viene quasi spontaneo , ma i miei genitori non mi hanno mai appoggiato in questo. Già da tempo stampo lettere per la rinuncia agli studi , ma non ho mai avuto effettivamente il coraggio di inviarne una . Ho sempre cercato un segno o un qualcosa che mi dicesse che abbandonare gli studi sia effettivamente la scelta giusta . Un altra cosa che odio : prendere decisioni così decisive . Ma credo che questa situazione sia più di un segno , o semplicemente sto esaudendo le mie volontà indirettamente prendendo come "alibi" la scomparsa di mio padre . Il mio cellulare vibra . " prendi in mano la tua vita , con la nostra nuova tariffa telefonica navigare su internet sarà a portata di clic" . Riposo il cellulare. " prendi in mano la tua vita ". Queste parole fanno eco nella mia testa e sembrerà stupido che queste ,scritte da un agenzia telefonica, mi facciano pensare così tanto ma forse è vero , devo prendere in mano la mia vita . Mi armo di coraggio e ristampo quella maledetta lettera e la compilo . La guardo un paio di minuti ma questa volta instintivamente la mando . L'ho fatto , l'ho appena fatto . Questa sensazione non si può descrivere , è come essere a dieta ferrea ma andare al MC Donald's , è come avere il diabete ma mangiare ciambelle al cioccolato. Le tempie mi pulsano a causa di una fortissima emicrania e ho ormai gli occhi lucidi a causa del dolore intermittente . Decido di andare in bagno in cerca di un aspirina o qualcosa che possa alleviare il dolore . Mi sciacquo il viso e mi guardo allo specchio. Sono proprio un orrore . I miei capelli castano chiaro sono pressocchè arruffati in uno chignon deforme , ho il viso pallido e segnato da delle occhiaie violacee. Dopo la rottura con Damon , ho trascurato il mio aspetto e forse sfogato troppo sul mio corpo la frustrazione . Dopo tre anni di relazione mi ha tradita , e l'ha fatto per sei mesi . Sei , lunghissimi , mesi . Lo amavo davvero . Aveva preso tutto il mio cuore e a dirla tutta stavamo pensando di andare a vivere insieme , fin quando non scoprì tutto . Solo a pensarci una lacrima riga il mio viso . "Non dipendi da uno stupido bastardo" mi ripeto ogni giorno, vorrei solo crederci veramente . La mia migliore amica, non appena seppe dell'accaduto , si precipitò da me con un biglietto aereo ...per la scilia . Mio padre era siciliano, ho vissuto in sicilia per i miei primi dodici anni di vita , poi per volere da mia madre ci siamo trasferiti in america , sua terra d'origine. E proprio li sono iniziati i problemi coniugali dei miei . Forse mi merito davvero una vacanza . Ci sto pensando seriamente ma il volo è tra soli due giorni...
forse potrei davvero andarmene...solo una vacanza . Insomma è Giugno, potrei tornare ad Agosto o quando preferisco . Ora non ho più alcun vincolo.
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Teen FictionSpesso la vita ci pone sfide dolorose , gettandoci in un mare in tempesta . Vittoria ha 23 anni quando viene travolta da un incredibile calamità : la scomparsa dell'amato padre e il tradimento del ragazzo. Decide allora di lasciare tutto alle spall...