Capitolo 2

151 12 9
                                    

Mikasa


Son passati due giorni da quando ho incontrato quel tipo.
Non che m'importi ma quando parlò di soldi al telefono mi fece venire i brividi.
Che fosse uno spaccino?
Scaccio via questi pensieri e mi vesto con il mio mini abito gothic preferito. Mi trucco con l'eyeliner e il rossetto color ciliegia, niente fondotinta, niente blush, magari un po' di correttore per nascondere le lievi occhiaie.
Prendo lo zaino e corro in cucina, acciuffo il toast di Sasha che poco dopo tira giù tutti i santi mentre Ymir si gode lo spettacolo ridacchiando. Chiudo il portone d'ingresso e mi avvio verso la fermata del tram che fortunatamente si trova di fronte casa nostra dall'altra sponda della strada. Attraverso sulle strisce pedonali e mi siedo sulla panchina. Guardo un po' le storie su insta di alcuni miei amici, quelli che guardo maggiormente sono quelli di Ymir, posta sempre qualcosa sulla tutela delle donne, si vede che ci tiene molto; È il mio spirito guida.
Quando arriva il tram vedo già il mio migliore amico seduto alla fine del mezzo.
Mi sbrigo ad entrare e prendere il posto di fianco a lui.
《Ciao Armin》lo saluto scompigliandogli le ciocche bionde.
Mi sorride e mi saluta a sua volta battendo due volte la mano sul sedile come per invitarmi a sedermi.
《È da un bel po' che non ci sentiamo》parla posando il cellulare sullo zaino.
《Ma se ci siamo visti ieri...》rispondo confusa. 《Per me è tanto ok? Comunque questo fine settimana la ragazza di cui ti ho parlato farà una festa a casa sua. Ha messo il post sulle storie, sono tutti invitati al di sopra dei 17 anni e non più dei 25. Forse è la volta buona per parlarle...》
《Vai ancora dietro a quella ragazza? Dio mio Armin quanti saranno? 10 anni che le vai dietro? E poi è molto popolare non credo che parlerebbe con noi》gli spiego cercando di non essere troppo dura. 《Scherzi?! Nella tua scuola sei molto conosciuta per il tuo stile unico, anche tra le altre università si parla di te fidati》
《Si ma non è un buon motivo per essere popolare-》
《Verrai alla festa? So che ci andranno diversi studenti di tutte le Facolta anche quelli di Economia e commercio》dice con calma guardando dal finestrino.
《Dio non li sopporto, uno di loro e pergiunta entrato nell'aula di architettura per fare a botte con un tipo durante la lezione. Sono senza controllo, mi chiedo come faranno a laurearsi se continuano a fare i bambini di 5 anni》
《Beh peggio per loro, ma non sono tutti così, ceh nel senso che possono apparire dei bastardi ma se li conosci non sono così male, un mio amico dell'elementari va lì ed è molto simpatico. Io sono arrivato, ci vediamo di pomeriggio tardi》dice cambiando argomento e alzandosi dal sedile.《Certo, a dopo》 lo assecondo.

Scendo anch'io dopo altre due fermate e mi dirigo verso una panchina all'ombra aspettando che si facciano le 8:15.Vedo già alcuni gruppetti parlare, altri studenti che mangiano in solitudine, gente che ascolta la musica, qualche volta mi lanciano qualche occhiatina ma nulla di troppo.

Vedo la ragazza di cui mi aveva parlato Armin uscire da una macchina bianca, presumo una Tesla elettrica.
I capelli lunghi e biondi che le contornano il viso liscio e candido, gli occhi celesti e un naso aquilino che la rende unica nel suo genere; è proprio una bella ragazza.
《MIKASAA!》Sento urlare da dietro.
È Pieck Finger, studia la mia stessa facoltà: lingue e letterature straniere, è simpatica e molto iperattiva al contrario di me, forse anche strana visto che a casa da sola gattona come un bambina, come lo so? Dovevo studiare a casa sua...non ho mai capito questo suo lato selvaggio, ma mi trasmette allegria quindi va bene.
《Ciao Pieck, verrai alla festa di Annie? Questo Weekend?》Le chiedo subito.
《Fammici pensare...OVVIO》esclama poggiando vigorosamente le mani sulle mie spalle facendomi sussultare.
《Tu?》continua
《Credo di si》
《Sai, hai presente Pokko? Quel ragazzo d'Élite della nostra facoltà? ed è tipo bellissimo? Si è tagliato i capelli ieri madonna che bello! Aspetta che ti faccio vedere una sua foto...》
Mentre lei prende il cellulare non posso fare a meno di notare Reiner e Berthold giocare a basket. Anche io vorrei fare basket, ma non c'erano abbastanza ragazze iscritte al corso e lo hanno cancellato.
《Ecco è lui! Non far caso all'altro, è matto》
Mi passa il cellulare e li squadro tutti e due. Quello a sinistra ha i capelli biondi all'indietro e leggermente rasati ai lati, mentre l'altro ha i capelli lunghi e sciolti e tiene in mano una sigaretta. Mi pare di averlo già visto...lo skatepark! Quando mi ha urtato contro.
《Chi è l'altro ragazzo?》le domando non staccando gli occhi dalla foto.
《Uffaaa ti avevo detto che non dovevi guardare lui...si chiama Eren Jeager, solito coglione che "studia" economia》 mi risponde annoiata.
《Sai se per caso va sullo skate?》
《Credo di si ma non ne sono sicura, ormai è una moda sai》
《Già, una moda》sussurro
《Perché t'interessa così tanto? Amore a prima vista?》mi provoca avvicinando il suo viso al mio e facendo un'espressione alquanto sconcia.
《Smettila cretina. Un paio di giorni fa mi ha urtato con quel suo cazzo di skate, poi mi ha urlato contro e io ho fatto la stessa cosa》Le spiego mentre cominciamo ad andare in aula.
《Devi stare attenta Mikasa, non lo conosco bene ma ad una festa l'ho incontrato e faceva paura, credo fosse ubriaco》mi avverte, vedo un velo di angoscia nei suoi occhi grigi, mi ha incuriosito, chissà che tipo è, probabilmente è davvero uno che vende droga e la compra a sua volta.
forse è meglio stargli alla larga se mai lo dovessi rincontrare.

A.A.

Se il capitolo vi è piaciuto vi ricordo di mettere una stellina <3

&𝑢𝑝ℎ𝑜𝑟𝑖𝑎 •𝐸𝑟𝑒𝑚𝑖𝑘𝑎•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora