Pagina 1|| Martino

312 9 6
                                    


I primi raggi di sole primaverili ti accarezzano il viso scaldandoti le pallide guance proprio nei punti che erano soliti incontrare il tocco gentile di quelle labbra.

Non credi di ricordartele bene, non più ormai.

Da quando sei rinchiuso in quel luogo spesso provi a scavare nel tuo cuore per aggrapparti al ricordo di dolci momenti nella speranza di riviverne almeno un poco le emozioni.

Credevi che niente fosse peggio del dolore, ma non avevi ancora conosciuto l'apatia.

In quella piccola poltroncina avvolto dal pizzicore del maglione di lana che porti attorno alle spalle ti senti piccolo e insensato nel mezzo di quell'enorme giardino che ti illude sempre di essere libero.

Spesso pensi a com'era la tua vita prima di tutto ciò, ma la percepisci lontana, distorta.. non ti appartiene più.

Nelle tua immaginazione rivivi quasi come uno spettatore tutto quello che ti ha portato a crollare, non hai dimenticato nulla, nemmeno un particolare, ma niente ha più effetto su di te.

Niente, nemmeno quella persona.

Ti sforzi, sospiri, stringi gli occhi, arranchi nel vuoto del tuo stesso petto mentre i flash del suo dolce viso compaiono sempre più sfumati e lontani ai tuoi occhi.

Vorresti solo ricordare e custodire le emozioni che hai provato con lui, ma te la prendi sempre con te stesso ogni volta che ti rendi conto che ormai sono solo una sfumatura sempre più chiara e invisibile.

Rivedi scorrere proprio dinanzi a te tutti i suoi particolari: i ciuffi ramati che gli incorniciavano le tempie ora sarebbero ancora più dorati sotto questo sole che si fa sempre più basso e aranciato.

Serri gli occhi e rivolgi il viso all'insù mentre per un instante riesci quasi a percepire le sue braccia lentigginose avvolgerti il busto da dietro e stringerti forte, quasi come se volessero rapirti e riportarti indietro con loro ad appena un anno prima.

Quando eri ancora Niccolò. Quando non avevi paura di lasciarti amare.

Vorresti ripensare a quegli ultimi giorni trascorsi assieme e struggerti nella sofferenza, desiderare ardentemente di poterlo riabbracciare ma non provi nulla di tutto ciò.. il distacco emotivo che hai per qualsiasi cosa che sia avvenuta prima di varcare la soglia di quel luogo è così forte che ormai ti fa vivere il ricordo di quella persona quasi come fosse estranea a te.

È stato un percorso duro e travagliato archiviare tutto quel dolore ma, ora che ne sei uscito, vorresti solo non averlo cominciato mai.

Sei stufo di vivere isolato dai rapporti umani, stufo di non essere più in grado di emozionarti per le piccole bellezze della quotidianità, stufo di questa vita che non dovrebbe nemmeno essere considerata tale.

Vuoi ricominciare da te.
Scavare più a fondo e trovare il punto da cui ripartire a cucire gli errori del passato, ma non puoi più affidarti solo alla memoria e alle emozioni, ecco perché stringi tra le mani un quadernetto intonso e una matita appuntita.

Sono tra le poche cose che ti è concesso tenere con te e le vuoi usare per scrivere e rivivere come una sorta di diario la tua storia o, meglio, la vostra storia. Perché sai bene che, se vuoi che tutto ciò funzioni, è proprio da lì che devi ripartire.

Prendi un sospiro mentre ti porti una mano all'altezza del cuore e apri la prima pagina. Era da giorni che volevi farlo ma non riuscivi mai a deciderti concretamente: anche oggi, prima
di trovare la forza, hai passato ore a riflettere perso nel silenzio della natura.

Quel giardino è forse l'unico anfratto di quel luogo che ti ha procurato veramente del bene.

Afferri con incertezza la matita e, mentre scrivi lentamente quel nome, la mano ti trema così assurdamente che per un attimo credi di mollare tutto. Eppure non lo fai:

"Pagina uno: Martino"

Ancora mi rivedo, inghiottito tra le coperte di quel letto enorme, a bearmi solo del suo calore.

È mattino presto, ultimamente mi capitava spesso di svegliarmi coi primi raggi di sole per assaporare la dolce quiete dell'alba. Rimango inerme, sorrido nella stanza dorata da qualche timido sprazzo di luce e mi stringo un po' di più alle sue spalle.

Tutto sta per cambiare, ma io ancora non lo so.

Gli porto un dito tra le scapole e lo lascio scivolare delicatamente lungo tutto il suo dorso inconsapevole che, quello che stavo accarezzando con tutto il mio amore, non era più il mio Marti o, meglio, di lì a poco avrei cominciato a non riconoscerlo più.

Stava per cominciare un lento e devastante declino che avrebbe tirato fuori il peggio di noi ed io sorrido, inconsapevole.

Attendo con pazienza, quasi emozione, il suo risveglio mentre gli sfioro le dita, gli immergo il naso nei capelli e studio il suo respiro regolare.

Profuma di casa. 

Poi, quasi impercettibilmente, accenna piccoli movimenti fino a girarsi ed incontrare la mia fronte con la sua mentre strizza gli occhietti frastornato dalla luce.

Una parte di me, seppur piccola e titubante, lo aveva già colto nel suo primo sguardo che qualcosa aveva cominciato a non andare.

I suoi occhi si incatenano ai miei, dolci e teneri come sempre, ma appaiono terribilmente stanchi, tormentati da un dolore che ancora non mi è concesso conoscere.

Cerco di tenere a freno le mie paranoie, lo stringo un ultimo istante per poi lasciar volare i pensieri alla giornata che era appena incominciata.

Marti esce prima del solito, raccatta con una certa agitazione e le mani quasi tremanti un paio di documenti che gli sarebbero stati utili a lavoro e corre giù per le scale con una fretta che non ero solito ritrovare in lui.

Tanti piccoli campanelli d'allarme si stava palesando imponenti come muri proprio dinanzi a me, ed io non ho saputo cogliere nemmeno uno.

Questo forse, è l'unico dei molteplici errori che ho commesso che non sono stato mai capace di perdonarmi.

Se solo avessi capito prima.

Forse avrei avuto più tempo per metabolizzare ed essere forte per entrambi.

Forse non mi sarei lasciato travolgere dallo sconforto come un bambino che affoga tra le onde e sarei stato capace di aiutarlo.


NOTES
ehilà fandom<3 dopo taaanti ripensamenti mi sono decisa a pubblicare questa fic che sto sistemando da mesi. Non sono troppo convinta di alcune scelte che ho fatto ma mi spiaceva non farle mai vedere la luce ahah.
Questa parte è stata prettamente introduttiva, giusto per dare un'idea della situazione. D'ora in poi ogni capitolo corrisponderà a una pagina del diario di Niccolò che ci racconterà cos'è successo l'anno precedente (e come sia finito in questo luogo non specificato al momento).
So che tante cose ora come ora sono state lasciate in sospeso ma spero di avervi incuriosito almeno un poco.

Se vi va ci rivediamo qui sabato o domenica💖💖

Don't Forget|| Rames Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora