02. Oderint Dum Metuant

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"Oderint dum metuant", dal latino,
"Mi odino, purché mi temano".

"Oderint dum metuant", dal latino, "Mi odino, purché mi temano"

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📍Streeterville, Chicago36 ore prima

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📍Streeterville, Chicago
36 ore prima

La sera prima mi ero fottutamente promesso di non ubriacarmi in un sudicio locale di periferia, di non far finire nel mio letto qualche ragazza per la solita squallida scopata, e di svegliarmi senza avere un dopo sbronza colossale.

Ovviamente non era andata a finire così, e lo si poteva intuire dal fatto che, oltre al forte mal di testa che mi colpì le tempie, non appena avevo aperto gli occhi, avevo visto un paio di lunghe gambe abbronzate sbucare dalle le mie lenzuola bianche.  

Sbuffai sapendo, senza neanche guardare l'ora sulla sveglia digitale che tenevo sul comodino, che ero in ritardo. Decisi che sarebbe stato il caso di alzarmi prima che la mia ospite si svegliasse.

Dave era stato chiaro, mi avrebbe preso a calci in culo se fossi arrivato un'altra volta in ritardo alle riunioni mattutine.

Questa era la routine. Mi svegliavo non ricordando cosa fosse successo la sera prima, trovavo una ragazza nel mio letto, mi alzavo sapendo di essere in ritardo, e infine sgattaiolavo via di casa prima che la ragazza con cui avevo scopato da ubriaco si svegliasse.

Mi sembrava si chiamasse Grace, o forse Crystal. Insomma, poco importava, speravo però fosse abbastanza sveglia da capire che, non trovandomi in casa, se ne sarebbe dovuta andare.

Mi fiondai sotto una doccia gelida, avevo seriamente bisogno di svegliarmi, sciacquandomi via di dosso i ricordi confusi della sera prima.

Dieci minuti più tardi ero nei sotterranei del grattacielo sulla Grand Avenue nel quale alloggiavo, aprendo la portiera del guidatore
dell'Aston Martin nera.

Sfrecciando tra gli alti grattaceli, sicuramente infrangendo qualche regola del codice stradale, riuscii ad arrivare in una decina di minuti al ventisette di Wabash Avenue. Lì si ergeva in tutta la sua maestosità la Grant Thornton Tower, la nostra sede.

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