Chapter 8

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We need to fly, Chapter 8

Silvia's pov.

Luke era una mia illusione.

Ma come era possibile?

Io non avevo mai immaginato e non avrei mai potuto immaginare un ragazzo così bello come Luke.

《E ora? Io come farò?》

Iniziai a piangere disperata.

Strappai i capelli con forza, volevo disperarmi, sentire dolore.

Ne avrei provato molto altro ancora, ma comuqnue non importava più.

Ciò che dovevo riuscire a fare era rivedere quel ragazzo e far incarcerare l'assassino del mio fidanzato.

《Oggi ti eserciterò, tra una settimana avrai il tuo primo esame. Devi promettermi che lo supererai.》

Lo guardai con gli occhi rossi e controbbattei.

《Come faccio se sono da sola? Non ho nessuno, cazzo! Aiutami Luke, ti prego.》

Si avvicinò e lo vidi prendermi la mano, ma non sentii nulla.

Come mi aspettavo.

《Ci sono io, anche se non proprio.》

Feci un mezzo sorriso forzato.

《Avanti Silvia, tu sei forte. Andiamo ad allenarti.》

Seguii i suoi passi felpati, sperando che fosse tutto un incubo.

Luke aprì la porta della palestra e mi fece entrare.

Dentro c'era un altro ragazzo, moro, con i capelli lunghi fino al collo: era meraviglioso.

《Lui è il tuo addestratore fisico. Non può vedermi. Ti prego Silvia, devi finire quest'anno in modo perfetto senza sfiorare la morte. Tu lo sai, vero?》

Avanzai senza badare il biondo.

L'estraneo si voltò e mi sorrise malizioso.

Cosa aveva da guardare? Mai viste un paio di gambe vestite da un pantalone, un corpo da una canotta verde? Mai vista una ragazza? Forse fin troppe.

《Buongiorno bellezza. Io sono Ashton, ma tu puoi chiamarmi Ash. Cercherò di mantenere il cobtrollo anche se con te non sarà affatto semplice.》

Continuava a fissarmi, mentre quella sagoma invisibile agli occhi di tutti tranne che ai miei, guardava torvo Ashton.

《Non guardarmi in quel modo, punto primo. Punto secondo, io sono Silvia e puoi chiamarmi Silvia. Iniziamo.》

Andai davanti a lui lasciandolo meravigliato.

Mi posizionai di fronte al sacco da boxe appeso al soffitto, infilai i guanti e iniziai a colpire dopo aver levato la pistola dal guscio protettivo.

Ashton aveva gli occhi puntati sul mio fisico, ma non avevo intenzione di fermarmi. Non per uno stupido arrappato come lui.

Dovevo ammettere che anche lui, però, era molto sexy: teneva i muscoli in evidenza e gli addominali erano visibilissimi sotto la sua maglia bianca madida di sudore.

《Più forte.》

Più forte.

Feci come aveva detto, mentre un flash mi colpiva la testa.

Non potevo distrarmi, mi concentrai al massimo pensando che quel sacco fosse quel lurido uomo che aveva ucciso Joe.

《Ancora!》

Ancora.

Un altro flash.

Una scia luminosa si addentrò nella mente facendomi vedere per alcuni attimi tutto buio.

La forza sulle braccia iniziava a pesare, ma io non mi davo per vinta.

《Di più, bambolina.》

Di più.

Questa volta caddi a terra.

Non riuscivo a mantenere il controllo.

《Smettila di parlare! Mi distrai!》

Urlai a squarciagola sperando che la smettesse.

Quelle parole mi facevano tornare indietro nel tempo con una serie di immagini che si presentavano nella testa.

《Eh no piccola, io devo distrarti. Se non lo faccio, come farai a superare l'esame?》

Lo guardai male, poi cercai Luke, ma era scomparso.

Ero sola con Ashton, il pervertito.

《Facciamo una scommessa: se riesci a stare un quarto d'ora senza mai fermarti alla boxe, passeremo al prossimo esercizio, se invece non ce la fai... verrai a letto con me, ci stai?》

Sorrise, e nel preciso istante gli sferrai un cazzotto sulla guancia destra.

Come poteva permettersi di dirmi una cosa del genere?

Mi rialzai e continuai a combattere contro il sacco.

Ashton parlava, ma io andai avanti imperterrita a colpire.

Passarono quindici minuti e un fischio coprì tutta l'area della palestra.

《Ma brava bambolina, vedo che non ti attrae molto l'idea di passare una notte di fuoco con me, non è così?》

Incupii lo sguardo, cercando di non sentirlo.

《Ancora. Un altro esercizio.》

Mise le braccia conserte e mi fissò. Di nuovo.

《Dopodomani, se ne sarai all'altezza, useremo quelle,-indicò le pistole e la mia gola divenne secca-per il momento...》

Si interruppe mentre toglieva il sacco dal centro della palestra, poi ricominciò a parlare, gli riusciva bene.

《Lotta libera.》

La mia risata si espanse in tutta la stanza.

《E tu credi di battermi? Certo, non hai ancora visto chi sono.》

Mi misi in posizione e quasi non rivurgitai per la sua misera battutina.

《E tu non hai visto me a letto.》

La lotta libera iniziò.

Il sudore cominciava a scendere dalle mie braccia e dalla fronte.

Colpii Ashton più e più volte, mentre lui incassava ciò che riceveva da me.

Sembrava una pila: ad ogni pugno sembrava ricaricarsi.

Ad un tratto mi ritrovai distesa per terra con il suo braccio forte sul mio collo.

《Regola numero 1: mai sottovalutare il nemico.》

Zayn's pov

Stavo diventando sempre più cattivo, più forte, più determinato.

Mentre dormivo mi somministravano droghe che scaricavo tutte mentre boxavo.

Non erano abbastanza potenti per me.

Dovevo trovare quello Styles per non permettere a Silvia di innamorarsi di lui.

Lei non poteva innamoraesi di un assassino. Dell'assassino che stava cercando.

Chiusi gli occhi e mi abbandonai alla stanchezza più assoluta.

ABBIELLEEE

Buonasera, finalmente ho aggiornato yay, mi sento potente.

Il capitolo è penoso, ma spero vi piaccia.

A ME NON PIACE, LOL.

Come lo trovate Ashton? E luke? Eheheheh.

Nel prossimo capitolo succederanno moooolte cose

Adesso vado, buonanotte yayyyy♡

-an:)xx

Twitter: @/causeyousaveme

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