Nel venticinquesimo anno di Yuantai, il 'Grande Zhou', i tartari dell'est invasero Beijiang. Le guardie del confine- gli Iron Cavalry del nord- collaborarono con le due truppe delle province del Ning e del Tong, e le loro forze si unirono al fiume Wuding. I tartari furono sconfitti, mentre l'Entrata Ovest d'Autunno fu recuperata dai più di settecento li che erano stati presi.
(Beijiang: termine usato per specificare una vasta parte dell'asia delimitata dal Mar Caspio, i Monti urali, l'oceano Pacifico e i confini della Cina settentrionale) (li = unità di misura: 1li= 500 m)
Nell'agosto dello stesso anno, il clan Uji dei tartari dell'est presentò un memoriale di resa, dichiarando anche di essere predisposto a fare un giuramento di fedeltà al Grande Zhou, dichiarandosi suo sottoposto, e pagando un tributo.
Al sedicesimo giorno, tutti i diplomatici di entrambi le parti avevano completato la cerimonia di patteggiamento sulle rive del Wuding, la quale deliberava che gli Uji avrebbero dovuto pagare un tributo annuale di pellicce, medicine, cavalli, materiali preziosi, e altre cose di questo genere, così come il loro Khan avrebbe dovuto mandare il proprio figlio nella capitale per studiare l'etichetta delle pianure centrali* al collegio imperiale.
*regione centrale della Cina
A settembre, la dinastia rilasciò un decreto ordinando al comandante dell' Iron Cavalry e marchese di JIng NIng, Fu Shen, di scortare il convoglio diplomatico dei tartari nella capitale per l'udienza.
In quel momento, con le ostilità che iniziavano a essere risolte, e gli Uji che si ritiravano dai confini, Fu Shen non aveva preoccupazione su possibili problematiche che sarebbero potute avvenire. Ordinò al suo subordinato, Yuan Huan, di portare le forze principali indietro a Beijiang, poi guidò personalmente uno squadrone di cavalleria d'elitè per accompagnare i diplomatici verso sud.
Il nove settembre, il convoglio stava passando attraverso il Passo di Sabbia Blu quando il terreno improvvisamente iniziò a tremare incessantemente. Entrambe le pareti della montagna collassarono con forti rimbombi, le pietre cadevano come pioggia. I cavalli, spaventati, scalciarono all'impazzata. In tutto questo caos, il carro dove all'interno viaggiava il giovane principe tartaro non riuscì a schivare in tempo un masso, che colpendolo lo fece a pezzi.
Il terreno del Passo di Sabbia Blu era scosceso e stretto, ma era dominio del Grande Zhou, ed era sempre stato tranquillo; era ragionevole pensare che non ci sarebbe stata nessun imboscata lì. Anche se Fu Shen che era stato vigile per tutto il viaggio, non si aspettava minimamente che un' improvvisa calamità devastante sarebbe successa proprio davanti ia suoi occhi. Per la prima volta, non poteva occuparsi di nessun principe di qualsiasi età; vedendo tutte quelle pietre precipitare davanti a sé, prontamente decise di rigirare il suo cavallo , urlare la ritirata, per poi guidare la folla dritta verso l'entrata da dove erano arrivati.
Fumo e polvere inondavano il tutto, quasi tingendo l'intero burrone con il colore del terreno sabbioso. All'interno di un'area elevata di boschetti, un elaborato meccanismo a balestra cambio direzione; la punta di una freccia, scintillante e sinistra mirava proprio verso il comandante Yan del nord che stava spronando selvaggiamente il suo cavallo .
L'acuta intuizione che aveva raffinato sul campo di battaglia gli ritornò utile salvandogli la vita da questo pericolo imminente. La freccia stava arrivando, fendendo l'aria. Come se gli fossero cresciuti gli occhi dietro la testa, improvvisamente tirò le redini mentre si piegò in basso. Il cavallo da guerra si fermò bruscamente, le zampe anteriori alzate in aria, e fece un mezzo cerchio girandosi sul posto, quel che bastava per togliersi dalla traiettoria di quella fredda, mortale freccia. La punta gli sfiorò bruscamente la schiena, poi affondò per metà nella parete rocciosa con suono metallico. venendo poco dopo sommersa da pietre e sabbia.
" Chi....?!"
Chi aveva cercato di ucciderlo?
Quel pensiero agghiacciante passò per la sua testa solo per un secondo. L'istante dopo, le urla delle sue truppe personali più vicine lo riportarono nel mondo umano.
"Generale, attenzione!!"
L'enorme masso che stava cascando sopra la sua testa oscurò il cielo, bloccandogli completamente la vista quando si girò a guardare.
Nel nono giorno di settembre, nel venticinquesimo anno di Yuantai, il convoglio dei diplomatici tartari ebbe un'imboscata al Passo di Sabbia Blu nella provincia di Tong. Il giovane principe tartaro morì sulla scena, e più di metà del convoglio fu datò per disperso. Le gambe del marchese di Jing Ning furono schiacciate da un masso, il suo corpo subì gravi lesioni, dopo di ché fu riportato a Beijiang da le sue guardie più fidate quella stessa notte. Anche se la sua vita era stata salvata per un pelo, molto probabilmente sarebbe stato difficile per lui ritornare alla normalità.
Quando le notizie arrivarono alla capitale, tutte le classi sociali erano in tumulto. Non una persona non era rimasta scioccata.
L'imperatore Yuantai era furioso, ordinò ai Tre Dipartimenti della Legge di investigare sul caso rigorosamente. Inoltre decretò una generosa ricompensa per Fun Shen, aggiungendo migliaia di dan (50kkg) di provviste al suo rango originale di marchese, garantendogli un sigillo d'oro insieme a una nappa color porpora, e permettendogli di mantenere il suo posto quando sarebbe tornato alla capitale per la guarigione.
(il viola era considerato un colore per i funzionari di alto rango, solo al di sotto dell'imperatore)
La notizia dell'infortunio di Fu Shen causo agitazione nella città, e non mancavano persone che in confidenza cercavano di indovinare su quali mani sarebbe finito il potere dell'esercito Yan del Nord. L'imperatore rilasciò un ordine speciale per bloccare temporaneamente il mormorio infinito della gente; la verità sul fatto che Fu Shen era sempre il comandante era sempre presente, era soltanto tenuto lontano a Beijiang per il momento. A condizione che il generale Fu avesse abbastanza intelligenza e tatto, avrebbe saputo da solo che riguardo gli era stato riservato, solo dopo aver ascoltato la canzone che veniva suonata per lui, per poi abdicare la sua posizione con onore una volta ritornato nella capitale. Dopo aver restituito il potere miliare al Sacro superiore, avrebbe potuto scambiare un paio di gambe per una lunga vita di gloria, ricchezza e splendore.
Guardandolo da questo punto di vista, Sua Maestà non stava solo riservando un considerevole trattamento speciale a questo meritevole funzionario, ma poteva essere anche descritto come l'avergli donato la massima benevolenza.
Al centro di questo sentito dire, il marchese/ generale, aveva accettato il decreto, ma per un periodo di tempo non ne derivò nessun tipo di attività. Non era che la fine di settembre che Fu Shen mandò una lettera indietro, dove all'interno c'erano deposizioni chiaramente dettagliate per il ribaltamento delle truppe e delle questioni militari al confine settentrionale, e anche una richiesta per l'imperatore di permettergli di lasciare il suo posto per riprendersi dalla malattia.
Questo manifesto permise a Yuantai di tirare un sospiro di sollievo. Lui rifiutò le sue dimissioni, diversamente dagli accordi, e si trasferì da Beijiang alla capitale.
Era sconosciuto il numero degli abitanti della capitale che stavano contando i giorni che mancavano nelle loro dite e alzassero la testa con sguardi in attesa, tutti che aspettavano di vedere come era diventato il famoso, notevole marchese. Proprio in quel momento , a mille li lontano nel crepuscolo , c'era un piccolo carro scortato da guardie del corpo che lasciava la sorvegliatissima citta di Yan, e si diresse poi velocemente verso la capitale.
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Golden Stage- traduzione italiana
Historical FictionTitoli: 黄金台, Huang Jin Tai, Golden stage Autore: Cang Wu Bin Bai Totale capitoli: 79 + 4 extra Coppia: uomo/uomo Avvertenze: violenza, omicidio, morte di animali, uso di droghe, allusione al sesso ma non esplicitato Trama: Il famigerato scagnozzo de...