Addio

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Driiiin, driiiiiinnn, DRIIIIINN!!
Borbottando parole incomprensibili apro gli occhi ancora sensibili alla luce del sole...
"OH CAVOLO! È mattina ! Mamma sei in casa? Mamma ci sei?"
Mi alzo e corro al piano di sopra ancora intontita dal brusco risveglio.
Con molto rammarico ma soprattuto preoccupazione mi accorgo che ero ancora sola a casa, mia madre non era tornata.
Dove era stata tutta la notte? Con chi? E soprattutto perché?
Decido di uscire di casa, metto un maglione per proteggermi dal pingente freddo invernale e parto alla ricerca.
Chiedo a tutti i vicini, busso ad ogni casa che incontro lungo la strada ma sembra che nessuno abbia visto passare una bella donna, alta, magra e dai capelli corvini, eppure è difficile non notarla!!

Continuo imperterrita fino alla sera, quando orami era così buio che non riuscivo a vedere oltre il mio naso. Così torno a casa infreddolita e ancor più spaventata, domandandomi quanto tempo dovessi aspettare per poter chiamare la polizia.
Alla fine decido di far passare la notte nella speranza che ritorni e, nel peggiore dei casi, denunciare la sua scomparsa la mattina dopo.

....
Driii..- non ho chiuso occhio, il solo pensiero di addormentarmi e perdermi il suo arrivo mi faceva passare ogni sentore di stanchezza. Ma nonostante i miei sforzi non ero stata ripagata, ero ancora sola.
Quindi decisa sul da farsi prendo il telefono e chiamo la polizia "Pronto polizia? Vorrei denunciare la scomparsa di mia madre, Susan Corn.."
Ma proprio mentre pronunciavo il suo nome sento la porta di casa aprirsi.
Chiuso di scatto la chiamata e vado in contro a quella pazza di mia madre con le lacrime agli occhi e dandole uno dei miei più calorosi abbracci che ovviamente lei non ricambia.
"MAMMA!!! Mi hai fatta preoccupare, dove sei stata? Vieni che sei congelata, ti faccio un tè caldo e mi racconti tutto."
Vado in cucina e subito la faccio accomodare ma guardandola in faccia noto nel suo sguardo qualcosa di strano, era vuoto e senza anima. Non sembrava lei.

"Mamma tesoro, cos' hai ? Sono tua figlia è sono abbastanza grande da poter conoscere i problemi del mondo adulto, puoi raccontarmi tutto quello che vuoi"
Mia madre allora, dopo venti minuti di silenzio alza finalmente la testa e mi guarda fisso negli occhi pietrificandomi.
"Lily....addio" si alza e corre via così veloce da non farmi realizzare ciò che stava succedendo.
Mi stava abbandonando? Dove voleva andare? Cosa avrei fatto da sola? Non capivo più nulla...

"Mamma....mamma....SUSAN CORDAL vieni subito qui, mi devi delle spiegazioni! Non puoi abbandonare tua figlia così!"
Ma ormai non la vedevo più, si era volatilizzata e per di più avevo risvegliato l'attenzione di tutto il vicinato quindi chiudo la porta e ritorno in casa.

Sulle tracce di chi non vuol farsi trovare Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora