Occhi gonfi, scatolette di tonno a terra, macchie di mascara colato sul cuscino....il display del cellulare si illumina e come un canguro un po' imbranato balzo giù da letto nella speranza che fosse "lei"
"Chiamata da Mary Jane"
Ah è solo la mia migliore amica, si sarà preoccupata per non avermi vista tutta la settimana.
In effetti non le avevo raccontato nulla e sparire così potrebbe destare sospetti, dovrei farmi vedere per evitare che inizino a sparlare tutti di me e della mia famiglia (specialmente dopo quel pomeriggio)."Bonjour mon meilleur ami" esordisco con un fintissimo entusiasmo.
"Lily Wistorn ti sembra carino ignorare la tua amica una settimana intera? Ora alzati e vienimi ad aprire, sono davanti casa tua e voglio sapere cosa hai combinato di così bello da non potermi dedicare un po' del tuo tempo."Cavolo...! Non ci voleva.
Voglio bene a Karol ma è troppo curiosa, se inizia a fare domande capirà sicuramente che c'è qualcosa che non va; tocca dirle la verità.
Così mi alzo dal letto che aveva preso ormai la forma del mio fondoschiena, mi sistemo al meglio i capelli e la faccia e vado ad aprirle mostrandole il mio migliore sorriso.Passiamo ore intere chiacchierando e sorseggiando la nostra tisana preferita: finocchio e menta...ah che goduria!
Per ora non ha ancora accennato alla settimana passata e va bene così, non me la sento di raccontare cosa stessi sopportando. Così continuo a spettegolare e farmi raccontare tutte le news più scioccanti sulle nostre compagne di scuola.
"Non sai Marylin cosa ha combinato.." "Ti ho detto che Karl...?" "OH CIELO, devi assolutamente sapere..."
E continuiamo così fino a tarda sera quando finalmente la mia dolce, amata Mary decide che è ormai ora di rincasare.
Tempo 5 minuti e mi rendo conto che sono di nuovo sola, abbandonata a me stessa, con un vuoto che non so come riuscire a colmare.Faccio passare qualche altra ora guardando in tv la mia Meredith Grey e il team del Grey Sloan Memorial Hospital...mi ci voleva proprio un po' di sangue e medicina!
Ma il mio momento di relax viene interrotto da un rumore alla porta e il rombo di un motore.
Di scatto mi dirigo all' ingresso e mentre sto per aprire noto un biglietto verde smeraldo per terra con su scritto il mio nome.Sono bloccata con la mano sulla maniglia e lo sguardo sul foglio, sono così agitata che non distinguo più i battiti del mio cuore e il mio cervello è come se avesse smesso di funzionare.
Faccio un lungo respiro e mi dico che se voglio capire qualcosa di questa storia devo assolutamente leggere il biglietto così, tremando come una foglia, lo raccolgo e lo apro senza pensarci...
"OH MIO DIO!" Grido non accorgendomi di star piangendo.
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Sulle tracce di chi non vuol farsi trovare
AdventureLa storia si infittisce ma cosa starà succedendo? Avete qualche idea voi lettori?