La chemio

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Stavo riposando, quando il medico entra e mi comunica che pomeriggio dovrò iniziare un altro ciclo di chemioterapia. Non capisco, mi avevano detto che era tutto quasi risolto, ma a quanto pare non è così. Per consolarmi a volte ripenso a quando ho iniziato a studiare medicina, in quel periodo ogni cosa aveva un suo colore, un suo profumo e tutto riportava al mio essere una strana sensazione di gioia. Adesso sento solo angoscia, rabbia, desolazione e tristezza. Queste sono diventate le mie migliori amiche, quelle con cui convivo tutto il giorno e non divido con loro solo il cibo o i soldi o i vestiti, ma divido con loro una parte del mio corpo, sono come un corso d'acqua diviso in due: da una parte una fiumana di rabbia, dall'altra un ruscello che in quella fiumana cerca di cogliere l'attimo giusto per godersi la vita.

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