L'arto fantasma

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Tombola, bingo, scopa, briscola, chiamatela come volete! In questo caso si chiama incidente splatter, non operabile. La questione è automatica, proprio nello stesso modo in cui 2x2 risulta dare 4. John Mckurt andava ad una velocità di 125 km/h lungo la SS 18, era ubriaco, non ha visto il cartello dello stop e pufff, si è ritrovato coinvolto in un incidente a catena, la porta in lamiera della macchina gli ha ferito la mano. Non ci sono cure; solo l'amputazione. Solitamente dopo un'amputazione si soffre di una sindrome chiamata dell'arto fantasma, proprio perché si tende a pensare di avere una cosa che nella realtà non si ha più. Per superare ciò, alcuni medici, prendono un coltello da cucina, il più appuntito che ci sia, e lo scagliano con grande forza, davanti gli occhi del paziente, nel posto in cui prima vi era l'arto che è stato amputato. In questo modo, la mente umana, percepisce ciò che c'è e ciò che non c'è. Cancella le informazioni superflue e aggiorna le nuove. Insomma una specie di reset di fabbrica. Anche nella vita, secondo il nostro ego, ci sono delle informazioni inutili e superflue, ma se non riusciamo a cancellarle è solo perché la mente non vuole ,in quanto queste, pur sembrando banali, sono più importanti di quanto vengano considerate.

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