𝗱𝗲𝗱𝗶𝗰𝗮𝘁𝗲 𝘆𝗼𝘂𝗿 𝗵𝗲𝗮𝗿𝘁 ❙ eruri

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DEDICATE YOUR HEART
erwin smith x levi ackerman

conteggio parole: 617
plot: Levi Ackerman ha promesso ad Erwin Smith che gli avrebbe offerto il suo cuore, ma ha frainteso
universo: the silence of the lambs¡au
personaggi: Levi Ackerman, Erwin Smith
coppie: Levi/Erwin
avvertenze: sangue

Il fragore di un tuono squarciò l'aria, le pareti della casa tremarono, i calici di cristallo di un pregiato servizio antiquato produssero un lieve tintinnio, simile al suono che fecero i vetri delle finestre e quelli del mobiletto lì accanto, tre...

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Il fragore di un tuono squarciò l'aria, le pareti della casa tremarono, i calici di cristallo di un pregiato servizio antiquato produssero un lieve tintinnio, simile al suono che fecero i vetri delle finestre e quelli del mobiletto lì accanto, tremando, ed il lampadario in pieno stile ottocentesco ebbe un sussulto sopra le loro teste.

Un calo di tensione fece piombare per un istante la sala nel buio prima che le lampadine ad incandescenza tornassero a gettare la loro ombra luminosa sul tavolo da pranzo, imbandito seguendo tutte le regole dell'etichetta.

L'orologio a pendolo ticchettava con ritmo cadenzato, le lancette indicavano che le otto di sera erano ormai passate da un po'.

Levi Ackerman sedeva ─ ma forse sarebbe meglio dire che era accasciato ─ su una sedia in mogano finemente intagliata, con la seduta ampia e robusta ed uno schienale particolarmente alto ─ e sì, lo schienale era davvero alto, non era solo lui ad essere basso ─, come un trono di legno.

Gettò un'occhiata alla porzione del tavolo dinanzi a sé, c'erano due calici di cristallo, uno per l'acqua ed uno per il vino, una quantità spospositata di forchette, forchettine, coltelli e cucchiai che lui non avrebbe saputo utilizzare, un piatto piano ed uno fondo che, però, erano vuoti.

Un lampo illuminò con prepotenza la stanza ferendo le sue iridi cineree, facendo sì che la lama del coltello, lucidata a dovere, mandasse un bagliore argentino nella sua direzione.

Le sue mani stringevano debolmente i braccioli della sedia, erano diventate pallidissime, la pelle sembrava quasi trasparente e poteva vedere le vene verdastre ramificarsi sotto di essa, con la poca forza che gli rimaneva alzò lo sguardo, indirizzandolo verso l'altro capo del tavolo dove Erwin Smith sedeva compostamente con coltello e forchetta tra le mani.

L'uomo dai capelli biondi attese in silenzio fino a quando un altro tuono non fece tremare nuovamente le fondamenta di quella casa persa nel nulla, lontana chilometri da qualunque centro cittadino.

«Sette secondi» disse poi, guardando Levi all'altro capotavola «sono trascorsi sette secondi tra il lampo ed il tuono, questo, se non mi sbaglio, significa che un fulmine é caduto ad appena due chilometri da qui. Straordinario... il temporale si sta avvicinando»

Poi calò le posate sul suo piatto ed iniziò a tagliare minuziosamente la pietanza color cremisi che vi era posta al suo interno.

«Ci conviene finire di mangiare in fretta, non vorrei che saltasse la corrente. Mh, sai una cosa? Ci ho ripensato. Abbiamo ancora tempo, d'altronde é da tanto che sognavo di fare una cena a lume di candela con te, Levi» disse Erwin alzando gli occhi sul suo ospite con un sorriso.

Un lieve odore metallico si diffuse nella sala, senza però prevalere sul forte aroma di terra bagnata che era stato portato lì dal vento, si prospettava davvero un terribile temporale.

Levi non rispose, schiuse soltanto le labbra ed un rivolo di sangue gli colò sul mento.

«Oh, non fare così, mi farai arrossire» disse Erwin, infilzando con la forchetta un pezzo di carne «Sai cosa amo di più delle cene con gli amici, Levi?» domandò.

Corse qualche istante di silenzio, quasi come se Smith si aspettasse una risposta, pur sapendo che il suo ospite non era in grado di parlare.

«Quando mi portano un piatto degno di nota» completò la frase, poi alzò la forchetta in direzione dell'altro «Buon appetito»

L'ultima cosa che Levi fu in grado di vedere, mentre scivolava inghiottito dal buio, fu il suo cuore, pulsante e sanguinante, in contrasto con il bianco pungente della ceramica del piatto di Erwin, che si contraeva e contorceva come un disgustoso animaletto scuoiato.

Non era questo quello che intendeva quando gli aveva promesso che gli avrebbe offerto il suo cuore.

💔

AUTHOR'S NOTE,
della serie "non chiedetemi il senso di questa one shot perché un senso semplicemente non ce l'ha" eruri ragazzi. In genere non é che amo scrivere di Levi, preferisco altri personaggi *cof cof* Jean *cof cof* Mikasa *cof cof*, tantomeno di Erwin, che mi sta un po' antipatico. PERÒ ho visto questa fanart

 PERÒ ho visto questa fanart

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che trovate sul profilo instagram di@thisuserisalive, che mi ha ispirata e mi ha ricordato Hannibal Lecter nel film Il silenzio degli innocenti (ancora, se non l'avete visto vedetevelo così capirete perché non si dice mai di no ad un piatto di feg...

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che trovate sul profilo instagram di
@thisuserisalive, che mi ha ispirata e mi ha ricordato Hannibal Lecter nel film Il silenzio degli innocenti (ancora, se non l'avete visto vedetevelo così capirete perché non si dice mai di no ad un piatto di fegato con le fave) solo il primo però perché gli altri due/tre film (non so nemmeno quanti sono di preciso, mi pare quattro in tutto) fanno cagare. Detto questo boh pace, vi lascio con una os senza senso

Adelaide xx

𝐅𝐑𝐀 𝐃𝐔𝐄𝐌𝐈𝐋𝐀 𝐀𝐍𝐍𝐈, os collection Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora