1. 1 Sapori e odori

2K 51 4
                                    

Io non possiedo alcuno diritto su questa opera. Questa storia è di proprietà di Mirya, autrice originale della storia presente sul sito di efpfanfic.net

qui troverete il link della storia originale

https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=394616

***

Introduzione

La storia si svolge all'ultimo anno, ma tiene conto dei fatti avvenuti nei libri solo fino a Harry Potter e l'Ordine della Fenice; nulla di ciò che succede da Harry Potter e il Principe Mezzosangue in poi è mai accaduto; Silente è vivo e vegeto, Piton insegna ancora Pozioni, Malocchio Moody è tornato sulla cattedra di Difesa contro le Arti Oscure, con evidente sprezzo del pericolo, e Voldemort si è probabilmente ritirato davvero in riva ad un lago per darsi alla pesca, o forse sta solo aspettando il momento giusto per tornare a cimentarsi in quell'impresa, evidentemente senza alcuna possibilità di riuscita, che è rendere Harry Potter il Ragazzo Non Sopravvissuto.

Hermione e Ron hanno avuto una breve e poco entusiasmante relazione, mentre Ginny ed Harry sono ancora in fase di massacro reciproco.

Tutte le citazioni, capitolo per capitolo, si trovano alla fine della storia.

Succo di zucca si è classificata terza al concorso indetto da efp per la migliore scena lemon, con la scena del capitolo 3 - Riflessi

***

Quando aprì quel pacchetto, Hermione Granger pensò che Tu-Sai-Chi avrebbe tranquillamente potuto ritirarsi a vivere in riva a un lago e darsi alla pesca, aspettando che i suoi nemici crepassero per la cattiva sorte che si ostinava ad abbattersi su di loro; il pensiero che, quando la cattiva sorte si accanisce così frequentemente su qualcuno, forse questo qualcuno potrebbe essersela attirata con una certa dose di ingenuità e sconsideratezza, non la sfiorò minimamente.

Conclusa la lezione di Pozioni, un qualche maleducato studente, sfruttando la ressa verso l'uscita, le aveva fatto cadere i libri per terra, e lei aveva fatto cenno agli amici di precederla mentre li raccoglieva. Quando aveva rialzato gli occhi, aveva visto l'involto sul suo banco: il misterioso donatore doveva essere lo stesso che le aveva buttato a terra le cose e che, approfittando della sua disattenzione, si era avvicinato alla sua postazione. Che non fosse un vero dono ma un qualche nuovo dispetto era evidente dalla carta che rivestiva l'oggetto.

Verde e argento.

Una qualunque altra persona avrebbe probabilmente riflettuto prima di aprire un presente con quei colori, sospettando di stare cadendo in una trappola ben congegnata, e forse avrebbe semplicemente scelto di lasciare pacchetto e impacchettatore nel loro brodo, evitando qualunque inghippo; ma se brillava per intelligenza, Hermione non risplendeva altrettanto per la sua prudenza e, soprattutto, era incredibilmente preda della sua curiosità. In particolare quando si trattava di Serpeverde, sospettati di attentare alla salvezza del mondo. Il dubbio che il mondo non sarebbe stato altrettanto in pericolo, se tre impavidi Grifondoro non avessero cercato di salvarlo con tanta alacrità, non faceva proprio parte di lei.

Svolto il fiocchetto argentato, stracciata la carta verde – perché un'usanza Babbana diceva che se la carta non veniva rotta portava male e, certo, lei non voleva peggiorare la situazione –, la ragazza fissò la piccola boccetta di vetro per pozioni che si trovava davanti, a cui era legato, con un altro nastrino argentato, un biglietto arrotolato, che, una volta aperto, recava poche parole, scritte con una calligrafia evidentemente artefatta:

Questo è ciò che hai bevuto stamattina a colazione.

Nient'altro. Nessuna offesa gratuita, nessun compiacimento per la beffa realizzata, ma allo stesso tempo nessun indizio su cosa potesse essere.

Succo di zuccaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora