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"Siate temperanti, vigilate

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"Siate temperanti, vigilate.
Il vostro nemico, il diavolo,
come leone ruggente va in giro,
cercando chi divorare"
 

                 
                                

CAPITOLO UNO.

Erano poche le cose che Harry amava. Il suo mondo malato ruotava attorno ai soldi e al sesso, tutto il resto era solo spazzatura. Non c'era nient'altro che lo smuovesse, niente che potesse scalfirlo e soprattutto niente che meritasse la sua attenzione. L'apatia era un sentimento che gli apparteneva, quasi come se la madre glielo avesse cucito addosso alla nascita. E Gwendaline con grande rammarico lo capì sin da subito a sue spese. 

La donna si chiedeva spesso perché un bambino dal viso così angelico avesse dei comportamenti assai deplorevoli, talvolta anche violenti, nei confronti di chiunque. Non riusciva a spiegarsi perché il suo bambino disprezzasse l'amore in tutte le sue forme, sebbene gliene avesse regalato un'infinità. D'altra parte, il compito di una madre era proprio questo: dare amore.

Ma per quanto tentasse di capire la mente contorta di Harry e i pensieri oscuri che lo accompagnavano come un'ombra, a malincuore dovette arrendersi all'evidenza:
Harry non voleva l'amore e l'amore non voleva lui.

Tuttavia, cosa ci si poteva aspettare dal figlio di Frederick Styles? Dopo la morte improvvisa e prematura del primogenito, l'uomo dovette necessariamente rimboccarsi le maniche per creare un mostro che avesse le sue stesse sembianze; l'età avanzava inesorabile e Belfast non si governava di certo da sola. Il tempo era oro, il tempo era denaro, e Frederick che ne possedeva una valanga non aveva la minima intenzione di perdere tutto quello per cui aveva lavorato lasciando la sua miniera nelle mani di uno sprovveduto.

Harry crebbe di anno in anno tra i duri colpi inferti dal padre e i silenzi pregni di sofferenza della madre, ma non si lamentò mai, non si piegò mai dinnanzi al dolore.

Non sapeva nemmeno che sapore avessero le lacrime.

***

La villa in cui viveva Harry spiccava più delle altre. Era grande, immensa. La prima cosa che saltava all'occhio era la distesa verde che circondava l'intero edificio in stile dorico e gli imponenti cancelli che segnavano tutto il perimetro, che nessuno osava oltrepassare senza il permesso del proprietario. Sfarzo era il secondo nome di Styles, tutto trasudava ricchezza. Dalle rifiniture in oro ai pavimenti in mosaico, dalle rampe di scale centrali alle sculture sparse in giro per i lunghi corridoi. Viveva in una reggia eppure non vi era nessuno al suo fianco con cui condividere le sue ricchezze. In molti si chiedevano perché lo scapolo più ambito di tutta la capitale non avesse una compagna o addirittura una moglie, il ché era comprensibile considerato il suo aspetto fuori dal comune. Harry era di una bellezza disarmante, con i suoi riccioli simili al colore del cioccolato fondente, le labbra carnose al punto giusto e gli occhi di un verde così intenso da lasciare inibite tutte le donne che osavano incrociare il suo sguardo. E se le femmine alla sola presenza dell'uomo fremevano dal desiderio viscerale, gli uomini lo guardavano con timore mascherato dal pregiudizio e dall'invidia.

DAMNED SOULDove le storie prendono vita. Scoprilo ora