Larmes d'or

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Vorrei portarti nella mia discoteca speciale,
nella mia discoteca di tre metri quadrati,
nella mia discoteca personale.
Non scherzo,
è proprio una discoteca speciale.

È aperta solo nelle ore solitarie,
quando a tenerti compagnia ci sono solo i gatti assonnati
e il brusio al di là delle finestre.
È aperta nel momento del bisogno,
nel momento in cui i pensieri iniziano quatti quatti
a strisciare verso la tua nuca.
È aperta quando vuoi e quando non vuoi,
basta che a saperlo ci siano solo te ed io
e i gatti assonnati.

In questa discoteca speciale non ci sono regole.
Puoi danzare in giacca e cravatta, in pigiama.
Puoi danzare agghindata d'ogni colore o
anche in bianconero.

E
se vuoi
possiamo
danzare nude,
ubriache,
drogate.
A nessuno importerà.
Nessuno vedrà.

In questa discoteca speciale possiamo danzare col sudore che scorre
come lacrime lungo la colonna vertebrale,
possiamo danzare ridendo come matte.
Piangendo
come Freyja abbandonata
lacrime d'oro.
Scuotendo i nostri corpi fino alla dispnea,
i capelli attaccati alle tempie e
la milza squarciata da un pugnale.

Possiamo ballare dimenticandoci dello spazio e del tempo,
dei tagli e dei cerotti,
del bruciore dell'acqua ossigenata,
delle ferite
che sono ormai cicatrici.
Dei pensieri che urlano mentre vengono sovrastati dalla musica.

E' proprio una discoteca speciale,
oro fuso,
vorrei portartici.

Inchiostro tra le ditaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora