Capitolo 2

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Sara de la Sega non era una ragazza come le altre. Lei aveva lo sfondo del telefono con “Principessa la vita è dura, togli la corona e metti l’armatura” ed aveva un profilo Tumblr attivo, anche se ancora nessuno sa perchè ci sia ancora gente attiva su Tumblr nel 2021.

Amava fare continuamente stati Whatsapp per importunare i propri contatti, e aveva gusti ben specifici nei ragazzi.
Sara amava Ed Sheeran, con tutto il suo cuore; e avrebbe fatto qualunque cosa per proteggerlo dagli insulti con i quali alcuni suoi amici lo apostrofavano, dicendo ad che suonava leggermente abusivo avere una relazione con un trentenne, e che forse avrebbe dovuto rivolgere l'attenzione a qualcuno di più... accessibile.
Poveri stolti.
L'amore non ha limiti. Nemmeno legali.

Sara avrebbe dato qualunque cosa per avere anche solo un piccolo ricordo del suo grande amore, da potersi tenere stretto, accarezzare nei momenti difficili, sentire la sua presenza, il suo calore.
Una flebo di sangue sarebbe stata perfetta.

L'idea le venne, purtroppo, verso tarda notte.
Proprio nella via accanto alla sua, viveva un vecchio avvocato, che lei sapeva stare custodendo degli indizi del coplevole di un omicidio, guarda caso proprio in una flebo.
subito pensò che era folle, ma si rese conto di essere troppo innamorata per pensare alla follia.

Per questo, al chiaror di luna di una notte di primavera, la figura di Sara si faceva strada tra le tenebre, alla luce di alcuni flebili lampioni, dirigendosi all'abitazione dell'avvocato in questione.

Non fu difficile per la ragazza entrare,
il piccolo appartamento dell'avvocato Giuseppino si trovava al primo piano di un complesso di condomini.
Quella sera la cara Sara fu fortunata, non c'era la guardia per controllare la porta del complesso.

Era pronta.
Aveva un piede di porco e dei guanti in caso qualcosa andasse storto.
Entrò dalla finestra nell'appartamento ed era lì: quella bellissima sacca di sangue.
Già si sentiva più vicina al suo vero amore.
Aveva quasi le lacrime agli occhi, lei voleva quella sacca di sangue, ne aveva bisogno.

Furtivamente la rubò e scappò fuori dalla finestra aperta in precedenza, aveva l'adrenalina per tutto il corpo, a tratti tremava.
Stava correndo la corsa della sua vita verso casa sua in quella via illuminata solo dai lampioni, in quella notte illuminata dalla luna.
Aprì la sacca per sbaglio: fu un errore che non avrebbe dovuto commettere, ma che per puro egoismo e problema psicologico, fece.
Annusò il sangue e si mise a piangere immaginando la sua vita più vicina a quella di Ed.
Tornò al suo appartamento ma ahimè, quando aprì la busta lasciò per strada delle tracce di sangue che guidavano proprio a casa sua.
Lei ancora non lo sapeva, ma quella scia carminia le sarebbe costato caro...

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 26, 2021 ⏰

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