Capitolo 2. Un piccolo indizio

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Vicino a Tokyo,
3 anni dopo
23 gennaio 2030
Ore: 16.25
Abitazione di Hikari e Izuku

Izuku e Hikari mi hanno invitata poco fa a casa loro per stare un po' insieme e fare qualche parola. Ora siamo in soggiorno: io su una comoda poltrona e gli altri due sul divano mentre loro figlio Gaku insiste nel volere altri biscotti, sebbene il padre non sia molto d'accordo

Gaku: << papà papà, voglio altri biscotti!! >>
Hikari: << no. Ne hai mangiati troppi >>
E così, visto che sono di un animo buono, decido di "aiutare" il piccolino
Ichigo: << te lo do io il biscotto!! >>
Gaku esulta felice, mentre Hikari...non è molto d'accordo
Hikari: << ma cos- no no, ne hai mangiati troppi!! >>
Ichigo: << e che saranno mai due >>
così prendo due biscotti e li porto al figlio che mi ringrazia saltellando
Hikari: << Ma- Izuku!! E dille qualcosa >>
Izuku: << e va bene, ma fa che siano solo e soltanto quei due biscotti che gli dai, perché veramente ne ha mangiati troppi >> in effetti ha ragione, ma purtroppo non posso farci niente, a volte i bambini sono adorabili :)

Ichigo: << bene, andiamo a farci un giro? >>
Izuku appoggia la mia idea, mentre Hikari decide di restare a badare il figlio e pulire casa. Così li salutiamo e ci dirigiamo verso la porta armati di sciarpa, perché si. Fuori c'è freddo.

Quando siamo in strada, mi viene in mente la brillante idea di entrare in un localino aperto pochi giorni fa, caldo e accogliente (esatto, siamo in autunno e fa un freddo cane in questi giorni). Così entriamo, ci accomodiamo ad un tavolino che guarda all'ampia finestra e ordiniamo due tisane con due brioche.
Izuku: <<certo che fa freddo in questi giorni>>
Ichigo: << in effetti le temperature stanno scendendo un pò più del solito. Oh beh, non mi dispiace il caldo dei locali e di casa. Mi è sempre piaciuto l autunno, mi trasmette tranquillità e pace >>
Izuku: << a me mette nostalgia. Non so perché, ma ha un che di nostalgico e lontano >>

Dopo poco arrivano i nostri ordini e li consumiamo in un silenzio amichevole, accompagnato dalla leggera musica rilassante in sottofondo e dalle macchine che passano di lì.

Izuku: << scoperto qualcosa in questi giorni? >>
Ero completamente sovrappensiero che neanche mi ero accorta che mi stava parlando
Ichigo: << su cosa? >>
Izuku: << su Kacchan >>
Al sentirlo nominare sento come un vuoto dentro di me, accompagnato da tristezza e senso di colpa
Ichigo: << no, al momento nulla. È da settimane che cerco, sia da sola che con la mia squadra. Ma niente. Niente di niente. Ho girato mezzo Paese, inviato colleghi...ma niente>>
Izuku: << io e Hikari abbiamo fermato dei piccoli traffici illegali di droga. Li stiamo seguendo a distanza e abbiamo scoperto che molte delle vendite partono da Canton, Macao, Pechino, Hangzhou....ma soprattutto Hong Kong. La città in questione, essendo una fra le più grandi e popolate, è al centro di questi traffici >>
Ichigo: << ho letto il rapporto. State facendo un buon lavoro >>

Facciamo una breve pausa dalla conversazione, continuando a bere la tisana e ascoltare i suoni in sottofondo

Ichigo: << in questi 3 anni ho avuto un solo obbiettivo, ovvero quello di riportarlo da noi. Non c'è notte che dorma tranquillamente, pomeriggi trascorsi con pace e serenità. Ogni giorno cercavo possibilità. I miei pensieri erano tartassati da dubbi e preoccupazioni. "Che sia ancora vivo?" "E se l avessero convertito dalla loro parte?" "Cosa succederebbe se finissimo la missione ancor prima di cominciarla?". A volte mi domando se sia dall'altra parte del mondo nascosto in qualche bunker...>>
Izuku: << lo troveremo. Stanne certa >>
Ichigo: << ogni cosa è prevedibile come può essere imprevedibile >>
Izuku: << d'accordo d'accordo, ma smettila di essere pessimista. Vuoi salvarlo o no? >>
Ichigo: << o-ovvio che voglio salvarlo!! Sto solo....analizzando le cose.....Sono rimasta con i villain per circa un anno dopo che mi avevano rapita 8 anni fa, però l effetto che ho avuto è risultato incredibilmente pericoloso. Mi hanno fatto ritornare in mente il mio passato facendomi un lavaggio del cervello e modificandomi i ricordi. Così sono diventata quella che ero. Spero solo che stia bene >>
Izuku: << ti dico di sì. Kacchan sta bene e non è nelle mani dei Villain >>
Ichigo: << speriamo.... >> faccio una breve pausa in cui lo guardo nei suoi occhi smeraldo, finché non mi viene in mente un idea << aspetta un momento! >> dico, rendendomi conto di aver alzato la voce più di quanto mi aspettassi.
Izuku mi guarda confuso << si? >>
Ichigo: << hai detto che la maggior parte dei traffici avvengono a Hong Kong, giusto? >>
Izuku: << sì, esatto >>
Ichigo: << e se provassimo ad andare là e, in tal caso, cercare qualche preziosa informazione? >>
Izuku: << hai ragione!! Magari scopriremo anche dove si trova Kacchan!! >>

Dentro di me si era improvvisamente accesa una piccola luce di speranza, che magari avrebbe cambiato le sorti della nostra missione.

Ichigo: << e se partissimo per Hong Kong la settimana prossima? Organizzo tutto io, basta che mi dici tu se va bene >>
Izuku sembra pensarci su. Ha sempre quell espressione da "concentrazione assoluta" che aveva anche alle medie
Izuku: << si dai, può andare! >>
Ichigo: << bene >> dico alzandomi e prendendo il maglioncino appeso li vicino << pago e torniamo a casa >>.

Dopo aver pagato, siamo usciti dal bar e ora ci stiamo dirigendo verso le nostre abitazioni. Entrambi non proferimmo parola, anche perché questo si tratta di un silenzio condiviso e tranquillo.

Sono rientrata a casa dopo aver accompagnato Izuku alla sua abitazione.
C'è un silenzio assoluto se non fosse per il mio gatto che mi viene incontro.
Mi manca...senza di lui è come se tutto si fosse fermato. Non so cosa fare. Non ho idee su cosa fare al momento.

Vado in camera, mi cambio mettendomi qualcosa di comodo e torno in salotto. Accendo la tv ma la lascio a volume basso. Do da mangiare al gatto e comincio a preparare la cena. Faccio qualcosa di leggero perché non è che abbia questa gran fame.

Finito di cenare sistemo tutto, prendo un libro a caso dalla libreria che ho cominciato pochi giorni fa, mi siedo sul divano accompagnata da Niko a meditare su tutto.
Finché poi non vado a dormire.

Buio. Silenzio. Solitudine. Ma in compenso una piccola scintilla di speranza che mi scalda un pò il cuore.

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