La sera fresca primaverile avvolgeva Mark e Nathan...
"è stata una giornata pesante..." disse Mark
Nathan non rispose.
"uu...che hai?" chiese Mark
"niente tranquillo..."
"i ragazzi si sono comportati bene in campo...sei un bravo allenatore lo sai" fece Mark
Nathan si fermó "a davvero?"
"certo" fece Mark sorridente.
Il ragazzo dai capelli azzurri si volto di scattó e lo guardó fisso negli occhi..
"tu menti...ci ho messo un po' a capirti ma ora non ho nessun dubbio su di te" fece
"ma Nathan...cosa stai dicendo? Sei stanco...ti va di venire da noi a mangiare...Nelly è migliorata ormai e..."
"piantala Mark...oggi ho cercato in ogni modo di risultare ingiusto o imbranato, ho cercato di sbagliare per vedere la tua reazione....'sei stato un bravo allenatore'...è questo che pensi...che non possa fare meglio? O forse semplicemente spari complimenti a raffica per far sentire piú bravi quei poveracci che non sono come te?"
"lo sai...io proprio non ti capisco" fece Mark liberandosi dalla stretta dell amico.
"è da dopo il matrimonio che sei strano...e poi non capisco...tu volevi tornare a giocare a calcio, tu mi hai fatto rivivere l idea di una squadra!" fece Mark
"era prima di scoprire che razza di amico eri" rispose seccamente Nathan
"adesso sarebbe colpa mia? sentiamo..." fece Mark
"ti ho sempre considerato il mio migliore amico, pensavo di essere lo stesso per te...ma non è cosi...tu vedi come amici solo quelli del tuo livello"
"che? ma tu sei bravissimo...di che diamine parli?" chiese Mark ormai preoccupato per la piega che stava prendendo quel discorso.
"Jude...Axel...quelli sono come te...ti è bastato vederli e sei con loro sempre...e io? non sono bravo come voi...e per di piu non sono bravo neanche come amico per te...non sono degno di essere il tuo testimone nel giorno piu importante della tua vita...e io che ti avrei fatto partecipe della mia..."
Nathan abbassó lo sguardo...una nube di tristezza lo avvolse.
"non è cosi! Nathan! Tu sei un grande amico...e che ne ho tanti e fprse non ho fatto bene i conti al matrimonio...ma non vuol dire che ti considero di meno ti prego...non fare cosi...non ti ricordi come sei finito l ultima volta?"
Con quelle parole Nathan alzó lo sguardo...ma il suo viso non esprimeva piu trsitezza, al contrario rabbia forse perfino odio.
"Tanti amici...sono uno dei tanti...tranquillo da domani avrai un peso in meno! Ah! dimenticavo...per te sono solo una nullità, uno che commette solo sbagli se osa pensarla diversamente... addio Mark !
.
Mark rimase solo, si mise anche a piovere, una di quelle brevi ma fitte piogge primaverili che arrivano all'improvviso.
Come poteva Nathan pensare certe cose si chiedeva.
Ma forse in fondo in fondo sebbene l infinita bontá di quel capitano, nonostante il suo tentativo di aiutare e dimostrarsi amico di tutti...forse mentiva? No...lui era sincero...ma forse aveva sbagliato qualcosa...per la prima volta Mark sentì il rimorso per cio che aveva fatto...avrebbe cercato di rimediare, lui non era tipo d arrendersi...e non si sarebbe arreso mai!
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La leggenda dell'Inazuma
Fanfiction"Inazuma Eleven" questo era il suo nome, il nome della squadra piú forte di tutti il mondo... Amici legati da qualcosa di piú profondo dell'amicizia, legati da un'unica e indimenticabile passione... Che cosa accadrá? Quali nemici dovranno affrontare...