Capitolo 40

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(Lyla's pov)
"Sveglia tesoro!" fece qualcuno
Lyla cadde quasi dal letto per lo spavento
"cosa? Chi é?" dissi
"sveglia bell addomrentata! Ho bisogno del tuo aiuto...Hayden scendi di li immediatamente!!!" urló qualcuno
Lyla si alzó di fretta...chi era entrato in casa sua? Hayden? Il fratello del suo Shawn? Ma non poteva essere lui era...
Un uomo sulla 30 stava cercando di far ridere una bambina di pochi mesi o forse di appena un anno...
"ciao amore...mi daresti una mano?" fece indicando un bambino della stessa etá della bambina che si stava arrampicando su una mensola...Lyla lo prese e lo tiró giu...
"uff...c e mancato poco ...Hayden sei una peste!
"lo hai chiamato come tuo fratello?" chiese Lyla stupita...
"lo Abbiamo chiamato come mio fratello...anzi no abbiamo cambiato il modo in cui si scrive per renderlo piu originale..." fece lui mentre imboccava la bambina
"e lei?" chiese Lyla...poi ripensandoci...era finita nel futuro? Se era cosi doveva fingere di essere la Lyla trentenne appena divenuta madre...e quale madre chiede il nome dei suoi figli?
"...oggi non è giornata vero? Kmq lei è Elisabeth" fece Shawn con sorriso...e fece muovere la manina della piccola come per farla presentare
"ehm...gia si scusami..."
"non importa oggi sto io con i gemelli...tu vai pure al lavoro e non stressarti troppo"
"Gemelli!?" feci non trattenendomi
"oggi sei buffa sai...vero Elisabeth? La mamma non è buffa"
La bambina si mise ad applaudire...aveva i capelli argentei come Shawn...
"ehm si vado..." presi un cappotto che sembrava da donna e uscii
"ehm tesoro la senza pc dubito che riuscirai a lavorare..." fece Shawn
"si scusa...oggi non so dove ho la testa!" dissi io...poi presi quello che sembrava un computer...era ancora piu piccolo sottile e leggero rispetto a quelli...gia a dire il vero innovativi di quelli che dovevano essere 10 anni prima...
.
(Joyce's pov)
Joyce dormiva nel suo letto..."buongiorno..." fece qualcuno lasiandole un bacio sulla guancia...
Si sveglió di colpo
"calma...sono io..."
"tu?" chiese lei
"hai cinque minuti...io vado Mark e gli altri mi staranno aspettando...torno per le otto di stasera..." disse Axel indossando una giacca molto elegante anche se di una moda diversa rispetto a quella a cui Joyce era abituata...e uscì.
"Mama!" fece qualcuno...Jouce si voltó c era un lettino e un bambino dai capelli rossi ma dello stesso modello del padre si agitava
"mama mama fame!"
"o cielo...e ora he faccio" feci battendomi una mano in fronte...
Prese il telefono...no non ce ne erano...al suo posto c era una specie di cubo...sfiorandolo apparì uno schermo e una tastiera...digitó il numero di telefono di Winry sperando che rispodesse...
"Buongiorno...qui casa Samford...al momento siamo occupati"
Allora provó con quello di Dafne...
Anche a casa Sharp appari lo schermo...Dafne vide Joyce e Joyce Dafne
"Joyce! Ti prego dimmi cosa succede!" fece Dafne
"allora abbiamo entrambe lo stesso problema?"
"credo di si...facciamo cosi vediamoci al parco giochi sul fiume" disse Dafne
"c e un parco giochi sul fiume??" fece Joyce
"a quanto pare si...i miei 'bambini' balbettano qualcosa del genere...a dopo" Dafne chiuse la comunicazione...
.
(Clove's pov)
"Clove!!! Dove hai messo la mia borsa?" chiese qualcuno...la cui voce somigliava fortissimo a quella di Nathan
"borsa?" chiese Clove ancora dormiente
"quella con il mio portatile..."
"non ho toccato niente..." dissi io un po stordita...mentre mi chiedevo perhe stavo intrattenendo quella conversazione...
"....mmm...tu e la tua mania dell ordine!"
"ehm...perchè c é qualcosa di male?"
"no...se riguarda le tue cose...uff arriveró in ritardo!" si lamentó Nathan
Clove si alzó e per poco non inciampó in....un bambino? Si un bambino che gattonava sul tappeto
"stai attenta Clove!" fece Nathan prendendo in braccio il bambino
"ehm scusami..."
"non importa....adesso dov é la mia borsa?" chiese Nathan serio
"io non lo so!" fece Clove un po indispettita...
"e va bene ai vinto!" fece Nathan rassegnato
"vinto? Vinto che cosa?" feci io
"compreremo una nuova auto...ora pero la borsa ti prego!" fece lui
"non so dove sia!" risposi
"ok....mi costringi a privarti della tua privacy..."
Nathan la superò ed entró nella camera da letto...spalancó l armadio e si mise a cercare fra i vestiti...
Meraviglioso...avrebbero fatto un patto sulla privacy 'nessuno si sarebbe occupato dell armadio dell altra' ...da una parte la cosa sembrava sensata...ma piu ci pensava piu Clove trovava in cio anche un lato negativo....e se ci avesse nascosto qualcosa? ....mm troppi segreti in quel sistema...se fosse tornata indietro le cose sarebbero state diverse...
"eccola...lo sai si puo parlare! Non devi per forza cercare di farmi licenziare per convincermi!"
"ma...insomma...io..."
"non importa ti perdono...a dopo" fece quello uscendo.

La leggenda dell'InazumaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora