instagram | manuel locatelli

17

16 agosto 2021

hey

ciao

sei ancora a milano?

dove altro dovrei essere?

non lo so, potevi essertene
benissimo andato a casa

ma io ti avevo detto che sarei rimasto
finché non avremo parlato

ti va di passare?
ho bisogno di scusarmi e di
parlarti di una cosa importante
per favore...

va bene ma vediamoci al bar
così non c'è il rischio di fare sesso
e che scappi di nuovo 😉

touché

arrivo, dammi mezz'ora
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vittoria era seduta sul divano di casa sua intenta a mordicchiarsi le unghie nervosamente in attesa dell'arrivo di manuel. questa conversazione poteva andare in due modi: lui se ne sarebbe andato lasciandola andare o si sarebbero riappacificati, e quello di cui vittoria aveva più inconsciamente paura era la prima opzione.
nella sua testa provava a crearsi un discorso da seguire per sembrare il più convincente possibile, ma il panico crebbe quando sentì il suono del campanello, segno che manuel era arrivato.
ormai non aveva più tempo, doveva semplicemente aprire il suo cuore e lasciare uscire le parole da se.
"ciao" lo salutò lei non riuscendo a guardarlo negli occhi.
"ciao" replicò lui accennando un sorriso pensando a come fosse comunque bellissima nonostante il pigiama e i capelli arruffati.
"entra pure", "posso offrirti qualcosa?"
"no, sono a posto così", vittoria annuí leggermente e andò a sedersi nuovamente sul divano aspettando che manuel la raggiungesse.
"allora, vuoi dirmi che ti è successo?" le chiese dolcemente prendendo la mano di vittoria nella sua per poi intrecciare le loro dita.
"devo scusarmi per come mi sono comportata", "ti capirei se non volessi perdonarmi".
vittoria abbassò velocemente lo sguardo sulle loro mani unite per poi rialzarlo e guardare il ragazzo davanti a lei negli occhi "voglio raccontarti una parte della mia vita di cui non vado molto fiera e che cerco sempre di nascondere, ma se raccontandotela significa poter essere finalmente felice con te allora devo farlo."
"sei sicura? non voglio forzarti" chiese manuel strofinando il pollice sul dorso della mano di lei.
"no, voglio farlo, te lo devo"
vittoria prese un respiro profondo e partí dall'inizio, da quando conobbe nicolò per la prima volta.
"io e nicolò ci siamo conosciuti tre anni fa circa e siamo stati insieme per quasi due anni. gli scorsi due anni sono stati i peggiori della mia vita. all'inizio sembrava essere tutto perfetto, lui sembrava perfetto, lo consideravo l'amore della mia vita, ma dopo poco tempo capii che in quella relazione c'era tutto tranne l'amore", "una persona innamorata non ti fa sentire sbagliata, non ti guarda con disprezzo, non ti fa sentire un peso, anzi apprezza i piccoli gesti, i tuoi difetti e soprattutto ti accetta così per come sei, però questo lui non ha mai saputo farlo."
manuel la ascoltava senza spiccicare parola perché sapeva che lei aveva bisogno di questo.
"è per questo che io mi sento inadeguata a stare con te, non mi sento in grado di amare un'altra persona proprio perché non ho mai provato l'amore sulla mia pelle. non voglio farti perdere tempo"
"vittoria guardarmi", "tu non saresti mai uno spreco di tempo per me, non dirlo neanche per scherzo. se mai decidessimo di iniziare qualcosa ricordati che non saresti da sola ma saremo insieme, e proprio perché le cose si fanno in due, ti starò accanto e ti aiuterò." dopo le parole di manuel, vittoria aveva il cuore che batteva fortissimo. prese coraggio e appoggiò la fronte su quella di manuel e chiuse gli occhi, ma non si spinse oltre.
"non so come mi stia trattenendo dal baciarti in questo momento" sospirò manuel, strofinando il naso con quello di lei.
"non devi farlo" sussurrò lei appena.
manuel senza esitazione si avvicinò a vittoria e la baciò con tutto l'amore che provava per lei.
voleva farle sentire cosa voleva dire amare davvero una persona.

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salveeee, come state?
oggi capitolo un po' diverso hehe, spero possa piacervi anche questa tipologia. magari ne farò altri così 😏