Vittoria Monet, classe 1998, attrice, nata da madre italiana e padre francese ma ha vissuto tutta la vita a Milano.
Durante una vacanza con le sue migliori amiche Giada e Alissa conosce un gruppo di ragazzi tra cui Manuel Locatelli, neo campione deg...
"vittoria! puoi venire un attimo, per favore?" sento manuel urlare dall'altra parte della casa. "arrivo, aspetta un secondo mi sto lavando i denti" replico. finito di prepararmi per la giornata raggiungo manuel, trovandolo seduto sul divano intento a guardare la televisione. "vieni qui" allarga le braccia, segno volesse mi sedessi su di lui. "che succede, perché mi hai chiamata urlando?" ridacchio sedendomi sulle sue gambe per poi allacciare le braccia al suo collo. manuel non mi risponde subito, anzi rimane qualche secondo a guardarmi negli occhi sorridendo. allunga una mano verso un ciuffo di capelli ribelli che mi era caduto sul viso e prese a parlare "sei bellissima". "grazie, anche tu" gli sorrido accarezzandogli la barba che stava crescendo. "volevo parlarti di una cosa seria, quindi non prendermi in giro" "ho paura quando vuoi fare discorsi seri, devo preoccuparmi?" gli chiedo un po' titubante. "non lo so, dipende più che altro da come reagirai" "manuel, parla" "stavo aspettando il momento giusto per dirtelo, ma infondo il momento è sempre giusto quando sono con te" dice accarezzandomi la guancia dolcemente. "mi stanno sudando le mani" dice ridendo. "dai dimmi" lo incoraggio. prende un respiro profondo e inizia a parlare "okay allora, credo, anzi ne sono sicuro, di essermi innamorato di te" mi dice guardandomi dritto negli occhi. i secondi passavano, ma più che secondi sembravano ore. non sapevo cosa dire, mi aspettavo di tutto ma non che mi dicesse questo. nella mia testa stavo cercando di trovare le parole per rispondergli, ma la mia bocca sembrava bloccata. "dimmi qualcosa, ti prego" "manuel, durante questi giorni che abbiamo passato insieme sono stata benissimo, mi sono sentita leggera dopo un sacco di tempo..." inizio a dire. "però non provi lo stesso" dice manuel interrompendomi. "stai zitto e lasciami finite di parlare prima che mi dimentico cosa dire" dico per poi riprendere il mio discorso "ho accettato di venire qui oltre per poter passare del tempo con te, ma anche perché un po' speravo facessi la prima mossa; io orgogliosa come sono non l'avrei mai fatto. ho capito di essere innamorata di te da quando sono scappata via quella sera perché avevo paura di affrontare i sentimenti che provavo nei tuoi confronti" gli confesso. manuel mi guarda con un sorriso a trentadue denti accarezzandomi la guancia dolcemente e io mi accoccolo sulla sua mano. "non voglio perderti" "sei speciale, e l'ho capito tardi" "meglio tardi che mai" ride lui "ora non ti lascerò più e soprattutto non ti farò mai del male, te lo giuro. ricordati che non cercherò mai di cambiarti, tu sei perfetta così come sei, vittoria" mi dice. io più lo guardo, più sorriso come una scema innamorata. la verità è che senza di lui non riesco più a starci, in questi giorni mi sono accorta quanto fondamentale sia la sua presenza nella mia vita. e anche se non ci possiamo vedere tutti i giorni, mi basta sentirlo. lui è l'unico capace di farmi sentire bene, viva, dopo tanto tempo, e sinceramente dopo quello che ho passato me lo meritavo uno come manuel. ho iniziato a sentire le farfalle nello stomaco, penso, già dalla prima volta che parlammo per messaggio, lui con il suo fare un po' modesto e punzecchiante che non è altro che una maschera, perché sotto sotto è una persona fragile, buona e amorevole. "bene ora che siamo sullo stesso piano, qual è il prossimo passo?" gli chiedo "allora prima di tutto voglio fare questo" dice prendendomi il viso tra le mani per baciarmi "bene, adesso, mi metto in ginocchio" dice ridendo "wooo di già? io aspetterei prima qualche anno fossi in te, magari cambi idea" gli dico scherzando "mai." replica "vittoria, ti va di provare ad essere amata infinitamente come meriti?" "questo è il tuo modo di chiedermi di provare a stare insieme?" rido "esattamente signorina", "allora?" "ci devo pensare" dico con fare ironico picchiettando l'indice sul mento "okay, ci ho pensato" "la risposta è sì, voglio stare insieme a te" manuel si rialza in piedi e mi prende in braccio per farmi fare una piroetta e poi baciarmi. sorrido sulle sue labbra e sussurro un flebile "finalmente"
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locamanuel73 non ci sono parole per spiegare la donna che sei, ma una cosa è certa, ovvero che sei la mia donna @vittoriamonet
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vittoriamonet nessuno come te ❤️ locamanuel73 ❤️
alissabianchi io mi emoziono se fate così però
giada.russo i miei preferiti
utente1 bene ora che hanno ufficializzato posso andare a piangere in un angolo
utente2 lei non mi piace per niente, ma questa foto è troppo bella
pessinamatteo facevo il tifo per voi dall'inizio, sono felicissimo per voi
fedexchiesa oddio finalmente qualcuna si è pigliata il loca, avevo perso le speranze
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vittoriamonet stories
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